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Qual è la differenza tra il diritto di abitazione e l'assegnazione della casa coniugale?

Abramo Basile
Abramo Basile
2025-05-22 14:34:22
Numero di risposte: 5
L’assegnazione della casa familiare viene disposta dal giudice tenendo prioritariamente conto dell’interesse dei figli. La giurisprudenza ha individuato la casa familiare come l’immobile che abbia costituito il centro di aggregazione della famiglia durante la convivenza. Ogni decisione in merito alla casa familiare è dunque subordinata all’interesse del minore stesso. L’assegnazione è, dunque, disposta dal giudice e deve essere revocata dal giudice sulla base di un giudizio di conformità o meno all’interesse del minore. Viene, quindi, definito come un diritto personale di godimento sui generis diverso dal diritto di abitazione o altro diritto reale, ma è comunque trascrivibile nei registri immobiliari. Diversamente, il diritto di abitazione è un diritto reale, regolato dal codice civile, che può essere stabilito dalle parti, ad es. negli accordi di separazione/divorzio o di regolamentazione dell’affidamento dei figli, prevedendo un termine e delle condizioni. E’ necessario rivolgersi al notaio per la sua costituzione e relativa trascrizione, ma la cessazione non ha bisogno di una valutazione a priori da parte del giudice.
Quirino D'amico
Quirino D'amico
2025-05-22 14:06:59
Numero di risposte: 6
Il diritto di abitazione cessa quando i figli diventano economicamente autosufficienti. L’assegnazione può comunque essere disposta a favore dell’altro genitore se ciò risponde meglio alle esigenze dei figli. Il genitore assegnatario non acquisisce la proprietà dell’immobile, né i diritti reali di usufrutto o di abitazione, acquista più semplicemente un diritto personale di godimento dell’immobile limitato al periodo necessario per il benessere dei figli. L’assegnazione ha come obiettivo principale la protezione degli interessi della prole, permettendo loro di continuare a vivere nell’ambiente domestico che conoscono, riducendo al minimo i traumi e i disagi derivanti dalla disgregazione del nucleo familiare. La casa familiare viene assegnata al genitore con cui i figli minori convivono stabilmente.