Quando è obbligatorio il tentativo di conciliazione?
Gerardo Moretti
2025-11-19 02:20:42
Numero di risposte
: 25
Il tentativo di conciliazione è obbligatorio solo quando le parti presentano una richiesta congiunta in tal senso.
In base all'art. 185 c.p.c., il tentativo di conciliazione può oggi essere esperito dal giudice istruttore solo quando queste riceva apposita richiesta congiunta in tal senso dalle parti.
Se il tentativo non sortisce l'effetto desiderato, può comunque essere rinnovato dal giudice in qualunque momento dell'istruzione, purché ciò avvenga nel rispetto del calendario del processo.
Il tentativo di conciliazione può essere esperito anche in fase di appello, nel rito del lavoro, nonché durante la prima udienza del giudizio davanti al giudice di pace.
La rinnovazione del tentativo di conciliazione è possibile solo quando le parti lo richiedono congiuntamente o quando il giudice lo ritiene opportuno nel rispetto del calendario del processo.
Boris Leone
2025-11-07 03:32:48
Numero di risposte
: 27
Il tentativo di conciliazione non deve tenersi obbligatoriamente nella fase iniziale del processo.
Esso può essere rinnovato in qualsiasi momento durante l’istruttoria, in accordo con il calendario del processo.
La conciliazione non si limita però alla fase iniziale della causa, essa infatti può essere rinnovata anche nelle fasi successive, inclusi i gradi di appello.
In quest’ultimo caso, il giudice è tenuto a tentare la conciliazione già nella prima udienza di trattazione, come stabilito dalla Riforma Cartabia.
Tuttavia, è importante sottolineare che nella Cassazione non è prevista una mediazione formale, sebbene le parti possano comunque decidere autonomamente di transigere e chiudere il contenzioso.
Il tentativo di conciliazione è obbligatorio nella prima udienza di trattazione, come stabilito dalla Riforma Cartabia, inclusi i gradi di appello.
Ursula Montanari
2025-11-07 03:19:30
Numero di risposte
: 17
Il tentativo obbligatorio di conciliazione riguarda esclusivamente le controversie relative a contratti certificati.
Prima di agire in giudizio contro l’atto di certificazione, deve essere promosso obbligatoriamente un tentativo di conciliazione extragiudiziale dinanzi alla stessa Commissione di certificazione che ha adottato l’atto.
L’espletamento del tentativo di conciliazione costituisce una condizione di procedibilità della domanda giudiziale, ossia il presupposto necessario affinché si possa agire in giudizio.
Tale obbligatorietà, inoltre, rileva non solo per le parti del contratto, bensì anche per i terzi interessati che intendono agire in giudizio.
La l. 92/2012 ha introdotto un’importante novità in materia di licenziamento per giustificato motivo oggettivo, prevedendo, in questo caso, un procedimento conciliativo obbligatorio antecedente alla comunicazione del licenziamento al lavoratore interessato.
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