Cosa significa quando la casa coniugale è di proprietà esclusiva di un coniuge?

Bruna Parisi
2025-06-22 15:39:27
Numero di risposte: 3
Nel caso in cui i coniugi non abbiano figli e siano in regime di separazione dei beni, e la casa coniugale sia di proprietà esclusiva di uno dei coniugi, quest’ultimo mantiene il diritto di proprietà sull’immobile.
In altre parole, se uno dei coniugi è l’unico proprietario della casa, questa rimarrà di sua esclusiva proprietà anche dopo la separazione.
Dunque, se per esempio, durante la separazione la casa coniugale è di proprietà del marito, questa può essere attribuita alla moglie se con lei restano a vivere i figli.
Il principale obiettivo di questa disposizione è preservare la stabilità e il benessere dei figli, evitando loro il disagio di dover affrontare un cambiamento radicale nell’ambiente familiare a seguito della separazione dei genitori.

Vittorio Cattaneo
2025-06-13 16:28:32
Numero di risposte: 5
L'attribuzione dell'immobile adibito a casa familiare in proprietà esclusiva dell'assegnatario in sede di divisione configura una causa automatica di estinzione del diritto di godimento con tale destinazione, che comporta il conferimento allo stesso immobile di un valore economico pieno corrispondente a quello venale di mercato.
L'immobile attribuito in proprietà esclusiva al coniuge già assegnatario quale casa coniugale non può considerarsi decurtato di alcuna utilità, posto che la qualità di titolare del diritto dominicale e quella di titolare del diritto di godimento vengono a coincidere.
Non si configura alcun diritto altrui che limiti le facoltà di godimento del coniuge attributario dell'intero - e già assegnatario in quanto affidatario della prole - e sia, perciò, idoneo a comportare la diminuzione del valore di mercato del bene.
L'assegnazione del godimento della casa familiare, ex 337 sexies cod. civ. ovvero in forza della legge sul divorzio, non può essere considerata in occasione della divisione dell'immobile in comproprietà tra i coniugi al fine di determinare il valore di mercato del bene qualora l'immobile venga attribuito al coniuge titolare del diritto al godimento stesso, atteso che tale diritto è attribuito nell'esclusivo interesse dei figli e non del coniuge affidatario e, diversamente, si realizzerebbe una indebita locupletazione a suo favore, potendo egli, dopo la divisione, alienare il bene a terzi senza alcun vincolo e per il prezzo integrale.

Ninfa Marino
2025-06-03 03:27:27
Numero di risposte: 2
La casa familiare viene identificata nel “… luogo degli affetti, degli interessi, e delle abitudini in cui si esprime la vita familiare e si svolge la continuità delle relazioni domestiche, centro di aggregazione e di unificazione dei componenti del nucleo, complesso di beni funzionalmente organizzati per assicurare l’esistenza della comunità familiare”.
È frequente l’ipotesi in cui la casa familiare sia di proprietà esclusiva di uno solo dei due coniugi.
Perché, però, una abitazione possa essere definita casa familiare e possa essere, quindi, assegnata ad uno dei due coniugi in caso di separazione e/o di divorzio, nonostante sia di proprietà esclusiva dell’altro, è necessario che la coppia abbia dei figli, minorenni e/o maggiorenni non economicamente autosufficienti.
Ciò in quanto l’assegnazione della casa coniugale non può costituire una misura assistenziale in favore di uno dei coniugi, avendo come unica finalità quella di tutelare l’interesse dei i figli a permanere nel loro ambiente domestico nel quale sono cresciuti.
Questo articolo riguarda l’ipotesi in cui la casa di proprietà esclusiva di uno dei due coniugi venga da questi venduta ad un terzo, prima che, durante il procedimento di separazione o di divorzio, si giunga al provvedimento di assegnazione della casa medesima all’altro coniuge, per essere lo stesso collocatario dei figli, ovvero il genitore presso cui i figli passeranno la maggior parte del loro tempo.

Marianita Fontana
2025-05-26 06:31:57
Numero di risposte: 5
La casa coniugale è il luogo dove si è svolta la vita dell’intero nucleo familiare. La dimora familiare è un centro di affetti, interessi e consuetudini di vita, ambiente che concorre allo sviluppo e alla formazione della personalità della prole. Non ha rilevanza se la casa sia di proprietà esclusiva del coniuge. La casa di proprietà esclusiva di un coniuge resta tale. Con il provvedimento di assegnazione, il coniuge acquista solo il diritto di abitarvi unitamente ai figli. Non determina una diversa proprietà dell’immobile. Se non ci sono figli a chi spetta il diritto di abitare la casa coniugale – Nel caso in cui la casa è di proprietà esclusiva del coniuge, ovvero di uno dei due: il coniuge non proprietario dovrà lasciare l’abitazione.
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