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Come si scioglie la comunione legale dei beni?

Pierina Villa
Pierina Villa
2025-05-07 20:45:12
Numero di risposte: 8
La comunione dei beni si scioglie automaticamente in caso di morte di uno dei coniugi, annullamento del matrimonio, separazione personale, divorzio, cambiamento convenzionale del regime patrimoniale, fallimento di uno dei coniugi, o separazione giudiziale dei beni. I coniugi possono cambiare il regime patrimoniale in qualsiasi momento dopo il matrimonio, optando per la separazione dei beni attraverso una convenzione stipulata per atto pubblico davanti a un notaio.
Walter Giordano
Walter Giordano
2025-05-07 18:01:45
Numero di risposte: 3
La comunione legale si scioglie, tra le altre cause, anche per separazione personale dei coniugi, nel momento in cui il Presidente del Tribunale autorizza i conugi a vivere separatamente, ovvero alla data di sottoscrizione del verbale di separazione consensuale omologato dal Tribunale. In altre parole, il regime patrimoniale legale tra i coniugi si scioglie dal momento dell’udienza presidenziale, il che non significa che la divisione dei beni compresi in tale regime avvenga automaticamente, in quanto è pur sempre conseguenza di una scelta discrezionale dei coniugi stessi, che ben possono decidere di conservare la contitolarità dei beni sostituendo il regime della comunione legale con quello della comunione ordinaria. In ogni caso, resta il principio generale secondo il quale se non c’è accordo dei coniugi sulle modalità di divisione o se solo uno dei due vuole ottenere la divisione, i coniugi possono chiedere la divisione giudiziale della comunione dei beni residui, applicando il principio comune a tutte le comunioni. La domanda di scioglimento può essere proposta anche nel corso del giudizio di separazione giudiziale o in quello di divorzio, ma con procedimento separato.
Nestore Esposito
Nestore Esposito
2025-05-07 17:52:37
Numero di risposte: 4
La comunione legale dei beni non si scioglie, ai sensi dell’art. 190 c.c., esclusivamente per l’espresso mutamento del regime patrimoniale. Tra le altre cause, il legislatore ha previsto: la dichiarazione di assenza o morte presunta di uno dei coniugi; l’annullamento del vincolo matrimoniale o il divorzio; la separazione personale dei coniugi; la separazione giudiziale dei beni od il fallimento di uno dei coniugi. La separazione personale dei coniugi determina lo scioglimento della comunione legale. In caso di separazione giudiziale, la comunione si scioglie con l’autorizzazione per i coniugi a vivere separati, resa dal Presidente del Tribunale all’esito della prima udienza. In caso di separazione consensuale, invece, lo scioglimento della comunione avviene con l’omologazione da parte del Presidente del Tribunale del verbale di separazione redatto congiuntamente dai coniugi in sede di prima udienza.
Artemide Ferretti
Artemide Ferretti
2025-05-07 17:07:14
Numero di risposte: 5
La comunione si scioglie per la dichiarazione di assenza o di morte presunta di uno dei coniugi, per l’annullamento, per lo scioglimento o per la cessazione degli effetti civili del matrimonio, per la separazione personale, per la separazione giudiziale dei beni, per mutamento convenzionale del regime patrimoniale, per il fallimento di uno dei coniugi. Nel caso di separazione personale, la comunione tra coniugi si scioglie nel momento in cui il Presidente del Tribunale autorizza i coniugi a vivere separati, ovvero alla data di sottoscrizione del processo verbale di separazione consensuale dei coniugi dinanzi al Presidente, purchè omologato. Le principali cause di scioglimento sono: Delibazione di sentenza straniera di nullità del matrimonio; Fallimento di uno dei coniugi; Separazione giudiziale dei beni; Convenzione tra i coniugi. Lo scioglimento della comunione e, quindi, la divisione del bene, si può ottenere sia in via bonaria, nell’ambito del procedimento di divorzio consensuale o, successivamente, contattando l’ex coniuge e chiedendo di trovare un accordo sulla divisione. In alternativa, ci si può rivolge al Tribunale competente – previo esperimento del tentativo di mediazione obbligatoria. Durante il matrimonio nulla vieta ai coniugi di passare dal regime di comunione dei beni a quello di separazione. Per farlo è necessario rivolgersi ad un pubblico ufficiale, nella fattispecie un notaio e la modifica deve essere annotata sull’atto di matrimonio.
Fabiano Battaglia
Fabiano Battaglia
2025-05-07 15:47:55
Numero di risposte: 6
La comunione legale dei beni tra coniugi si scioglie per le cause elencate nell’articolo 191 del Codice civile, e la separazione personale è quella più comune. Lo scioglimento avviene nel momento in cui il presidente del tribunale autorizza i coniugi a vivere separati a seguito di ricorso giudiziale o a seguito della sottoscrizione del processo verbale di separazione consensuale che poi venga omologato. In altre parole, presupposto per la fine del regime di comunione legale è il provvedimento presidenziale autorizzativo della separazione, e a tale data bisogna fare riferimento per determinare i beni da dividere. Nelle separazioni consensuali (anche con negoziazione assistita) è inoltre possibile introdurre condizioni che prevengono una futura causa di scioglimento della comunione e nella sostanza portano già a dividere i beni dei coniugi. Per esempio, si possono prevedere la divisione dei risparmi, l’assegnazione dei beni mobili non registrati e anche l'attribuzione di beni immobili a uno all’altro dei coniugi, con o senza corrispettivo, ottenendo l'esenzione da ogni imposta e tassa. In merito alla cessione di quote di immobili, i coniugi devono dichiarare che essa avviene a definizione dei reciproci rapporti economici e patrimoniali, di fatto evitando, nel caso di regime di comunione legale, di ricorrere poi a una causa di divisione.