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Quando è obbligatorio il tentativo di conciliazione?

Boris Leone
Boris Leone
2025-11-07 03:32:48
Numero di risposte : 27
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Il tentativo di conciliazione non deve tenersi obbligatoriamente nella fase iniziale del processo. Esso può essere rinnovato in qualsiasi momento durante l’istruttoria, in accordo con il calendario del processo. La conciliazione non si limita però alla fase iniziale della causa, essa infatti può essere rinnovata anche nelle fasi successive, inclusi i gradi di appello. In quest’ultimo caso, il giudice è tenuto a tentare la conciliazione già nella prima udienza di trattazione, come stabilito dalla Riforma Cartabia. Tuttavia, è importante sottolineare che nella Cassazione non è prevista una mediazione formale, sebbene le parti possano comunque decidere autonomamente di transigere e chiudere il contenzioso. Il tentativo di conciliazione è obbligatorio nella prima udienza di trattazione, come stabilito dalla Riforma Cartabia, inclusi i gradi di appello.
Ursula Montanari
Ursula Montanari
2025-11-07 03:19:30
Numero di risposte : 17
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Il tentativo obbligatorio di conciliazione riguarda esclusivamente le controversie relative a contratti certificati. Prima di agire in giudizio contro l’atto di certificazione, deve essere promosso obbligatoriamente un tentativo di conciliazione extragiudiziale dinanzi alla stessa Commissione di certificazione che ha adottato l’atto. L’espletamento del tentativo di conciliazione costituisce una condizione di procedibilità della domanda giudiziale, ossia il presupposto necessario affinché si possa agire in giudizio. Tale obbligatorietà, inoltre, rileva non solo per le parti del contratto, bensì anche per i terzi interessati che intendono agire in giudizio. La l. 92/2012 ha introdotto un’importante novità in materia di licenziamento per giustificato motivo oggettivo, prevedendo, in questo caso, un procedimento conciliativo obbligatorio antecedente alla comunicazione del licenziamento al lavoratore interessato.