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Cosa vuol dire essere comodatario con contratto di comodato d'uso gratuito?

Lia Ruggiero
Lia Ruggiero
2025-06-06 08:44:48
Numero di risposte: 5
Essere comodatario con contratto di comodato d'uso gratuito significa che una parte, cioè il comodante, concede all'altra parte, cioè il comodatario, un immobile, in forma completamente gratuita, per far sì che quest'ultimo se ne possa servire per un certo periodo di tempo e per un uso determinato, con l'obbligo di restituire il bene ricevuto. Il comodato d'uso è disciplinato dall'art. 1803 del Codice Civile. Il comodatario ha l'obbligo di custodire e conservare il bene, sostenere tutte le spese necessarie alla sua custodia e conservazione, e fare in modo il bene non deteriori o perisca. Il comodante deve tenere presente che ha l'obbligo di informare il comodatario di eventuali vizi dell'immobile concesso, nel caso in cui questi limitassero l'uso, e non deve dare molestia in alcun modo al comodatario. Il contratto di comodato d'uso può essere a termine e precario, e in caso di comodato a termine, il comodante non può pretendere la restituzione del bene che ha concesso prima della data di termine stabilita. Il comodatario deve restituire il bene nel momento in cui gli viene richiesto, nel caso di comodato precario.
Gino Pagano
Gino Pagano
2025-06-05 12:07:27
Numero di risposte: 5
Il comodato è il contratto con cui una parte consegna all’altra un bene mobile o immobile, affinché se ne serva per un tempo o per un uso determinato, con l’obbligo di restituirlo. È un contratto essenzialmente gratuito, che può essere redatto in forma verbale o scritta. Il comodato di un bene immobile va registrato entro 30 giorni dalla data dell’atto, se in forma scritta. Se invece il contratto è verbale, occorre registrarlo solo se viene enunciato in un altro atto sottoposto a registrazione. La registrazione del contratto di comodato gratuito è necessaria, in particolare, per usufruire di determinate agevolazioni fiscali, tra cui, per esempio, la detrazione per le spese di ristrutturazione edilizia. Per i contratti di comodato è dovuta l’imposta di registro di 200 euro, inoltre per i comodati in forma scritta è dovuta l’imposta di bollo di 16 euro. L’importo dei contrassegni deve essere di 16 euro ogni 4 facciate scritte e, comunque, ogni 100 righe.
Arduino Costa
Arduino Costa
2025-05-23 06:46:56
Numero di risposte: 4
Il comodato d’uso gratuito, redatto in forma verbale o scritta, è il contratto con il quale una parte consegna all'altra un bene mobile o immobile, affinché se ne serva per un tempo o per un uso determinato, con l'obbligo di restituire lo stesso bene ricevuto. Il comodato avente ad oggetto beni immobili è soggetto a registrazione obbligatoria. Se redatto in forma scritta, occorre registrarlo entro 30 giorni dalla data di stipula. Se invece il contratto è verbale, è obbligatorio registrarlo solo se viene enunciato in un altro atto sottoposto a registrazione. La base imponibile ai fini IMU/TASI è ridotta del 50% per le unità immobiliari concesse in comodato dal soggetto passivo ai parenti in linea retta, entro il primo grado, che le utilizzano come abitazione principale. Per usufruire di tale agevolazione è necessario registrare il contratto di comodato.