Cosa posso fare se il mio coniuge non vuole lasciare la casa?
Ingrid Donati
2025-10-29 07:58:05
Numero di risposte
: 21
Se il coniuge non vuole lasciare la casa, l'altro coniuge può chiedere l'intervento del giudice ed in particolare può chiedere l'attribuzione formale dell'abitazione coniugale.
L'attribuzione in uso dell'abitazione coniugale, a prescindere di chi dei due coniugi sia proprietario o titolare del contratto di locazione.
Il giudice avrà il compito di decidere altri aspetti conseguenti a tale separazione di fatto.
In particolare dovrà decidere sull'affidamento dei figli, sui contributi alimentari, sui rapporti patrimoniali in genere della famiglia.
La menzione del blocco del registro fondiario, teso ad evitare che uno dei due coniugi (il proprietario) possa vendere dei terreni o case di sua proprietà.
Gelsomina Milani
2025-10-29 07:46:06
Numero di risposte
: 24
Se il coniuge non è d’accordo sulla separazione consensuale, la prima cosa da fare è cercare di parlare e negoziare per trovare un accordo.
Se ciò non funziona, si può considerare la possibilità di un aiuto professionale, come ad esempio un avvocato specializzato in diritto matrimoniale.
Questi professionisti possono aiutare a facilitare una discussione costruttiva e trovare soluzioni amichevoli che soddisfino entrambe le parti.
Ovviamente, se il coniuge rifiuta ancora di concedere la separazione consensuale, si può presentare una richiesta di separazione giudiziale al tribunale.
La separazione giudiziale richiede l’intervento di un giudice e può essere richiesta da uno dei coniugi qualora il matrimonio sia compromesso.
Mirella Sorrentino
2025-10-29 07:17:12
Numero di risposte
: 23
Se il tuo coniuge non vuole lasciare la casa, puoi chiedergli di darti l'autorizzazione per andartene, dato che la vita in casa insieme non è più sostenibile.
Se l'altro coniuge acconsente, potete scrivere un accordo in cui vi date atto reciprocamente della impossibilità di continuare a vivere insieme e concordate sul fatto che uno dei due lasci la casa.
In caso di violenza, non è necessaria l'autorizzazione dell'altro coniuge e puoi andartene di casa, lasciando traccia scritta del motivo per il quale te ne vai.
In alternativa, puoi incaricare il tuo avvocato di depositare il ricorso per separazione giudiziale e, una volta depositato, potrai lasciare l'abitazione coniugale senza bisogno di aspettare l'autorizzazione del giudice.
È possibile ottenere dal giudice un provvedimento che ordina al coniuge di andarsene da casa, chiamato ordine di protezione o di allontanamento.
Sabatino Mariani
2025-10-29 07:09:35
Numero di risposte
: 13
Cosa devo fare se il mio coniuge non vuole assolutamente separarsi.
Non potrò ricorrere alla negoziazione assistita né procedere con un ricorso per separazione consensuale ma dovrò depositare in Tribunale un ricorso per separazione giudiziale, incardinando un procedimento che si concluderà con una sentenza, che dichiarerà la separazione (salvo che con sentenza non definitiva, non sia stata già dichiarata dopo la prima udienza) e detterà la disciplina quanto a collocamento dei figli, mantenimento dei figli, affidamento della prole, mantenimento del coniuge e assegnazione della casa coniugale.
Per avere la separazione coniugale non occorre il consenso dell’altro coniuge.
L’art. 151 c.c. prevede che la separazione possa essere richiesta qualora, anche indipendentemente dalla volontà di uno o entrambi i coniugi, si verifichino fatti tali da rendere intollerabile la prosecuzione della convivenza.
A tal fine, secondo la giurisprudenza, rileva anche la mera disaffezione al matrimonio da parte di un solo coniuge tale da rendere incompatibile la convivenza.
In altri termini, per avere la separazione basta volerla, anche perché il rapporto coniugale è incoercibile e collegato al perdurante consenso di ciascun coniuge.
Tommaso De luca
2025-10-29 06:18:43
Numero di risposte
: 25
Una possibilità è l’esecuzione forzata del provvedimento con il quale il giudice assegna la casa e invita l’altro al rilascio.
Con questo strumento sarà l’ufficiale giudiziario con l’aiuto della forza pubblica ad intervenire per far uscire il coniuge dalla abitazione.
L’altra possibilità è quella di sporgere querela.
Nulla toglie poi di poter agire contemporaneamente sia civilmente che penalmente.
Non ottemperare ad un provvedimento del giudice civile, quindi violare quanto stabilito nella sentenza di separazione, è punito dal nostro codice penale con il carcere fino a tre anni.
In alcuni casi presentare una querela e adire quindi l’autorità penale potrebbe essere un rimedio più rapido.
Rosalino Esposito
2025-10-29 02:37:22
Numero di risposte
: 32
Quindi il coniuge che vuole separarsi e che non riesce più a stare nella casa coniugale per i litigi o per la semplice intollerabilità della convivenza può lasciare detta casa senza incorrere in alcuna colpa anche se non c’è ancora stata l’udienza per la separazione.
Il volontario abbandono del domicilio coniugale è causa di per sé sufficiente di addebito della separazione, in quanto porta all’impossibilità della convivenza, salvo che si provi – e l’onere incombe a chi intende separarsi ed ha posto in essere l’abbandono – che esso è stato determinato dal comportamento dell’altro coniuge.
L’abbandono della casa familiare costituisce di per sé violazione di un obbligo matrimoniale, non essendo decisiva la prova della asserita esistenza di una relazione extraconiugale in costanza di matrimonio.
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