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Eredità senza soldi: come fare?

Lino Ferrari
Lino Ferrari
2025-07-15 23:34:51
Numero di risposte : 14
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La successione avviene in seguito alla morte del titolare di rapporti giuridici passivi e attivi. La situazione di incertezza qualora il patrimonio ereditario non sia accettato dall’erede o, peggio,ancora, non si abbia notizia di eventuali eredi in vita del de cuius viene definita eredità giacente, una situazione temporanea che si verifica per il tempo necessario all’accettazione dell’eredità o alla ricerca di eventuali eredi. Trascorso il tempo necessario, però, se l’erede non accetta il patrimonio o si è in una situazione di assoluta assenza di eredi, l’eredità in questione viene devoluta allo Stato. Nell’ipotesi di mancanza di eredi si dichiarerà la vacanza ereditaria e l’unico successore del defunto sarà lo Stato. In questo caso, però, lo Stato non acquisisce i beni del defunto per sovranità ma a titolo di erede, in questo caso, però, non c’è bisogno dell’accettazione dell’eredità poiché lo Stato non ha possibilità di rinunciare all’eredità stessa poiché il trasferimento avviene di diritto.
Lorenzo Ferrara
Lorenzo Ferrara
2025-07-11 00:13:51
Numero di risposte : 7
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Quando la legge prevede l’esonero dalla dichiarazione di successione, è possibile far a meno di qualsiasi adempimento sostitutivo. Per ottenere i beni parte dell’eredità, infatti, sarà sufficiente esibire i propri documenti, quelli del defunto, il certificato di morte e - se presente - il testamento. Nel caso in cui siano presenti più eredi è comunque necessario l’accordo fra tutti o la divisione giudiziale per determinate azioni sui beni ereditari, ma non la dichiarazione. L’eredità senza dichiarazione di successione è possibile, ma soltanto a determinate condizioni. In particolare, devono sussistere al contempo i seguenti elementi: l’eredità non comprende beni immobili né diritti reali su immobili; l’attivo ereditario non supera il valore di 100.000 euro; l’eredità è devoluta al coniuge, ai figli, ai nipoti o in genere agli ascendenti e discendenti in linea retta. Per legge, quando sussistono queste condizioni non c’è obbligo di dichiarazione di successione. È però fondamentale che tutti questi requisiti siano presenti, pena l’applicazione della sanzione amministrativa per l’omessa dichiarazione. Oltre all’eccezione menzionata, si può fare a meno della successione anche in caso di rinuncia all’eredità. Quest’ultima, tuttavia, deve avvenire necessariamente entro 12 mesi dal decesso del de cuius. Nulla vieta di rinunciare oltre questo termine, la legge concede 10 anni di tempo, ma si perde l’esonero dalla dichiarazione di successione, che è comunque dovuta entro 12 mesi dall’apertura della successione.
Nicoletta De rosa
Nicoletta De rosa
2025-06-30 07:46:19
Numero di risposte : 6
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La dichiarazione di successione è un atto obbligatorio da parte degli eredi. Su questo c’è poco da fare perché si tratta di un adempimento che il Fisco impone dal momento che ci sono da versare le imposte di successione, quelle di registro e poi quelle ipotecare e catastali. È evidente che si tratta di imposte dovute soprattutto sulle proprietà immobiliari e non sui soldi in banca. La normativa vigente prevede l’esonero dalla dichiarazione di successione per eredità che non hanno la presenza di beni immobiliari e per eredità al di sotto di 100.000 euro di valore complessivo, anche dei beni immobiliari. Per poter liberare i soldi immobilizzati alle Poste o in Banca, il nostro lettore dovrà compilare la modulistica prestabilita da banche e poste. Si tratta di una modulistica che ogni istituto può prevedere in versione differenti. Devono indicare con precisione ed esattezza la composizione del cosiddetto asse ereditario, cioè tutti gli eredi che hanno diritto a rivendicare una quota del lascito del defunto. Sarà poi a cura di banca e Poste verificare tramite le banche dati dell’Agenzia delle Entrate la veridicità di quanto dichiarato dagli eredi.
Diamante Milani
Diamante Milani
2025-06-20 19:25:10
Numero di risposte : 10
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E' possibile presentare la dichiarazione di successione senza tutti gli eredi. Un solo soggetto può presentare la dichiarazione di successione, assolvendo l’obbligo per conto di tutti. Anche per questo motivo, non è necessario che tutti i soggetti interessati presentino insieme la dichiarazione di successione. Si precisa, tuttavia, che la dichiarazione di successione non comporta l’accettazione tacita dell’eredità. Così, in caso di dubbio, è possibile comunque rispettare l’obbligo e rinunciare in un secondo momento, avendo diritto al rimborso dell’imposta pagata. In caso di difficoltà sarebbe dunque opportuno eseguire l’accettazione con beneficio d’inventario. Non sono tenuti al pagamento dell’imposta coloro che hanno rinunciato all’eredità, ma la rinuncia deve essere allegata nella dichiarazione. In sintesi, è possibile presentare la dichiarazione di successione senza tutti gli eredi, ma - specialmente in caso di contrasti - sarebbe opportuno rivolgersi a un professionista.
Federico Mariani
Federico Mariani
2025-06-20 19:09:03
Numero di risposte : 7
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Affrontare la successione senza disponibilità finanziarie può sembrare un compito arduo, ma esistono strategie e soluzioni che possono aiutare a superare questa sfida. Innanzitutto, è fondamentale pianificare in anticipo e fare un inventario accurato dei beni ereditati. Successivamente, è possibile valutare la possibilità di vendere alcuni beni non essenziali per ottenere liquidità. Inoltre, è consigliabile cercare accordi con gli eredi per dilazionare i pagamenti o per trovare soluzioni alternative come la divisione dei beni. Infine, è importante considerare l’opzione di prendere in prestito denaro da istituti finanziari o cercare aiuto da consulenti specializzati nella gestione delle successioni. Quando ci si trova di fronte a una successione ereditaria senza risorse economiche, è importante conoscere le alternative disponibili. Una soluzione potrebbe essere quella di rinunciare all’eredità, evitando così di assumere eventuali debiti o spese. Un’altra opzione potrebbe essere quella di cercare un accordo con gli altri eredi per condividere le spese. In alcuni casi, potrebbe essere opportuno valutare la possibilità di rinunciare all’eredità, se le spese superano notevolmente il valore dei beni ereditati. È importante agire prontamente e in modo consapevole, per evitare di incorrere in problemi finanziari o legali maggiori.
Kai Sala
Kai Sala
2025-06-20 18:51:00
Numero di risposte : 12
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La prima cosa da fare per conoscere il patrimonio del defunto è rintracciare i beni che possedeva, come case, terreni, automobili, conti correnti e partecipazioni in società. Per farlo, esistono diverse modalità: Visura immobiliare: per sapere di quali immobili era proprietario il defunto, si può fare una visura presso i Pubblici Registri Immobiliari, che permette di scoprire case, terreni e altri beni immobili, insieme a eventuali ipoteche o pignoramenti. Un altro aspetto fondamentale è scoprire se il defunto aveva debiti o passività da saldare. Estratto di ruolo dell’Agenzia delle Entrate Riscossione: questo documento permette di sapere se ci sono cartelle esattoriali non pagate, come imposte, multe o altre tasse. Le donazioni fatte dal defunto durante la sua vita possono influire sulla divisione dell’eredità, perché potrebbero ridurre la parte di patrimonio che spetta agli eredi legittimi. Atti notarili di donazione: ogni donazione deve essere registrata presso un notaio. Inoltre, è importante verificare i movimenti bancari, come bonifici o trasferimenti di denaro, che potrebbero essere indicativi di donazioni monetarie fatte poco prima del decesso. Sarebbe sempre utile considerare l’aiuto di un consulente legale o fiscale, per avere una visione chiara dei debiti e delle passività da gestire.
Enrica Pagano
Enrica Pagano
2025-06-20 18:32:44
Numero di risposte : 5
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In materia di eredità, andiamo a vedere che cosa succede nel momento in cui non ci sono le risorse per affrontare le spese per la successione. In assenza di soldi a sufficienza, non si può presentare la sufficienza e bisogna solo aspettare l’accertamento. In tal senso, ricorda che si può sempre chiedere la rateizzazione dell’importo da pagare. Per ottenere la rateizzazione, bisognerà dare entro 60 giorni un acconto del 20% ed il resto si può pagare in otto rate trimestrali. Il discorso cambia nel momento in cui, tra gli eredi, ci sia qualcuno che può pagare questa imposta e chi, invece, non è nelle condizioni di farlo. In tal senso, lo Stato considera tutti gli eredi come un unico soggetto passivo dell’imposta. Questo vuol dire che all’autorità interessa solo che si paghi, non chi sia a farlo. Nel momento in cui si verifica una situazione di questo tipo, allora o gli eredi si accordano per coprire, per così dire, la quota mancante, oppure lo Stato, o per meglio dire l’Agenzia delle Entrate, chiederà il pagamento di questa imposta a tutti indistintamente.
Furio Bernardi
Furio Bernardi
2025-06-20 18:12:52
Numero di risposte : 8
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Per evitare agli eredi il pagamento dell’imposta di successione o permettere loro di risparmiare sarà quindi necessario suddividere il proprio patrimonio in legati e polizze vita, tenendo conto anche dell’eredità nella misura in cui il destinatario abbia invece diritto ad aliquote e franchigie convenienti. Gli strumenti utili per esonerare gli eredi dal pagamento della tassa di successione sono i legati e le polizze vita. Le polizze vita non sono considerati lasciti ereditari ma trasferimenti differenti dal punto di vista giuridico e dunque non sottoposte alla medesima tassazione. I legati permettono di ridurre il patrimonio ereditario, mentre chi li riceve paga tendenzialmente un’imposta minore perché limitata al valore di alcuni beni. L’utilizzo di questi metodi rientra nelle possibilità di ogni titolare di un patrimonio di disporne come preferisce e non è contrario alla legge. L’assistenza di un notaio e di un consulente finanziario sono quindi fondamentali se il patrimonio è complesso e comportano una spesa, perciò è indispensabile considerare accuratamente l’effettivo risparmio, tenendo conto che sarà più evidente tanto più il patrimonio è ingente.