Comunione o separazione dei beni: come cambiare regime?

Rosanna Orlando
2025-05-06 21:32:28
Numero di risposte: 6
Gli sposi in comunione dei beni possono scegliere di passare dalla comunione alla separazione degli stessi.
La procedura per il passaggio deve essere svolta in piena convinzione e spontaneità da parte di entrambi i coniugi e davanti ad un notaio.
Presentate le motivazioni e tutta la documentazione, il notaio, di fronte a due testimoni, redige una nuova convenzione riportata come nota dell’atto di matrimonio.
Con la convenzione matrimoniale, si dividono i beni acquistati durante il periodo di comunione e la gestione dei beni è affidata loro in maniera separata.
Ognuno, quindi, diventa responsabile esclusivo solo dei beni di cui è titolare.
Una volta effettuata la separazione dei beni, i coniugi restano entrambi proprietari del bene, ma ognuno in relazione alla propria porzione.
Ognuno è pertanto libero di disporre della sua parte di bene senza il consenso dell’altro.
I costi della separazione dei beni dipendono dal momento in cui è richiesta.
Quando avviene prima del matrimonio è gratis, mentre nel caso in cui fosse scelta dopo il matrimonio, si dovranno pagare:
il lavoro svolto del notaio, per una cifra che di solito ammonta a circa 400 euro,
tasse, bolli e trascrizione dell’atto con un totale di circa 100 euro.
Inoltre, per richiedere la separazione dei beni, bisogna presentare i seguenti documenti:
l’atto del matrimonio,
documenti di identità e codice fiscale dei coniugi,
la copia dei rogiti relativi agli immobili acquistati dopo il matrimonio.
Chiariamo il passaggio dalla comunione alla separazione dei beni in presenza di debiti contratti da uno dei due coniugi.
In questo caso, i creditori possono opporsi al passaggio di regime patrimoniale, se si dimostra che tale cambio comporta conseguenze negative per i loro interessi.
Nello specifico, quindi, potrebbe ridurre la disponibilità economica del coniuge debitore e i creditori non potrebbero più rivalersi sui beni dell’altro.
In parole semplici, quindi, non è possibile passare da comunione a separazione dei beni con l’intento di evitare il pagamento dei debiti.

Silvana D'angelo
2025-05-06 21:03:50
Numero di risposte: 1
E’ possibile modificare la scelta del regime patrimoniale fatta durante il matrimonio in qualsiasi momento e senza dover addurre un’apposita motivazione ed è altrettanto possibile passare dal regime della comunione legale a quello della separazione e viceversa.
Per fare questo, è necessario recarsi da un Notaio il quale stipulerà un’ apposita convenzione per atto pubblico che verrà trasmessa all’Ufficiale di Stato Civile del comune ove è ci si è sposati, affinchè lo annoti sull’atto di matrimonio.
Come detto, in quest’ultimo caso ci si deve rivolgere ad un Notaio con costi che possono variare da un minimo di 400 ad un massimo di 1500 euro a seconda del numero di atti da predisporre per la riorganizzazione del patrimonio familiare.
Se per esempio la volontà dei coniugi è quella di separare il proprio regime di comunione, si dovranno redigere atti di divisione al fine di assegnare ad ognuno le quote spettanti di ogni proprietà.
Si comprende allora come la parcella del Notaio possa subire diverse variazioni.
A questa si devono poi aggiungere le imposte da versare, i bolli e le spese di registrazione degli atti.
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