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Chi paga l'IMU su una casa in comodato d'uso?

Gastone Grasso
Gastone Grasso
2025-05-23 02:50:48
Numero di risposte: 2
Lo sconto del 50 per cento sull’IMU spetta esclusivamente nel caso in cui il contratto di comodato gratuito sia stipulato tra genitori e figli, ovvero tra parenti in linea retta entro il primo grado. La riduzione alla metà dell’importo IMU è riconosciuta se il contratto di comodato d’uso gratuito è stipulato tra parenti in linea retta di primo grado e, inoltre, in caso di regolare registrazione dello stesso. Per beneficiare della riduzione di IMU al 50 per cento dell’importo dovuto sarà necessario, inoltre, rispettare ulteriori requisiti: l’immobile deve essere utilizzato dal comodatario come abitazione principale; l’immobile concesso in comodato d’uso gratuito non deve rientrare tra le categorie catastali di lusso; il comodante deve possedere un solo immobile in Italia oltre alla casa principale; il comodante deve avere residenza e dimora abituale nello stesso Comune in cui è situato l’immobile concesso in comodato d’uso. In caso di mancato rispetto dei requisiti, il comodante dovrà pagare l’IMU in misura intera. Inoltre, seppur nel rispetto dei requisiti sopra elencati, è previsto l’obbligo di pagamento in misura intera delle due imposte nei seguenti casi: comodati per le abitazioni di lusso; proprietari di 3 o più immobili ad uso abitativo; prima e seconda casa situate in due comuni differenti; residenza in un comune e seconda casa ubicata in un comune diverso; proprietari di immobili residenti all’estero; immobile concesso in comodato d’uso gratuito non adibito ad abitazione principale dal comodatario; contratto di comodato d’uso stipulato tra nonni e nipoti.
Rosolino Battaglia
Rosolino Battaglia
2025-05-23 00:36:36
Numero di risposte: 3
L’Imu deve essere sempre versata dal proprietario dell’immobile, anche quando dovesse decidere di darlo in comodato d’uso gratuito. I contribuenti hanno diritto alla riduzione dell’aliquota Imu al 50% nel momento in cui si verificano determinati casi. È possibile ottenere questa agevolazione nel momento in cui un immobile viene concesso in comodato d’uso gratuito ai parenti in linea retta. La riduzione del 50% della base imponibile dell’Imu non spetta, però, per gli immobili che sono classificati nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9, anche quando vengono concesse in uno comodato d’uso gratuito ai parenti in linea retta entro il primo grado. Fatta eccezione per il caso appena descritto, è necessario che l’immobile venga adibito ad abitazione principale. La riduzione di applica nel caso in cui venga registrato il contratto di comodato. Il comodante sia proprietario di un solo immobile dato in comodato. Oltre a questo può possederne un altro adibito ad abitazione principale. Le unità abitative non devono essere classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9. Il comodante deve risiedere anagraficamente nello stesso comune dove è situato l’immobile dato in comodato. Per i pensionati residenti all’estero, dal 2020, non spetta più l’esenzione completa dell’Imu. Nel 2022, la riduzione è passata al 37,5%. In precedenza era al 50%. È possibile ottenere la riduzione dell’imposta per un solo immobile posseduto in Italia. Per accedere all’agevolazione è necessario possedere un titolo di proprietà o si usufrutto, non essere residenti titolari titolari di pensione estera. L’immobile non deve essere locato o concesso in comodato d’uso gratuito. Hanno diritto ad una riduzione del 25% dell’Imu i proprietari che concedono in locazione a canone concordato l’immobile. In questo caso si paga solo il 75% di quanto dovuto. Per la casa che viene affittata a canone libero, invece, è previsto il pagamento dell’intero importo dell’Imu, che è sempre a carico del proprietario. In questo caso, comunque, è sempre opportuno verificare presso il comune dove è ubicato l’immobile se ci siano delle eventuali agevolazioni o delle riduzioni. Spetta la riduzione della base imponibile Imu al 50% anche per gli immobili dichiarati inagibili e per quelli storici.
Rosa Donati
Rosa Donati
2025-05-22 23:51:54
Numero di risposte: 5
Il comodante possieda un solo immobile in Italia. Il comodante risieda anagraficamente, nonché dimori abitualmente nello stesso comune in cui e’ situato l’immobile concesso in comodato. Il beneficio si applica anche nel caso in cui il comodante oltre all’immobile concesso in comodato possieda nello stesso comune un altro immobile adibito a propria abitazione principale. Per esempio: se il padre ha due alloggi, che vengono utilizzati dal genitore e figlio come abitazioni principali ed entrambi risiedono in Bollate, i presupposti sono esistenti, mentre se il padre vive in casa di proprietà a Novate Milanese e concede al figlio una casa in Bollate, dove il medesimo risiede, non sussistono i requisiti. Copia dei nuovi comodati registrati deve pervenire all’Ufficio Tributi: inoltre, per legge, per ottenere l’agevolazione è necessaria anche la presentazione della dichiarazione IMU al Comune.
Dimitri Romano
Dimitri Romano
2025-05-22 21:28:21
Numero di risposte: 6
Secondo quanto previsto dall’articolo 9 del Decreto Legislativo n. 23/2011, anche in caso di comodato d’uso gratuito, il pagamento dell’IMU spetta al proprietario dell’immobile, o al titolare di diritto reale di usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi e superficie secondo le quote di possesso. Il comodatario, quindi, non è il soggetto passivo dell’IMU, visto che è titolare di un diritto personale di godimento e non di un diritto di proprietà. E’ bene sapere che ci sono delle specifiche agevolazioni sull’IMU: oltre alle esenzioni previste dalla legge, ci sono situazioni in cui è possibile ottenere uno sconto su questa imposta. E’ il caso, ad esempio, degli immobili concessi in comodato d’uso gratuito, per i quali anche per il 2024 è prevista una riduzione della base imponibile dell’abitazione e delle relative pertinenze ai fini del calcolo dell’IMU.