Testamento Olografo e Successione Legittima: Come Funziona?

Massimo Barbieri
2025-06-21 14:11:07
Numero di risposte: 5
Il testamento olografo è un atto revocabile con il quale taluno dispone, per il tempo in cui avrà cessato di vivere, di tutte le proprie sostanze o di parte di esse.
La possibilità di disporre dei propri beni tramite testamento non è, però, assoluta.
L’articolo 536 e seguenti del Codice Civile, infatti, riconoscono a favore di determinati soggetti il diritto ad una quota minima sul patrimonio del defunto, la cosiddetta quota di legittima.
La parte di patrimonio non compresa nella quota di legittima è detta, invece, quota disponibile: di tale quota il testatore può liberamente disporre.
Il testamento olografo, cioè scritto totalmente, datato e firmato dal defunto, è la forma di testamento più semplice.
Un testamento che non rispetta la quota di legittima è ugualmente valido ed efficace, fino a che non venga impugnato dai legittimari.
Il testamento non può togliere agli eredi legittimi la parte minima di eredità che gli spetta per legge.

Marieva Barbieri
2025-06-21 12:44:14
Numero di risposte: 7
Il testamento olografo erede universale è un negozio giuridico che consente al testatore di attribuire l’intero patrimonio ad un unico erede.
Per essere valido un testamento olografo erede universale deve rispettare alcune regole dettate dal codice civile.
In particolare, il testamento olografo deve presentare i requisiti formali e non deve contenere disposizioni in violazione dei diritti di legittima, ovvero la porzione del patrimonio che, per legge, è riservata a favore al coniuge e ai figli del defunto.
Il legittimario che si ritiene leso nei propri diritti di legittima può promuovere una causa attraverso l’azione di riduzione entro 10 anni dal momento in cui sorge l’interesse ad agire.
Il termine decennale di prescrizione decorre: nel caso di disposizione testamentaria lesiva dall’accettazione dell’eredità, mentre in caso di lesione per donazione dall’apertura della successione.
La procedura di impugnazione consiste nella presentazione di una domanda presso il tribunale competente volta a reintegrare la quota di patrimonio spettante per legge.
In sede di giudizio, il giudice verificherà la correttezza della ripartizione del patrimonio effettuata dal defunto, in caso di violazione della legittima, provvederà a correggerla, per ripristinare la quota di legittima lesa.
In conclusione, è importante tenere presente che, nonostante la maggiore libertà di disposizione del proprio patrimonio concessa dal testamento olografo, non si può disporre in modo incondizionato dei propri beni, ma bisogna rispettare la quota di legittima a favore dei parenti più stretti.
In caso contrario, i legittimari hanno diritto a impugnare il testamento e a far valere i loro diritti davanti al giudice.
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