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Successione: quanto si paga su 100.000 euro?

Ippolito Greco
Ippolito Greco
2025-07-28 09:46:57
Numero di risposte : 12
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6%, per i trasferimenti in favore di fratelli o sorelle da applicare sul valore complessivo netto eccedente, per ciascun beneficiario, 100.000 euro. L’imposta, autoliquidata dal contribuente, deve essere corrisposta entro 90 giorni dal termine di presentazione della dichiarazione. Sia nel caso di pagamento contestuale alla presentazione della dichiarazione, sia in caso di pagamento successivo, si può optare per il versamento rateizzato, se l’importo da rateizzare non è inferiore a 1.000 euro. Per importi fino a 20.000 euro, è possibile optare per un massimo di 8 rate trimestrali di pari importo. Per importi superiori a 20.000 euro è possibile optare per un massimo di 12 rate trimestrali di pari importo. In caso di trust testamentario, l’imposta di successione è dovuta al momento del trasferimento dei beni e diritti a favore dei beneficiari finali, tuttavia il trustee può optare, in dichiarazione, per il versamento anticipato dell’imposta indipendentemente dalla data di apertura della successione. Il pagamento, contestuale alla presentazione della dichiarazione di successione, delle somme dovute va effettuato con addebito sul conto corrente. Se la dichiarazione è presentata all’ufficio dell’Agenzia delle Entrate, il pagamento può essere effettuato in banca, all’ufficio postale o all’agente della riscossione anche tramite modello F24. Dopo aver ricevuto la dichiarazione di successione, l’ufficio territoriale competente dell’Agenzia delle Entrate invia all’erede un avviso di liquidazione con l’indicazione dell’imposta di successione. Si precisa che almeno il 20% dell’imposta dovuta deve essere versato, a titolo d’acconto, entro 60 giorni dalla notifica dell’avviso di liquidazione. La parte restante viene versata in 8 rate trimestrali, sulle quali sono dovuti gli interessi calcolati dal primo giorno successivo al pagamento della rata iniziale. Le aliquote e le franchigie per l’imposta sulle successioni e donazioni sono stabilite dall’articolo 7, comma 1, D.Lgs 346/1990. 4%, per i trasferimenti effettuati in favore del coniuge o di parenti in linea retta da applicare sul valore complessivo netto eccedente, per ciascun beneficiario, la quota di 1 milione di euro. 6%, per i trasferimenti in favore di altri parenti fino al quarto grado, degli affini in linea collaterale fino al terzo grado, da applicare sul valore complessivo netto trasferito, senza applicazione di alcuna franchigia. 8%, per i trasferimenti in favore di tutti gli altri soggetti da applicare sul valore complessivo netto trasferito, senza applicazione di alcuna franchigia.
Marina Piras
Marina Piras
2025-07-24 18:07:54
Numero di risposte : 13
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Per il coniuge o i parenti di primo grado e quindi diretti, l'imposta di successione è del 4% sul valore superiore al 1.000.000€. Per fratelli e sorelle, la tassa di successione è del 6% sull'importo eccedente 100.000€. Per parenti fino al 4° grado, l'imposta di successione è del 6%. Per altri soggetti, l'imposta di successione è dell'8%. Nel caso di abitazione principale, è necessario pagare un'imposta di trascrizione e un'imposta catastale, entrambe ammontanti a 168€. Per gli altri immobili, si applica una tassazione del 2%.
Clara Moretti
Clara Moretti
2025-07-14 09:38:29
Numero di risposte : 16
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Innanzitutto, lo Stato prevede una franchigia: ossia, una soglia di valore al di sotto della quale l’imposta non va pagata. I fratelli e le sorelle versano un’aliquota del 6%, ma con una franchigia di 100.000 euro. Bisogna sottolineare che la franchigia si calcola sul valore della quota attribuita a ciascun erede e non sul patrimonio complessivo lasciato dal de cuius. In concreto, proprio grazie a questo meccanismo, spesso l’imposta di successione non deve essere pagata proprio perché si rimane al di sotto della soglia di esenzione.
Gabriele Rizzo
Gabriele Rizzo
2025-07-06 13:08:46
Numero di risposte : 17
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L’imposta di successione può variare a seconda del grado di parentela e della natura dei beni. L’Italia è uno dei paesi che gode delle tasse di successione tra le più basse al mondo, con un’aliquota tra il 4% e l’8%. La legge 286 del 2006 prevede una tassazione tra il 4% e l’8% a seconda del grado di parentela sarà necessario pagare le seguenti imposte di successione: per il coniuge o i parenti in linea retta l’imposta di successione è pari al 4% dell’importo eccedente a 1.000.000€; per fratelli e sorelle l’imposta di successione è pari al 6% per l’importo eccedente i 100.000€; per parenti sino al 4° l’imposta sarà pari al 6%; per altri soggetti l’imposta di successione è pari all’8%. Un terzo caso può riguardare la morte di un fratello che non ha figli a cui lasciare in eredità il proprio patrimonio. In questo caso il fratello eredita un immobile del valore di 300.000€. Essendo presente una franchigia di 100.000€, l’imposta di successione si calcolerà sui 200.000€ restanti ed essendo pari al 6%, l’importo dovuto sarà pari a 12.000€.
Mirella Bernardi
Mirella Bernardi
2025-07-02 05:29:37
Numero di risposte : 13
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Per calcolare l’imposta sulle successioni e donazioni, è necessario considerare le aliquote e le franchigie stabilite per ciascun tipo di beneficiario. Per i trasferimenti in favore di fratelli o sorelle, l’aliquota è del 6% da applicare sul valore complessivo netto eccedente, per ciascun beneficiario, 100.000 euro. In questo caso, se il valore dei beni trasferiti è di 100.000 euro, non si pagha nessun'imposta perché si è al di sotto della franchigia. Se prendiamo ad esempio una successione di 150.000 euro da trasferire a una sorella, l’imposta si calcola sul valore eccedente la franchigia di 100.000 euro, ovvero su 50.000 euro. L’imposta sulle successioni e donazioni per questo importo è del 6% su 50.000 euro, quindi 3000 euro.
Demi Martinelli
Demi Martinelli
2025-06-20 05:13:00
Numero di risposte : 14
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Per calcolare l’imposta di successione si considera il valore dei beni, immobili o azienda, trasferiti agli eredi. Il tributo ha come scopo quello di tassare la trasmissione di ricchezza e viene calcolato sul valore reale del bene oggetto di trasferimento. Esistono differenti aliquote e franchigie in base del grado di parentela tra chi effettua e chi riceve il trasferimento dell’eredità. Ad esempio, si pagano il 4% se l’erede è il coniuge, il figlio e gli altri parenti in linea retta, e la percentuale si paga solo sull’importo che supera la franchigia di 1 milione di euro. Quindi, se l’eredità ha un valore di 900.000 euro non si paga alcuna tassa, mentre per 100.000 euro si pagano il 4% ma solo se superano la franchigia, altrimenti non si paga nulla, e fino a 1 milione di euro non si pagano imposte. Inoltre, si pagano il 6% per fratelli e sorelle, con una franchigia di 100.000 euro, quindi se l’eredità ha un valore di 90.000 euro non si paga alcuna tassa. Per calcolare l’imposta di successione si deve considerare il valore totale dell’attivo ereditario, che include tutti i beni che possono essere oggetto di trasferimento, e sottrarre il passivo ereditario, che include debiti, spese mediche e spese funerarie. In generale, l’imposta di successione è una tassa applicata sul valore dei beni trasferiti agli eredi e il suo calcolo dipende dal valore reale del bene e dal grado di parentela tra il proprietario del bene e l’erede. Si tratta quindi di un calcolo complesso che richiede di conoscere sia il valore dei beni ereditati che la normativa fiscale vigente.
Gabriella Pagano
Gabriella Pagano
2025-06-20 05:10:50
Numero di risposte : 13
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L’imposta di successione si calcola applicando determinate aliquote in base al grado di parentela o affinità dell’erede sulla quota del patrimonio eccedente la franchigia. Le aliquote e le franchigie sono le seguenti: Coniuge 4% € 1.000.000 Discendente in linea retta (figlio, nipote ecc.) 4% € 1.000.000 Ascendente in linea retta (genitore, nonno ecc.) 4% € 1.000.000 Fratello o sorella 6% € 100.000 Parente fino al quarto grado 6% nessuna Affine fino al terzo grado 6% nessuna Altro soggetto diverso dai precedenti 8% nessuna. Se il patrimonio ereditato dal beneficiario è inferiore o uguale alla franchigia l’imposta di successione non è dovuta. I Titoli di Stato o equiparati sono esenti dall’imposta di successione e non è obbligatorio indicarli nella dichiarazione di successione. Inoltre non vi è obbligo di presentare la dichiarazione, se ricorrono le seguenti condizioni: l’eredità è devoluta al coniuge o ai parenti in linea retta del defunto; il patrimonio complessivo ha un valore non superiore a 100.000 euro; l’eredità non comprende beni immobili o diritti reali immobiliari.