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Quanto ammonta l'assegno divorzile?

Nadia Marchetti
Nadia Marchetti
2025-09-15 21:23:16
Numero di risposte : 11
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L’assegno periodico corrisposto all’ex coniuge per il mantenimento in conseguenza di separazione legale ed effettiva, di scioglimento o annullamento di matrimonio, di divorzio, nella misura in cui risulta da provvedimenti dell’autorità giudiziaria, deve essere dichiarato in quanto reddito assimilato a quello di lavoro dipendente. Nel caso in cui il provvedimento dell’autorità giudiziaria non distingua la quota per l’assegno periodico destinata al coniuge da quella per il mantenimento dei figli, l’assegno o il “contributo casa” si considerano destinati al coniuge per il 50% del loro importo. Il coniuge che percepisce l’assegno dovrà indicarlo: nella sezione II del quadro C del modello 730 nei Righi da C6 a C8, dove nella Colonna 2 dovrà riportare l’importo dei redditi percepiti indicati nel punto 5 (assegni periodici corrisposti al coniuge) della Certificazione Unica 2017. In base a quanto sopra indicato sul criterio di cassa, se nel 2016 un coniuge ha percepito soltanto 9 mensilità, e le restanti 3 mensilità sono state erogate nel 2017, nella dichiarazione dei redditi 2017 riferita all’anno 2016 dovrà dichiarare soltanto le 9 mensilità percepite nell’anno di imposta. Di conseguenza, nella colonna 2 di uno dei righi da C6 a C8 dovrà essere indicato l'importo risultante dal provvedimento dell'autorità giudiziaria effettivamente percepito, ricavabile, ad esempio, da estratti conto bancari.
Teresa Verdi
Teresa Verdi
2025-09-15 20:55:39
Numero di risposte : 17
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Il calcolo dell’ assegno divorzile viene effettuato in base alla condizione patrimoniale di moglie e marito. L’assegno divorzile è un contributo al mantenimento del coniuge divorziato che, nel caso in cui sussistano determinati requisiti, impedisce l’eccessivo deterioramento delle sue condizioni economiche. Il Giudice deve accertare che il coniuge che chiede l’assegno non abbia redditi propri che gli permettano di ottemperare al proprio sostentamento o, quantomeno, che non possa procurarseli per ragioni oggettive. Nel valutare la disparità economica tra moglie marito non devono essere esaminati unicamente i redditi da lavoro ma, più in generale, tutta la consistenza patrimoniale di entrambi. La rappresentazione delle situazioni patrimoniali e di tutte le attività economicamente rilevanti della coppia permetteranno al Tribunale di individuare in maniera obiettiva l’ammontare dell’assegno divorzile che spetta al coniuge più debole. La corresponsione dell’ assegno divorzile può avvenire in modo periodico, solitamente mensile, oppure in un’unica soluzione, anche definita tombale.