:

Come si vende una casa coniugale cointestata in caso di separazione?

Sebastian Neri
Sebastian Neri
2025-06-17 13:35:01
Numero di risposte: 6
I due ex coniugi hanno diverse possibilità: possono chiedere lo scioglimento della comunione, per il tramite di divisione, mediante vendita a terzi; oppure uno dei due può acquistare la quota dell’altro. Di norma, chi ha interesse è il coniuge collocatario che già dispone del bene. Nel caso in cui lo scioglimento della comunione immobiliare si attui mediante attribuzione dell’intero al coniuge affidatario della prole, il valore dell’immobile oggetto di divisione non può risentire del diritto di godimento già assegnato allo stesso a titolo di casa coniugale. Ne consegue, quindi, che ai fini della determinazione del conguaglio in favore dell’altro coniuge, bisognerà fare riferimento, in proporzione alla quota di cui era comproprietario, al valore venale dell’immobile attribuito in proprietà esclusiva all’altro coniuge. L’intervento delle Sezioni Unite è di primaria importanza in quanto potrà agevolare la conclusione di accordi stragiudiziali tra gli ex coniugi che potranno, quindi, considerare come un punto fermo nella trattativa l’assunto che il coniuge collocatario che vorrà acquistare la quota di spettanza all’ex coniuge dovrà, quindi, versarne il corrispettivo in denaro calcolato in relazione al valore venale dell’immobile.
Domingo Pellegrino
Domingo Pellegrino
2025-06-12 13:22:10
Numero di risposte: 8
In caso di separazione, è sempre possibile vendere la proprietà o la nuda proprietà della casa, purché entrambi i coniugi siano d’accordo. In maniera consensuale è anche possibile che uno dei due acquisisca la quota dell'altro liquidandone il valore dell'immobile all’altro e diventando l'unico proprietario. Le cose sono molto più complicate se non vi è un accordo tra i due cointestatari. Se uno dei due dovesse procedere alla vendita dell'intera proprietà senza il consenso dell’altro, quest’ultimo può chiedere l’annullamento dell’atto di vendita. Vendere casa il più velocemente possibile significa dare a sé stessi l’opportunità di chiudere ogni questione pendente e ricominciare da capo, peraltro disponendo di una somma più o meno ingente. Il modo più veloce per vendere casa oggi, è affidarsi a un instant buyer. Un'impresa immobiliare non compra in maniera emotiva ma basandosi su parametri oggettivi, né mediamente ha bisogno di mesi per ricevere l’approvazione di un eventuale finanziamento da parte della propria banca.
Noemi Romano
Noemi Romano
2025-06-04 20:26:47
Numero di risposte: 2
La risposta è affermativa, ma la situazione è più complessa di quanto sembri. Va innanzitutto tenuto conto che lo scioglimento del matrimonio non elimina la comproprietà sul bene. Un coniuge può vendere la sua quota a un terzo senza il consenso dell’altro. Sì, in linea di principio, ogni comproprietario è libero di cedere la sua parte di proprietà a chiunque. L’altro comproprietario non è tenuto a dare il proprio assenso né è titolare di un diritto di prelazione. L’acquirente subentra nella comproprietà dell’immobile, con tutti i diritti e i doveri del coniuge venditore. Questo significa che l’acquirente ha il diritto di utilizzare l’immobile, in proporzione alla sua quota. L’acquirente deve partecipare alle spese di gestione e manutenzione dell’immobile, in proporzione alla sua quota. L’acquirente può chiedere in qualsiasi momento la divisione della comproprietà. Se l’immobile non è divisibile in natura, il giudice può ordinarne la vendita all’asta e la divisione del ricavato.
Angelo Russo
Angelo Russo
2025-05-26 21:11:23
Numero di risposte: 5
Nel caso in cui l’abitazione della famiglia sia di proprietà di entrambe i coniugi, come gestire la casa cointestata dopo la separazione personale. In caso di separazione consensuale la casa cointestata può essere assegnata ad uno dei coniugi comproprietari, eventualmente prevedendo anche un corrispettivo a titolo di indennità di occupazione a favore dell’altro. In alternativa, è possibile che i coniugi si accordino per lo scioglimento della comunione, vendendo l’immobile e dividendosi il ricavato, oppure mediante l’acquisto di un coniuge della quota di proprietà dell’altro. L’assegnazione della casa cointestata durante la separazione non compromette in alcun modo il diritto di proprietà a capo di ciascun coniuge, che rimane al 50%, anche se l’immobile rientra nel regime di comunione dei beni che viene sciolto al momento della separazione. Inoltre, se l’immobile rientra nella comunione dei beni, la comunione si scioglie al momento della separazione ma la proprietà resta cointestata al 50%.
Romolo Bianco
Romolo Bianco
2025-05-26 19:17:44
Numero di risposte: 7
La vendita della casa coniugale cointestata è più facile. La strada, poi, è in discesa se la separazione è consensuale. In questo caso l’assegnazione dell’immobile non ha luogo ed entrambi i coniugi possono contare su nuova liquidità per affrontare le necessità che derivano dalla conclusione del matrimonio. La casa cointestata è stata assegnata al coniuge che detiene la custodia dei figli e in caso di vendita dell’immobile la ripartizione del suo valore potrebbe non essere al 50%. L’ex coniuge che ha diritto all’usufrutto dell’abitazione potrebbe chiedere di più, oltre la metà del valore della casa. Ma cosa succede se l’ex coniuge non vuole vendere la casa? Può decidere di acquistare la quota dell’ex partner, magari a un prezzo di favore. La casa coniugale è cointestata? Allora le due parti devono trovare un punto di incontro per vendere a terzi o a uno dei due coniugi. Se non sai come vendere la casa coniugale affidati a esperti che analizzano la tua situazione familiare.
Donatella Mazza
Donatella Mazza
2025-05-26 17:35:03
Numero di risposte: 4
La casa che sarà l’abitazione principale dei coniugi può essere gestita in modo diverso. I coniugi possono istituire un fondo patrimoniale, nel quale il bene immobile può essere incluso anche se è cointestato. Quando i coniugi decidono di separarsi, è importante considerare diversi aspetti, specialmente se ci sono figli minori o non autosufficienti coinvolti. Il destino dell’appartamento cointestato diventa un punto centrale della discussionee, soprattutto se ci sono ancora spese da pagare. Se non vi è la necessità di assegnare la casa coniugale per il sostentamento dei figli, ci sono tre alternative possibili. Più precisamente: 1. Divisione del bene soggetto a comproprietà: le quote risultanti saranno divise in parti uguali, cioè ½ ciascuna per i coniugi. Accordi tra le parti o decisione del tribunale: le modalità di proprietà della casa possono essere decise d’accordo tra i coniugi o attraverso un intervento del tribunale. In questo caso, si può decidere chi acquisirà la quota dell’altro coniuge, liquidando il valore economico. Se uno dei partner desidera mantenere la casa, potrebbe essere possibile riscattare la quota dell’altro. Questo coinvolge l’acquisto della parte dell’altro partner, generalmente attraverso una valutazione della casa e un accordo sul prezzo equo. Vendita all’asta: un’opzione è procedere alla vendita all’asta della casa coniugale, con la successiva distribuzione del ricavato tra i due ex coniugi. In caso di separazione, è essenziale valutare la casa per determinare il suo valore di mercato attuale, come indicato da Solutions Immobiliare. Una volta ottenuto il valore, sarà necessario stabilire la quota di ciascun partner sulla base della proprietà effettiva e degli accordi precedenti, se presenti.