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Chi fa la successione è obbligato a pagare i debiti del defunto.?

Jole Lombardi
Jole Lombardi
2025-10-22 02:57:45
Numero di risposte : 24
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Il codice civile disciplina specificamente la sorte dei debiti e dei crediti dell'eredità. L'articolo 752 c.c. prevede la ripartizione dei debiti del defunto tra i coeredi in base alle quote di eredità. I coeredi dovranno rispondere dei debiti di Tizio in base alle rispettive quote di eredità. Il creditore può agire contro solo un erede per il pagamento dei debiti dell'eredità. Il coerede destinatario della richiesta di adempimento ha l'onere di informare il creditore delle vicende successorie e, quindi, di indicare la propria quota di eredità. Il frazionamento in quote vale anche per le spese funerarie. Il frazionamento in quote vale anche per l'ipotesi del debito solidale. Con la morte di uno dei debitori in solido non viene meno la solidarietà tra i debitori ma il coerede del debitore defunto sarà obbligato al pagamento - insieme agli altri obbligati in solido - fino alla concorrenza della propria quota ereditaria.
Marino Giuliani
Marino Giuliani
2025-10-22 00:57:53
Numero di risposte : 23
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Accettare un’eredità significa acquisire il patrimonio del defunto, ma anche assumere i relativi debiti e oneri. Tuttavia, alcuni debiti si estinguono con la morte del debitore e non vengono trasferiti agli eredi. Quando si accetta un’eredità, può anche accadere che si diventi responsabili anche dei debiti del defunto. Accettare un’eredità comporta la responsabilità di assumere i debiti del defunto, ma non tutti i debiti sono trasmissibili. Si può optare ad esempio per l’accettazione con beneficio d’inventario, rispondendo dei debiti solo entro i limiti del valore del patrimonio ereditato.
Mariagiulia Costa
Mariagiulia Costa
2025-10-22 00:12:36
Numero di risposte : 26
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Gli eredi, secondo l’art. 754 del codice civile, diventano quindi corresponsabili anche dei debiti ereditari e sono tenuti a pagarli utilizzando il patrimonio del defunto. Ogni erede, accettata l’eredità, diviene corresponsabile insieme agli altri coeredi per i debiti del de cuius, proporzionalmente a quanto ricevuto in base alle quote ereditarie. Ciò consente ai creditori di potersi rivalere su ciascun erede, ma solo nei limiti della quota che costui abbia ricevuto in eredità. Nel caso dei debiti riguardanti le imposte sul reddito e le imposte di successione, il creditore (cioè lo Stato) potrà (se necessario) rivalersi anche su un solo erede per l’intero importo da pagare. Se dopo un’attenta analisi del patrimonio attivo (immobili, conti correnti e pensioni) e di quello passivo (debiti) ci si accorge che l’eredità sarebbe eccessivamente gravosa, si hanno due opzioni: 1. Rinunzia all’eredità. 2. Accettazione con beneficio d’inventario. Essa consente di tenere separato il patrimonio del defunto da quello dell’erede, in modo che questi sia tenuto a pagare i debiti ereditari solamente con il patrimonio del de cuius, senza intaccare quello personale.