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Chi sono gli eredi legittimi in assenza di testamento?

In assenza di un testamento a concorrere per l’eredità sono, secondo l’art. 565 c.c. secondo il seguente ordine: il coniuge superstite i discendenti gli ascendenti i collaterali ulteriori parenti (se presenti) lo Stato. I figli ereditano quote uguali. In assenza di figli, fratelli o discendenti, succedono i genitori in parti... Leggi di più

Come si fa una successione senza testamento?

La successione legittima è quella senza testamento. Possono contemporaneamente convivere una successione legittima ed una successione testamentaria. Ciò avviene quando il testatore non dispone di tutti i beni. Se manca il coniuge, se ci sono i figli, questi ereditano in parti uguali. Qualora non vi siano figli, fratello o sorelle... Leggi di più

Cosa succede se la successione non viene fatta entro un anno?

Dal punto di vista civilistico, il diritto di accettare l'eredità si prescrive dopo 10 anni dall’apertura della successione. Questo significa che, se non si è manifestata l'accettazione entro questo termine, si perde il diritto di accedere ai beni ereditari. Dal punto di vista fiscale, trascorsi 5 anni dalla scadenza del... Leggi di più

Qual è la quota di eredità che spetta alla vedova?

Quando c’è un solo figlio, a questo spetta almeno la metà del patrimonio, che scende a un terzo quando concorre con il coniuge del defunto, a cui pure spetta un terzo. Se ci sono due o più figli, questi si dividono i due terzi dell’eredità, ridotta alla metà in concorso... Leggi di più

Quanto costa una successione senza testamento?

I costi successione CAF sono tra i più competitivi sul mercato e dipendono dalla complessità della pratica. Rispetto ai costi notaio successione, che possono arrivare a diverse migliaia di euro, il CAF rappresenta una scelta vantaggiosa. Il notaio applica una parcella calcolata in base al valore del patrimonio e alla... Leggi di più

Cosa succede quando una coppia con figli si separa?

Quando una coppia con figli decide di separarsi, una delle scelte più importanti è come farlo nel modo meno traumatico possibile per tutti i membri della famiglia. La separazione consensuale con figli rappresenta una strada preferibile quando i genitori riescono a trovare un’intesa sulle questioni fondamentali, in particolare sull’affidamento dei... Leggi di più

Chi deve lasciare la casa in caso di separazione se si hanno figli?

Restare ad abitare nella casa coniugale spetta dunque: - al genitore con il quale sono collocati stabilmente i figli minori, quando è previsto un regime di affidamento condiviso; - al genitore cui sono affidati in via esclusiva i figli minori ; - al genitore con il quale restano a convivere... Leggi di più

Cosa spetta alla moglie in caso di separazione con figli?

Nonostante il testo non contenga risposte precise in caso di presenza di figli, alcune frasi forniscono indicazioni utili. L'assegno divorzile non cambia se la coppia ha figli poiché l'assegno di mantenimento per i figli è un'altra voce a sé stante. Quindi si può dire che spetta solo l'assegno per i... Leggi di più

Come tutelarsi prima della separazione?

Innanzitutto bisogna sapere che la separazione, istituto che sospende gli effetti civili del matrimonio, può avvenire in forma consensuale o in via giudiziale. Le due forme differiscono notevolmente sia nel procedimento che in alcuni aspetti di quelle che sono le condizioni della separazione. Nel primo caso, vale a dire quello... Leggi di più

Chi decide con chi stanno i figli in caso di separazione?

Il genitore collocatario può essere deciso anche dalle parti medesime, se la separazione è di tipo consensuale e quindi i coniugi sono riusciti a trovare un accordo in merito a tutti gli aspetti legati alla decisione di non essere più una coppia. Nel caso in cui i genitori non riescano... Leggi di più

Cosa rischio se vado via di casa?

Non è isolato che le liti tra marito e moglie finiscano in sfuriate e, a volte, uno dei due abbia la tentazione di sbattere la porta di casa e andare a dormire altrove. Se i rapporti poi non si ricuciono velocamente, è possibile che l’assenza si prolunghi di qualche giorno.... Leggi di più

Come si può dimostrare lo straining?

L’assenza di un fine specifico sottinteso alle condotte poste in essere nei confronti della vittima, pertanto, rende lo straining più facile da dimostrare rispetto al mobbing. In ossequio ai principi generali dell’ordinamento in materia di onere della prova in ambito contrattuale è il lavoratore che assume di essere vittima di... Leggi di più

Cosa succede se denuncio il mio datore di lavoro per mobbing?

Per poter richiedere e ottenere un risarcimento danni, il mobbing sul posto di lavoro deve essere dimostrato. Le prove che servono per dimostrare il mobbing sono essenzialmente due: i comportamenti mobbizzanti e i conseguenti danni causati da questi comportamenti. Per quanto riguarda la dimostrazione di queste due prove, ci sono... Leggi di più

Cosa succede se denuncio il mio capo per mobbing?

La denuncia per mobbing sul lavoro non può basarsi su episodi sporadici o conflitti isolati: deve emergere un vero e proprio disegno persecutorio, continuativo e mirato. Per rafforzare una denuncia, è utile raccogliere e conservare: Il lavoratore che subisce mobbing può rivolgersi a diversi soggetti, in base alla gravità degli... Leggi di più

Qual è la durata di un contratto preliminare di vendita?

Gli effetti della trascrizione del contratto preliminare cessano e si considerano come mai prodotti se entro un anno dalla data convenuta tra le parti per la conclusione del contratto definitivo, e in ogni caso entro tre anni dalla trascrizione predetta, non sia eseguita la trascrizione del contratto definitivo o di... Leggi di più