Il coniuge non assegnatario della casa coniugale deve pagare l'IMU?

Sirio Valentini
2025-06-17 20:26:57
Numero di risposte: 3
Il coniuge assegnatario dell'immobile è il soggetto passivo per l'IMU in caso di separazione relativa all'ex casa coniugale.
L'obbligo di versare l'IMU viene spostato dal proprietario di casa all'assegnatario dell'abitazione a seguito della separazione.
In questo modo, l'imposta diventa responsabilità dell'utilizzatore designato, con l'esenzione dai pagamenti per il coniuge non assegnatario, anche nel caso in cui quest'ultimo sia il legittimo proprietario dell'immobile.
Tale diritto di abitazione comporta l'obbligo del coniuge assegnatario di versare l'IMU, eccetto nei casi di abitazione principale.
Invece, in caso di assegnazione di immobile di lusso, l'IMU è sempre dovuta dal soggetto assegnatario.
Il coniuge non assegnatario non deve considerare l'abitazione assegnata all'altro coniuge come seconda casa.
Ciò significa che l'eventuale IMU rimane esclusivamente a carico del titolare del diritto di abitazione, mentre il coniuge non assegnatario ne è esente.
La Corte di Cassazione si è spesso pronunciata sulle questioni riguardanti l'IMU ed i coniugi separati.
Tra tali decisioni è bene ricordare l'Ordinanza n.6545/2023 della Suprema Corte, ove si è ribadito che il coniuge non assegnatario non è tenuto a versare alcuna somma a titolo di pagamento IMU per la sua quota di proprietà della ex residenza coniugale.

Liborio Neri
2025-06-10 08:41:08
Numero di risposte: 6
Il coniuge non assegnatario della casa coniugale non deve pagare l'IMU per la casa assegnata all'ex coniuge. Solo quest'ultimo, infatti, ha la titolarità passiva per il tributo, essendo considerato titolare del diritto di abitazione. Inoltre, come ha sottolineato una recente sentenza della Cassazione, il coniuge non assegnatario conserva il diritto all'esenzione IMU per l'unità dallo stesso posseduta e adibita a propria abitazione principale. I soggetti passivi dell'imposta sono i possessori di immobili, intendendosi per tali il proprietario ovvero il titolare del diritto reale di usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie sugli stessi. La casa familiare assegnata al genitore affidatario dei figli, a seguito di provvedimento del giudice che costituisce altresì, ai soli fini dell'applicazione dell'imposta, il diritto di abitazione in capo al genitore affidatario stesso, è considerata assimilata all'abitazione principale. La differente formulazione della norma, introdotta dal comma 741, lett. c), n. 4, che ora fa riferimento alla casa familiare e al genitore, invece che alla casa coniugale e al coniuge, è volta soltanto a chiarire che nell'ambito dell'assimilazione all'abitazione principale sono ricomprese anche le ipotesi di provvedimento giudiziale di assegnazione della casa familiare in assenza di un precedente rapporto coniugale. Nulla, quindi, è mutato rispetto alla precedente disciplina, pertanto, continua a permanere l'esclusione dall'IMU della casa familiare assegnata con provvedimento del Giudice già assimilata all'abitazione principale nella previgente disciplina.

Rosalino Esposito
2025-06-02 03:25:12
Numero di risposte: 2
Il coniuge assegnatario dell’abitazione, in sede di separazione legale o divorzio, è l’unico soggetto passivo Imu, essendo considerato titolare del diritto di abitazione su di essa.
Di conseguenza, l’unità abitativa sarà esente, in quanto abitazione principale.
La Corte conferma, dunque, che il coniuge non assegnatario non deve pagare nulla per la sua quota di proprietà dell’ex casa coniugale.
E nulla è dovuto anche dall’assegnatario, che ne è considerato unico titolare e la adibisce ad abitazione principale.
Da ultimo, la Corte consolida il diritto del coniuge non assegnatario a vedersi riconoscere una autonoma esenzione per la casa adibita a propria abitazione principale.

Alfredo Amato
2025-05-22 14:20:08
Numero di risposte: 5
Il coniuge assegnatario, nel caso in cui l’abitazione assegnata rappresenti la sua abitazione principale, poteva beneficiare della relativa esenzione dall’imposta, codice catastale permettendo.
La modifica normativa non ha mancato di lasciare perplessità, in relazione all’eventualità che i coniugi fossero senza figli o che questi, ormai maggiorenni, avessero un loro diverso nucleo familiare.
La differente formulazione della norma […] che fa riferimento alla casa familiare e al genitore, e non più alla casa coniugale e al coniuge, è volta soltanto a chiarire che nell’ambito dell’assimilazione all’abitazione principale sono ricomprese anche le ipotesi di provvedimento giudiziale di assegnazione della casa familiare in assenza di un precedente rapporto coniugale.
Nulla quindi è mutato rispetto alla precedente disciplina.
In entrambi i casi, ai fini dell’esenzione, la normativa richiede che l’assegnazione derivi da provvedimento del giudice, la cui individuazione e assegnazione della casa familiare non può essere contestata dal Comune in relazione all’esenzione dall’imposta.

Caterina Galli
2025-05-22 12:16:43
Numero di risposte: 7
Il legislatore ha dettagliatamente regolamentato il requisito fiscale nel caso di scioglimento del matrimonio, stabilendo che, esclusivamente per quanto riguarda l'applicazione dell'imposta municipale sugli immobili, il soggetto passivo del tributo è il coniuge al quale viene assegnata la casa coniugale mediante un provvedimento giurisdizionale.
L'assegnazione della casa coniugale al coniuge, disposta a seguito di provvedimento di separazione legale, annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio, si intende in ogni caso effettuata a titolo di diritto di abitazione.
In seguito a questa modifica legislativa, dunque, il legislatore ha stabilito che la responsabilità dell'I.M.U. viene trasferita dal proprietario all'assegnatario dell'abitazione, in modo tale che l'imposta sia a carico dell'utilizzatore designato, con esenzione dal pagamento per il coniuge non assegnatario, anche se quest'ultimo è il proprietario dell'intero immobile.
La casa che il giudice assegna all’ex coniuge, non dev’essere intesa come seconda casa dal coniuge non assegnatario.
Questo comporta che la tassa imposta sull’abitazione non possa gravare sul soggetto non assegnatario anche qualora dovesse rimanerne proprietario.
Leggi anche
- Cosa significa "assegnazione casa familiare comodato"?
- Quando non si può fare il comodato d'uso gratuito?
- Quando si perde l'assegnazione della casa coniugale?
- Chi paga l'IMU in caso di assegnazione casa coniugale?
- Cosa significa assegnazione casa familiare?
- Cosa comporta dare una casa in comodato d'uso?
- Quando non è obbligatorio registrare un contratto di comodato d'uso gratuito?
- Il convivente ha diritto a usare la casa in comodato d'uso gratuito?
- Quali sono i presupposti per la revoca dell'assegnazione della casa coniugale?
- Quando si perde il diritto di abitazione casa coniugale?
- Cosa comporta l'assegnazione della casa coniugale?
- Qual è la differenza tra il diritto di abitazione e l'assegnazione della casa coniugale?
- Quali sono gli obblighi dell'assegnatario di una casa coniugale?
- Quali sono i rischi per chi vive in comodato d'uso?
- Chi paga l'IMU su una casa in comodato d'uso?
- Quando è nullo il contratto di comodato?
- Cosa vuol dire essere comodatario con contratto di comodato d'uso gratuito?
- Chi dà una casa in comodato d'uso gratuito si deve pagare l'IMU?
- Quando il coniuge può chiedere l'indennità di occupazione sulla casa assegnata all'altro?