:

Comunione o separazione dei beni: come cambiare regime?

Caligola Gentile
Caligola Gentile
2025-06-07 03:21:25
Numero di risposte: 5
Per cambiare regime patrimoniale coniugale occorre stipulare un atto pubblico notarile in presenza di due testimoni: questo atto deve poi essere annotato a margine dell’atto di matrimonio, è un’operazione che viene svolta dal notaio rogante, presso l’ufficio di Stato Civile del Comune nel quale il matrimonio venne celebrato. Non si tratta tuttavia di un regime irreversibile, poiché la legge consente ai coniugi, in qualunque momento del matrimonio, di cambiare regime e così pure di ritornare al regime patrimoniale che era stato abbandonato. Una volta scelto il regime della separazione dei beni in luogo del regime di comunione legale, cambiano dunque le regole in base alle quali sono disciplinati i reciproci rapporti patrimoniali tra i coniugi. In particolare, non c’è più la comunione degli acquisti e quindi l’ acquisto che sia compiuto durante il regime di separazione dei beni appartiene al coniuge che l’ha effettuato. Solo se i coniugi effettuano congiuntamente un acquisto, l’oggetto di tale acquisto appartiene ad entrambi. Ancora, sciogliendosi la comunione legale per effetto dell’adozione del regime di separazione, scatta la cosiddetta “comunione de residuo”.
Marianita Cattaneo
Marianita Cattaneo
2025-05-29 14:21:50
Numero di risposte: 3
I coniugi possono cambiare idea e passare dalla separazione alla comunione dei beni o, viceversa. In simili casi si devono recare dal notaio, che alla presenza di due testimoni redigerà un’altra convenzione, che andrà annotata a margine dell’atto di matrimonio. Gli accordi possono essere modificati anche in un secondo momento. Se i due coniugi decidono di optare per la separazione dei beni è necessario fare una dichiarazione espressa al termine della celebrazione del matrimonio, sia che si tratti di matrimonio civile sia che si tratti di matrimonio religioso. La comunione dei beni si scioglie se i coniugi vogliono cambiare regime patrimoniale, oppure in caso di separazione dei coniugi, che rappresenta l’aspetto più svantaggioso della comunione dei beni.
Monica Giuliani
Monica Giuliani
2025-05-21 04:55:50
Numero di risposte: 6
I coniugi possono cambiare il regime patrimoniale in qualsiasi momento dopo il matrimonio, optando per la separazione dei beni attraverso una convenzione stipulata per atto pubblico davanti a un notaio. La scelta della separazione dei beni può essere effettuata in tre momenti: prima del matrimonio, durante la cerimonia nuziale, o successivamente, tramite atto notarile. La comunione dei beni si scioglie automaticamente in caso di morte di uno dei coniugi, annullamento del matrimonio, separazione personale, divorzio, cambiamento convenzionale del regime patrimoniale, fallimento di uno dei coniugi, o separazione giudiziale dei beni. In caso di disaccordo, è possibile richiedere l'intervento del giudice, che può autorizzare l'atto ritenuto necessario per l'interesse della famiglia. La separazione dei beni offre una maggiore indipendenza finanziaria tra i coniugi e una chiara distinzione tra i patrimoni personali, proteggendo i beni individuali in caso di eventuali problemi legali o finanziari che possano coinvolgere il partner.
Guido Marini
Guido Marini
2025-05-16 23:44:56
Numero di risposte: 5
Una coppia che si è sposata con Comunione dei Beni può cambiare il regime patrimoniale in qualsiasi momento: serve però uno specifico atto notarile. La scelta del regime patrimoniale della famiglia viene riportata nell'atto di matrimonio: chi dunque non ricordi quale regime è stato scelto, magari perché non ha fatto molto caso alla questione tra i preparativi di un giorno così importante, può chiedere un estratto dell'atto stesso per verificare la scelta fatta. Per chi si fosse sposato in regime di Comunione dei Beni e desiderasse passare a quello di Separazione dei Beni, la cosa è tecnicamente possibile: bisogna però provvedere alla stesura di uno specifico atto notarile che verrà annotato a latere dell'atto di matrimonio. Per il passaggio da Comunione a Separazione dei beni è infatti necessario il Notaio che da una parte accerti e formalizzi la volontà dei coniugi rispetto al cambio di regime patrimoniale, dall'altro provveda alla divisione dei beni prima oggetto di comunione tra i due coniugi. Se al momento del cambio di regime patrimoniale uno dei due coniugi ha contratto dei debiti tali per cui i creditori possano ritenere per loro pregiudizievole questa decisione, è possibile che questi richiedano di veder soddisfatte le proprie richieste nonostante la sopravvenuta Separazione dei Beni.
Rosanna Orlando
Rosanna Orlando
2025-05-06 21:32:28
Numero di risposte: 6
Gli sposi in comunione dei beni possono scegliere di passare dalla comunione alla separazione degli stessi. La procedura per il passaggio deve essere svolta in piena convinzione e spontaneità da parte di entrambi i coniugi e davanti ad un notaio. Presentate le motivazioni e tutta la documentazione, il notaio, di fronte a due testimoni, redige una nuova convenzione riportata come nota dell’atto di matrimonio. Con la convenzione matrimoniale, si dividono i beni acquistati durante il periodo di comunione e la gestione dei beni è affidata loro in maniera separata. Ognuno, quindi, diventa responsabile esclusivo solo dei beni di cui è titolare. Una volta effettuata la separazione dei beni, i coniugi restano entrambi proprietari del bene, ma ognuno in relazione alla propria porzione. Ognuno è pertanto libero di disporre della sua parte di bene senza il consenso dell’altro. I costi della separazione dei beni dipendono dal momento in cui è richiesta. Quando avviene prima del matrimonio è gratis, mentre nel caso in cui fosse scelta dopo il matrimonio, si dovranno pagare: il lavoro svolto del notaio, per una cifra che di solito ammonta a circa 400 euro, tasse, bolli e trascrizione dell’atto con un totale di circa 100 euro. Inoltre, per richiedere la separazione dei beni, bisogna presentare i seguenti documenti: l’atto del matrimonio, documenti di identità e codice fiscale dei coniugi, la copia dei rogiti relativi agli immobili acquistati dopo il matrimonio. Chiariamo il passaggio dalla comunione alla separazione dei beni in presenza di debiti contratti da uno dei due coniugi. In questo caso, i creditori possono opporsi al passaggio di regime patrimoniale, se si dimostra che tale cambio comporta conseguenze negative per i loro interessi. Nello specifico, quindi, potrebbe ridurre la disponibilità economica del coniuge debitore e i creditori non potrebbero più rivalersi sui beni dell’altro. In parole semplici, quindi, non è possibile passare da comunione a separazione dei beni con l’intento di evitare il pagamento dei debiti.
Silvana D'angelo
Silvana D'angelo
2025-05-06 21:03:50
Numero di risposte: 1
E’ possibile modificare la scelta del regime patrimoniale fatta durante il matrimonio in qualsiasi momento e senza dover addurre un’apposita motivazione ed è altrettanto possibile passare dal regime della comunione legale a quello della separazione e viceversa. Per fare questo, è necessario recarsi da un Notaio il quale stipulerà un’ apposita convenzione per atto pubblico che verrà trasmessa all’Ufficiale di Stato Civile del comune ove è ci si è sposati, affinchè lo annoti sull’atto di matrimonio. Come detto, in quest’ultimo caso ci si deve rivolgere ad un Notaio con costi che possono variare da un minimo di 400 ad un massimo di 1500 euro a seconda del numero di atti da predisporre per la riorganizzazione del patrimonio familiare. Se per esempio la volontà dei coniugi è quella di separare il proprio regime di comunione, si dovranno redigere atti di divisione al fine di assegnare ad ognuno le quote spettanti di ogni proprietà. Si comprende allora come la parcella del Notaio possa subire diverse variazioni. A questa si devono poi aggiungere le imposte da versare, i bolli e le spese di registrazione degli atti.