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Chi fa la successione è obbligato a pagare i debiti del defunto.?

Filippo Martinelli
Filippo Martinelli
2025-11-08 10:18:57
Numero di risposte : 28
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I chiamati all’eredità non sono tenuti a far fronte ai debiti tributari del defunto poiché l’obbligazione del pagamento dei debiti ereditari grava sugli eredi e cioè su coloro che abbiano accettato l’eredità. Pertanto, grava sul creditore che agisce in giudizio l’onere di provare l’assunzione da parte del convenuto della qualità di erede, qualità che non può desumersi dalla mera chiamata all’eredità, non essendo prevista alcuna presunzione in tal senso, ma consegue solo all’accettazione dell’eredità, espressa o tacita. È quanto deciso dalla Corte di cassazione nella sentenza del 17 luglio 2018 n. 19030.
Luca Riva
Luca Riva
2025-10-30 22:02:47
Numero di risposte : 21
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È importante sottolineare che gli eredi non sono obbligati a pagare i debiti con il proprio patrimonio personale. Nel caso di accettazione dell’eredità con beneficio d’inventario, essi rispondono solo con il valore dei beni ereditati. Quando un erede accetta l’eredità semplice, accetta sia i beni che i debiti. In questo caso, l’erede è responsabile del pagamento dei debiti ereditari con tutto il suo patrimonio personale. L’accettazione con beneficio d’inventario è una forma di tutela per l’erede. In questo caso, i debiti ereditari devono essere saldati solo utilizzando i beni ereditati e non il patrimonio personale dell’erede. Se i debiti superano il valore dell’eredità, l’erede non sarà obbligato a coprire la differenza. Gli eredi possono decidere di rinunciare all’eredità, in tal caso non avranno alcun diritto sui beni del defunto, ma saranno anche esenti da qualsiasi obbligo di pagamento dei debiti ereditari. Gli eredi possono limitare la propria responsabilità con l’accettazione dell’eredità con beneficio d’inventario. In questo caso, gli eredi rispondono dei debiti solo entro il valore dei beni ereditati, evitando che i propri beni personali vengano coinvolti.
Jole Lombardi
Jole Lombardi
2025-10-22 02:57:45
Numero di risposte : 24
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Il codice civile disciplina specificamente la sorte dei debiti e dei crediti dell'eredità. L'articolo 752 c.c. prevede la ripartizione dei debiti del defunto tra i coeredi in base alle quote di eredità. I coeredi dovranno rispondere dei debiti di Tizio in base alle rispettive quote di eredità. Il creditore può agire contro solo un erede per il pagamento dei debiti dell'eredità. Il coerede destinatario della richiesta di adempimento ha l'onere di informare il creditore delle vicende successorie e, quindi, di indicare la propria quota di eredità. Il frazionamento in quote vale anche per le spese funerarie. Il frazionamento in quote vale anche per l'ipotesi del debito solidale. Con la morte di uno dei debitori in solido non viene meno la solidarietà tra i debitori ma il coerede del debitore defunto sarà obbligato al pagamento - insieme agli altri obbligati in solido - fino alla concorrenza della propria quota ereditaria.
Marino Giuliani
Marino Giuliani
2025-10-22 00:57:53
Numero di risposte : 23
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Accettare un’eredità significa acquisire il patrimonio del defunto, ma anche assumere i relativi debiti e oneri. Tuttavia, alcuni debiti si estinguono con la morte del debitore e non vengono trasferiti agli eredi. Quando si accetta un’eredità, può anche accadere che si diventi responsabili anche dei debiti del defunto. Accettare un’eredità comporta la responsabilità di assumere i debiti del defunto, ma non tutti i debiti sono trasmissibili. Si può optare ad esempio per l’accettazione con beneficio d’inventario, rispondendo dei debiti solo entro i limiti del valore del patrimonio ereditato.
Mariagiulia Costa
Mariagiulia Costa
2025-10-22 00:12:36
Numero di risposte : 26
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Gli eredi, secondo l’art. 754 del codice civile, diventano quindi corresponsabili anche dei debiti ereditari e sono tenuti a pagarli utilizzando il patrimonio del defunto. Ogni erede, accettata l’eredità, diviene corresponsabile insieme agli altri coeredi per i debiti del de cuius, proporzionalmente a quanto ricevuto in base alle quote ereditarie. Ciò consente ai creditori di potersi rivalere su ciascun erede, ma solo nei limiti della quota che costui abbia ricevuto in eredità. Nel caso dei debiti riguardanti le imposte sul reddito e le imposte di successione, il creditore (cioè lo Stato) potrà (se necessario) rivalersi anche su un solo erede per l’intero importo da pagare. Se dopo un’attenta analisi del patrimonio attivo (immobili, conti correnti e pensioni) e di quello passivo (debiti) ci si accorge che l’eredità sarebbe eccessivamente gravosa, si hanno due opzioni: 1. Rinunzia all’eredità. 2. Accettazione con beneficio d’inventario. Essa consente di tenere separato il patrimonio del defunto da quello dell’erede, in modo che questi sia tenuto a pagare i debiti ereditari solamente con il patrimonio del de cuius, senza intaccare quello personale.