Cosa comporta dare una casa in comodato d'uso?

Pasquale Mazza
2025-05-22 01:20:10
Numero di risposte: 5
Dare una casa in comodato d'uso comporta che il comodatario debba utilizzare l'immobile per l'uso e il periodo stabilito restituendola nello stato in cui le è stato concesso senza concedere l’utilizzo a terze persone.
Il comodatario ha l'obbligo di riconsegnarlo alla scadenza dell’accordo in buone condizioni e senza pagare nessun compenso.
La persona che riceve l’immobile può così avere a disposizione la casa di cui ha bisogno ma deve comportarsi in modo corretto e secondo le regole del buon costume per tutta la durata del contratto sostenendo le spese che sono necessarie alla buona conservazione dello stato della casa.
È vietato, inoltre, cedere l’immobile a terzi a meno che non ci sia un’espressa autorizzazione da parte del proprietario.
Di solito si fa tra parenti, ma se così non avviene si corrono dei seri rischi.

Battista Fiore
2025-05-21 23:08:39
Numero di risposte: 7
Cosa comporta dare una casa in comodato d’uso gratuito? Mettiamo il caso del proprietario di un’abitazione che conceda gratuitamente il suo immobile a un figlio o ad un parente prossimo. Siamo di fronte a un comodato d’uso gratuito della casa. Il comodatario diventa in questo modo titolare di un diritto personale al godimento della casa, senza tuttavia possederne la proprietà. La proprietà infatti non si trasferisce ma si acquisisce il diritto personale di godimento del bene che rimane di proprietà altrui.
Poiché è a titolo gratuito, colui che riceve il bene immobile ha precisi obblighi: deve utilizzare l’immobile per l’uso e il periodo stabilito, custodendolo con diligenza. Non può affittare la casa o farla utilizzare ad altre persone. Deve sostenere le spese di ordinaria amministrazione e di gestione del bene. Sono a carico del comodatario anche le spese di consumi e utenze e la tassa sui rifiuti. Deve riconsegnare l’appartamento alla scadenza o a seguito della richiesta del proprietario.
L’immobile deve infatti essere sempre restituito obbligatoriamente, in caso di necessità o di vendita da parte del comodante o comunque in qualsiasi momento in cui ciò venga richiesto.

Giovanna Piras
2025-05-21 21:25:22
Numero di risposte: 6
Il comodato è il contratto con cui una parte consegna all’altra un bene mobile o immobile, affinché se ne serva per un tempo o per un uso determinato, con l’obbligo di restituirlo.
È un contratto essenzialmente gratuito, che può essere redatto in forma verbale o scritta.
Il comodato di un bene immobile va registrato entro 30 giorni dalla data dell’atto, se in forma scritta.
Se invece il contratto è verbale, occorre registrarlo solo se viene enunciato in un altro atto sottoposto a registrazione.
La registrazione del contratto di comodato gratuito è necessaria, in particolare, per usufruire di determinate agevolazioni fiscali, tra cui, per esempio, la detrazione per le spese di ristrutturazione edilizia.
Per i contratti di comodato è dovuta l’imposta di registro di 200 euro, inoltre per i comodati in forma scritta è dovuta l’imposta di bollo di 16 euro.
L’importo dei contrassegni deve essere di 16 euro ogni 4 facciate scritte e, comunque, ogni 100 righe.
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