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Qual è la differenza tra l'assegno divorzile e l'assegno di mantenimento?

Radio Fontana
Radio Fontana
2025-09-15 22:16:10
Numero di risposte : 21
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Ed infatti – come osserva la Suprema Corte – c’è una profonda differenza tra il dovere di assistenza materiale tra coniugi nell’ambito della separazione personale e gli obblighi correlati alla solidarietà post coniugale nel giudizio di divorzio. Durante la separazione rimane il vincolo coniugale, e con questo il dovere di reciproca assistenza, con l’effetto che il coniuge economicamente più debole ha diritto a vedersi garantito il tenore di vita goduto anteriormente. Pertanto nella separazione sul coniuge più abbiente permane il dovere di assicurare all’altro lo stesso tenore di vita tenuto in precedenza. Al contrario, il divorzio recide, in modo definitivo, i rapporti tra i coniugi, compresi quelli di carattere economico e patrimoniale. Sostiene infatti la Corte che “una volta sciolto il matrimonio civile o cessati gli effetti civili conseguenti alla trascrizione del matrimonio religioso, il rapporto matrimoniale si estingue definitivamente sul piano sia dello status personale dei coniugi, sia dei loro rapporti economico-patrimoniali”; pertanto viene a cadere quel reciproco dovere di assistenza morale e materiale sancito dall’art. 143 secondo comma c.c. Secondo la Suprema Corte infatti il parametro del tenore di vita si scontra con la natura stessa dell’istituto del divorzio e con i suoi relativi effetti giuridici: con la sentenza che sancisce il divorzio il rapporto matrimoniale si estingue in toto, sia sul piano personale che su quello economico-patrimoniale; pertanto il parametro del tenore di vita matrimoniale finirebbe con il sancire una “indebita ultrattività” del vincolo matrimoniale, producendo il risultato aberrante di procrastinare sine die il momento della recisione degli effetti economico-patrimoniali del vincolo coniugale. Il parametro di riferimento per verificare se sussista o meno il diritto all’assegno divorzile va individuato nel raggiungimento dell’indipendenza economica del richiedente: se è accertato che è economicamente indipendente o è in grado di esserlo , non deve essergli riconosciuto il corrispondente diritto.
Elisabetta Parisi
Elisabetta Parisi
2025-09-15 19:18:17
Numero di risposte : 13
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Il diritto al mantenimento è una forma di assistenza economica versata per garantire da parte del coniuge con una maggiore capacità economica a chi lo riceve le stesse condizioni di vita che aveva durante il matrimonio. A differenza dell’altra ipotesi, il diritto al mantenimento è una forma di assistenza economica versata per garantire da parte del coniuge con una maggiore capacità economica a chi lo riceve le stesse condizioni di vita che aveva durante il matrimonio. Il diritto agli alimenti, a differenza dell’altra ipotesi, è l’obbligo a carico di categorie di parenti, in particolare ex convivente o ex coniuge, di sostenere le esigenze primarie dei familiari che non riescono a provvedere autonomamente, trovandosi in un totale stato di difficoltà di sostentamento. In caso di mantenimento, il soggetto obbligato al versamento è solo quello che ha reddito più alto. Il presupposto per il mantenimento è dato dalla sproporzione tra i redditi tra marito e moglie, mentre a differenza per gli alimenti, il soggetto non deve essere capace di provvedere da solo alle esigenze primarie. Infine, lo scopo del mantenimento è garantire all’ex coniuge con il reddito più basso lo stesso tenore di vita che aveva nel matrimonio per consentirgli l’autosufficienza economica. A differenza dell’altra ipotesi, l’obiettivo degli alimenti è aiutare una persona a uscire da una condizione di disagio e rischio sopravvivenza. Mantenimento e alimenti sono corrisposti tramite assegno, ma l’obbligo può essere anche soddisfatto sotto altre forme, come l’ospitare il soggetto che ha bisogno nella propria abitazione.