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Chi paga le riparazioni degli elettrodomestici in affitto?

Renata Parisi
Renata Parisi
2025-10-11 17:57:37
Numero di risposte : 30
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Generalmente, la legge prevede che le spese di manutenzione ordinaria e conservazione degli elettrodomestici forniti con l’appartamento in affitto siano a carico dell’inquilino. Tuttavia, in assenza di specifiche clausole contrattuali che dichiarano diversamente, la sostituzione di un elettrodomestico ormai inservibile è di responsabilità del proprietario. A meno che il contratto di locazione non stabilisca diversamente, queste spese ricadono sull’inquilino. Sostituzione integrale: quando un elettrodomestico non è più riparabile o il suo costo di riparazione supera il valore residuo, la sostituzione diventa necessaria. Questa spesa è generalmente a carico del proprietario, a meno che non vi siano accordi contrattuali specifici che prevedano il contrario. Il contesto del guasto gioca un ruolo cruciale nella determinazione delle responsabilità. Se il guasto o malfunzionamento è attribuibile alla vetustà dell’apparecchio o a un evento imprevisto e inevitabile (ad esempio, un fulmine), la responsabilità della riparazione spetta al proprietario. Al contrario, se il danno deriva da un uso improprio o da un normale deterioramento dovuto all’uso, le spese sono a carico dell’inquilino. È consigliabile, per entrambe le parti, fare riferimento a tabelle concordate tra associazioni di proprietari e inquilini che stabiliscono chiaramente quali spese debbano essere a carico dell’inquilino e quali del proprietario. Queste tabelle, se richiamate esplicitamente nel contratto, offrono un punto di riferimento oggettivo in caso di necessità di interventi sugli elettrodomestici.
Zaccaria Orlando
Zaccaria Orlando
2025-10-06 22:13:21
Numero di risposte : 30
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All’inquilino, quando i costi sono relativi alla manutenzione ordinaria e alla loro conservazione; al proprietario quando è necessario procedere alla loro completa sostituzione. Si tratta di piccole riparazioni che si rendono necessarie per poter utilizzare ogni giorno i suddetti oggetti, come nel caso di una lavatrice rotta, così come è previsto all’interno dell’articolo 1576 del Codice Civile. Nel caso in cui la lavastoviglie dovesse usurarsi nel corso del tempo e dovesse richiedere degli interventi minori, questi a sono a carico del conduttore, purché i problemi non siano stati causati dalla vetustà dell'elettrodomestico o da degli eventi imprevisti. Le riparazioni dovute ad un utilizzo improprio di un elettrodomestico sono a carico del conduttore.
Max Orlando
Max Orlando
2025-09-26 21:03:41
Numero di risposte : 21
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A meno che non ci sia diversa disposizione contrattuale, le spese di conservazione e ordinaria manutenzione degli elettrodomestici affittati sono a carico dell’affittuario. Ciò significa che, in assenza di specifiche clausole contrattuali, l’affittuario è obbligato a coprire i costi di riparazione per i guasti definiti di “ordinaria manutenzione“. Tuttavia, è possibile prevedere in fase di stesura del contratto di locazione una clausola assegnando al proprietario la responsabilità delle spese di manutenzione degli elettrodomestici. Invece nel caso il guasto sia dipendente dalla vecchiaia dell’elettrodomestico, a causa dell’usura o a causa di eventi imprevedibili come fulmini o crolli, la legge attribuisce al proprietario l’onere delle riparazioni. Se il guasto è causato da un uso improprio o dalla normale usura, sarà l’affittuario a dover pagare per le spese di riparazione per l’elettrodomestico rotto.
Loretta Amato
Loretta Amato
2025-09-26 13:09:01
Numero di risposte : 24
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Il primo aspetto è la proprietà dell’elettrodomestico stesso. Se è stato acquistato dall’inquilino, allora tutte le spese di manutenzione e sostituzione di solito ricadono su di lui. Se invece l’elettrodomestico è fornito dal proprietario, quest’ultimo è responsabile delle spese di sostituzione e delle riparazioni maggiori, mentre l’inquilino si occupa della manutenzione ordinaria e delle piccole riparazioni. In generale, quando il malfunzionamento dell’apparecchio è così grave da richiedere la sua sostituzione, è compito del proprietario dell’immobile sostenere i costi nel caso in cui sia stato quest’ultimo ad acquistarlo. Può accadere che i guasti rientranti nella manutenzione ordinaria, teoricamente a carico dell’inquilino, si verifichino quando l’elettrodomestico è ancora coperto da garanzia. In tal caso, non sarà il conduttore a pagare per le riparazioni, ma sarà compito del proprietario contattare tempestivamente il venditore. In queste situazioni è compito del proprietario assumersi le spese. L’affittuario è responsabile solo dell’usura causata da lui stesso, mentre i danni derivanti dal comportamento di chi occupava precedentemente l’appartamento devono essere considerati come vetustà dell’elettrodomestico.
Piccarda Russo
Piccarda Russo
2025-09-12 19:58:54
Numero di risposte : 22
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Di norma, a questa domanda, è possibile rispondere dicendo che la legge prevede che, se i costi da sostenere riguardano la conservazione e ordinaria manutenzione dell’elettrodomestico, sono a carico dell’inquilino, mentre quelli inerenti una totale e integrale sostituzione ricadono sul proprietario. Così come stabilito articolo 1576 del Codice Civile, se nel contratto d’affitto risulta che nell’immobile sono presenti anche delle cose mobili, come gli elettrodomestici, i costi per la manutenzione ordinaria e la conservazione delle stesse spettano all’affittuario. All’inquilino spettano, di norma, le spese per la manutenzione ordinaria degli elettrodomestici guasti. L’articolo 1609 del Codice Civile chiarisce inoltre che, in presenza di cose mobili vecchie e il cui danneggiamento sia collegabile a un caso fortuito non imputabile all’inquilino, come un fulmine o un terremoto, le spese per la riparazione sono da considerarsi a carico del proprietario di casa. Qualora, invece, il guasto dovesse avere la sua origine in un utilizzo sbagliato dell’elettrodomestico da parte dell’affittuario, sarà esso stesso a dover sostenere i costi di riparazione.
Marisa Messina
Marisa Messina
2025-09-12 19:40:03
Numero di risposte : 26
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Il locatore, nel corso della locazione, deve eseguire tutte le riparazioni necessarie, ad eccezione di quelle di piccola manutenzione. Di queste ultime, infatti, deve farsi carico il conduttore. La norma di cui all'articolo 1590 c.c., invece, stabilisce che il conduttore deve restituire la cosa al locatore nel medesimo stato in cui l'ha trovata, fatto salvo il deterioramento o il consumo. Se lo stesso smette di funzionare, ad esempio, perché molto vecchio o a causa di un guasto elettrico cagionato da un fulmine, è innegabile che sarà il proprietario a doversi fare carico della sistemazione del bene. Viceversa, se si rompe un pezzo a causa dell'utilizzo prolungato o dall'utilizzo scorretto da parte dell'inquilino, sarà quest'ultimo a doverne sostenere gli oneri di riparazione. Le riparazioni di piccola manutenzione, a carico dell'inquilino, sono quelle dipendenti da deterioramenti prodotti dall'uso e non quelle dipendenti da vetustà o caso fortuito.
Maika Bruno
Maika Bruno
2025-09-12 18:50:30
Numero di risposte : 19
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La riparazione degli elettrodomestici presenti nella casa in affitto già ammobiliata è a carico del conduttore, purché rientri nella nozione di “piccola manutenzione”. Il locatore non è tenuto a riparare i danni prodotti dalla negligenza o dall’imprudenza del conduttore. La legge pone a carico del locatore solamente le spese di manutenzione straordinaria e le riparazioni non prevedibili che richiedono una spesa significativa e che incidono su parti essenziali della cosa. Se la scheda elettronica della lavastoviglie si brucia, rendendo l’elettrodomestico inservibile, il guasto è a carico del proprietario. Al contrario, se la scheda si dovesse essere rotta per una causa imputabile all’inquilino, allora la spesa graverebbe esclusivamente su di lui. Le spese a carico del conduttore sono conseguenza del modo in cui ha usato la cosa e sono contraddistinte dallo scarso valore economico dell’intervento. Sono escluse le riparazioni dovute alla vetustà del bene e al caso fortuito.
Amos Palumbo
Amos Palumbo
2025-09-12 17:45:09
Numero di risposte : 23
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Se si rompe la lavatrice, questa spesa può generare tensioni tra il proprietario e l’inquilino: chi deve pagare in caso di guasto dell’elettrodomestico? A chiarire chi debba sostenere le spese per una lavatrice guasta è il Codice civile, che stabilisce in linea generale come sia il conduttore a dover pagare le spese di ordinaria amministrazione, come la pulizia, l’elettricità, il gas, il riscaldamento del condominio, l’ascensore e le piccole riparazioni. Pertanto, nel caso della lavatrice, se si tratta di piccole riparazioni per la sua manutenzione è l’inquilino a dover pagare. Se invece i guasti richiedono un intervento più sostanziale, come la sostituzione dei tubi o l’acquisto di una nuova lavatrice, è il proprietario a dover intervenire. Bisogna però fare una precisazione: se l’elettrodomestico è di proprietà del conduttore, che lo ha acquistato perché non presente in casa, sarà lui a dover sostenere qualsiasi spesa, inclusa quella per la sua eventuale sostituzione. In linea generale, quando si verifica un guasto in una casa in affitto la responsabilità delle spese di manutenzione sono distinte tra inquilino e proprietario e questo vale anche per la lavatrice e tutti gli altri elettrodomestici. Spetta all’inquilino coprire le spese per la manutenzione ordinaria e per i piccoli interventi necessari a causa dell’usura normale dell’elettrodomestico. D’altra parte, al proprietario competono le spese per la manutenzione approfondita dell’apparecchio, la riparazione dei guasti ai componenti essenziali e, se necessario, la sostituzione dell’elettrodomestico stesso.