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Come funziona la buonuscita in un licenziamento concordato?

Gelsomina Sorrentino
Gelsomina Sorrentino
2025-10-02 03:47:54
Numero di risposte : 27
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Il licenziamento con buonuscita si verifica quando il datore di lavoro e il dipendente decidono di interrompere il contratto di lavoro con un accordo che prevede una somma di denaro, la “buonuscita”, che viene corrisposta al lavoratore. La buonuscita è una forma di indennità che integra il trattamento di fine rapporto (TFR) e viene generalmente offerta per evitare eventuali contenziosi legali. La buonuscita si compone principalmente di due voci principali: TFR (Trattamento di Fine Rapporto) e Indennità aggiuntiva. Il calcolo del TFR è abbastanza semplice, ma se si vogliono ottenere informazioni precise, è sempre consigliato rivolgersi a un consulente del lavoro esperto che possa fare i calcoli in modo accurato. La negoziazione della buonuscita può essere complessa, quindi è fondamentale avere il supporto di esperti nel settore del diritto del lavoro.
Vincenzo Vitale
Vincenzo Vitale
2025-10-01 23:49:14
Numero di risposte : 29
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La materia è molto complessa ma in questa sede possiamo considerare un range di 12 – 24 mensilità, tenendo conto dell’incidenza anche dei rate delle mensilità aggiuntive, dei premi, ecc, che dovranno essere considerate per quantificare l’incentivo all’esodo. Rilevante, ai fini dell’accesso al trattamento di disoccupazione, è identificare nell’accordo di risoluzione una modalità che lo consenta, tenendo conto che l’Inps non eroga la disoccupazione per i casi di inoccupazione volontaria. La sostanza di interesse per il dipendente nell’accordo di buonuscita è rappresentata dal grado di tassazione che le somme erogate avranno. L’incentivo all’esodo, in base al titolo per cui viene erogato, può al netto essere molto diverso. Nella valutazione dell’incentivo all’esodo e dell’accordo di buonuscita dovrà poi essere valutata anche la componente dei benefit, potrà essere opportuno chiedere il rilascio di lettera di referenza e servizi di outplacement. Tutte le questioni dovranno essere affrontate con l’Avvocato del Lavoro per una valutazione complessiva e per negoziare un accordo di uscita in linea con le aspettative, tenendo conto che i datori di lavoro, in genere, dovranno farsi carico anche dei costi di assistenza legale.