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Fratelli esclusi dall'eredità: è possibile?

Maggiore Marchetti
Maggiore Marchetti
2025-06-29 10:25:24
Numero di risposte : 4
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Difatti, la legge tutela i parenti più stretti del defunto assicurando loro una porzione del patrimonio ereditario. Ecco perché, prima di capire come escludere i fratelli dall’eredità, è importante capire se sia realmente possibile farlo. In altre parole, dovremo verificare se i fratelli sono eredi legittimi o legittimari, in base alla tipologia di successione. Pertanto, in questo primo caso, l’eredità ai fratelli viene devoluta solo se il defunto non abbia lasciato coniuge e figli, perché in caso contrario, saranno loro gli eredi legittimari a cui spetterà l’eredità. Nella successione legittima, quindi, i genitori, i fratelli e le sorelle del defunto potranno ricevere l’eredità solo se questi non abbia discendenti. Chiaramente, però, se il defunto non abbia lasciato neanche i genitori, l’intera eredità sarà devoluta ai fratelli in parti uguali. In questo caso, quindi, non è possibile escludere i fratelli dall’eredità. Tuttavia, in questo caso, come puoi vedere, i fratelli e le sorelle non rientrano tra gli eredi legittimari. Pertanto, a loro non spetta alcuna quota della tua eredità, o almeno, non per legge. A questo punto, quindi, diventa abbastanza intuitivo capire come poter escludere i fratelli dall’eredità: è sufficiente non menzionarli all’interno del testamento. Tutto qui? Ebbene sì, tutto qui. Fare testamento è l’unico modo per evitare di lasciare l’eredità ai propri fratelli, poiché come abbiamo visto poco sopra, non fanno parte degli eredi legittimari. Pertanto, se desideri che loro non ricevano nulla, ti basterà non intestargli nulla: la legge non interverrà a riguardo. Inoltre, non hai neanche motivo di “diseredarli”, ovvero dichiarando di non voler lasciare loro nessuno dei tuoi beni. Basterà semplicemente non menzionarli.
Karim Negri
Karim Negri
2025-06-20 06:26:55
Numero di risposte : 3
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Non è che devi per forza dichiarare di escludere qualcuno, fai testamento e lascia come tutto al coniuge e alla nipote indicando i 2/3 e 1/3 oppure altre frazioni o anche una cosa a uno e altre all'altro, importante al coniuge almeno 1/2, tutti i non destinatari sono di conseguenza esclusi senza dover indicarli. In assenza di testamento, l'asse ereditario si divide ai sensi dell'articolo 582 del codice civile, ossia 2/3 e 1/3. Con testamento, si possono escludere i fratelli dalla successione, semplicemente indicando unico erede universale il coniuge. È ovvio che non è necessario scrivere nel testamento “voglio escludere i miei fratelli dalla mia futura successione”. Con testamento puoi destinare l'intero asse ereditario a tua moglie, così come puoi destinare la quota di 1/3 alla nipote.
Grazia Marini
Grazia Marini
2025-06-20 05:17:35
Numero di risposte : 6
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Ai fratelli deve andare per forza l’eredità. La questione che più interessa in questa sede è stabilire se ai fratelli deve per forza andare una quota dell’eredità. Saprai difatti che, per legge, una parte del patrimonio del cosiddetto de cuius (ossia il defunto) deve per forza finire ai suoi familiari più stretti. Se il defunto non lascia testamento, il suo patrimonio viene interamente diviso tra coniuge e figli. Questi, infatti, sono i cosiddetti eredi legittimari, cui cioè va sempre riservata una quota di eredità. Se, quindi, il de cuius lascia moglie e/o figli, nessun altro parente può rivendicare diritto alle quote di eredità. Se c’è un testamento è possibile escludere fratelli e sorelle dall’eredità: basta non menzionarli nel testamento medesimo. I fratelli e le sorelle, infatti, non sono eredi legittimari e, se nel testamento l’eredità viene riservata ad altri soggetti, i primi non possono impugnarlo né accampare alcuna pretesa. Come detto, dunque, a prescindere dal fatto che si abbiano o meno figli o coniuge, per escludere un fratello o una sorella dall’eredità è sufficiente fare testamento. Nel testamento, peraltro, non è necessario “diseredare” i fratelli e le sorelle, cioè dichiarare di non voler lasciare loro alcunché: basta semplicemente non menzionarli.
Vincenzo Grassi
Vincenzo Grassi
2025-06-20 04:11:01
Numero di risposte : 8
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Escludere un figlio o dall’eredità è molto difficile, non basta che si sia comportato male, è necessaria una sentenza del giudice che dichiari l’erede indegno e che può essere emessa solo a seguito di comportamenti di particolare gravità. Ai sensi dell’art. 463 del codice civile, è escluso dalla successione come indegno il soggetto che ha commesso i seguenti reati: Omicidio volontario o tentato omicidio del genitore o di un discendente, o un ascendente dello stesso. Istigato al suicidio o commesso nei confronti dei soggetti di cui sopra, altro reato per cui si applicano le disposizioni dell’omicidio. Ha accusato falsamente le persone suddette di un reato punibile con una reclusione non inferiore a tre anni. È decaduto e non è stato reintegrato della patria potestà. Ha costretto con inganno o violenza la persona a sottoscrivere o modificare il testamento. Ha distrutto, nascosto o modificato il testamento. Ha redatto e utilizzato un testamento falso. Queste disposizioni valgono solo per gli eredi legittimari, coniuge, figli e ascendenti, da non confondere con i legittimi, un erede legittimo, fratello e parenti del defunto fino al sesto grado, possono essere esclusi con un testamento. In assenza di testamento, si apre la successione legittima, se il defunto non ha genitori e figli e lascia il coniuge e i fratelli, l’eredità si divide 2/3 al coniuge e 1/3 ai fratelli, nell’ipotesi che uno dei fratelli è mancato lasciando dei figli, quest’ultimi si divideranno la quota spettante al genitore. È possibile escludere i fratelli e le sorelle con un testamento che assegna ad esempio tutta l’eredità al coniuge, gli altri parenti non potranno avanzare pretese. Come abbiamo già detto i fratelli e le sorelle del defunto non hanno diritto alla quota di legittima.
Sonia Fiore
Sonia Fiore
2025-06-20 03:53:48
Numero di risposte : 6
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Sono diverse le regioni che possono portare a essere diseredati, ovvero esclusi dal testamento. Nella maggior parte dei casi si tratta di motivazioni legate a comportamenti particolarmente lesivi o disonorevoli nei riguardi di chi ha redatto il testamento o dei suoi parenti. Per escludere un erede legittimo dal proprio patrimonio, chi redige il testamento è tenuto a sottolinearlo – all’interno del testamento stesso – con una clausola che specifichi la chiara volontà di escludere il soggetto dalla successione. Ci sono però alcuni casi particolari. Esiste infatti una differenza sostanziale tra diseredazione e indegnità. Nel caso di diseredazione, invece, il soggetto si trova semplicemente escluso dall’eredità per volere del testamentario. Pur con consistenti limitazioni. Ci ricorda infatti la Cassazione come non sia possibile escludere dalla successione “quei soggetti ai quali la legge riserva una quota di eredità o altri diritti”. Questi soggetti sono definiti eredi legittimari: ovvero coniuge, figli e ascendenti. Questo significa che, se uno dei soggetti appena elencati dovesse trovarsi escluso dal testamento, potrebbe impugnare il documento stesso e rivolgersi al tribunale, richiedendo la quota di successione che gli spetta per legge. Il testamentario è infatti libero di cedere il suo intero patrimonio a un soggetto diverso dai legittimari, escludendo di fatto questi ultimi dalla successione. I legittimari, però, potrebbero però rivolgersi al tribunale e reclamare la loro parte di eredità.
Benedetta Lombardi
Benedetta Lombardi
2025-06-20 03:40:58
Numero di risposte : 6
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L’interessata, non avendo eredi legittimi, può liberamente decidere di lasciare tutto il suo patrimonio ad un’altra persona. Infatti, in pochi sanno che mentre il coniuge, i figli, i genitori e i nipoti sono tutti eredi legittimi, i fratelli, invece, non sono eredi legittimi. Gli eredi legittimi sono quegli eredi che hanno diritto ad una quota di eredità che gli viene proprio garantita dalla legge, da qui il nome di “legittima”. Quindi, al fratello della signora non è dovuta obbligatoriamente per legge una quota dell’eredità di sua sorella, la quale può perciò fare testamento indicando come unico erede suo nipote. E in tal caso suo fratello non potrà far nulla contro il figlio perché appunto non ha nessun diritto ad avere una quota di quella eredità non essendo un erede legittimo. Egli è un erede eventuale, cioè è tale solo nell’ipotesi in cui non ci siano altri eredi. Ma in questo caso se la signora facesse testamento indicando suo nipote, l’erede sarebbe appunto quello testamentario.
Lucrezia Farina
Lucrezia Farina
2025-06-20 02:57:59
Numero di risposte : 5
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È possibile escludere un parente dall’eredità con un testamento nel quale il testatore dispone l’esclusione di un soggetto dalla successione, o devolve il suo patrimonio a favore di uno o più soggetti escludendo l’erede legittimo. Questa procedura è molto semplice quando sono presenti solo eredi che non hanno diritto alla quota di legittima, fratelli, sorelle e altri parenti meno prossimi fino al 6° grado, è molto più complessa nel caso di eredi legittimari, coniuge, figli e ascendenti. L’erede legittimario può essere diseredato dal testatore o escluso per legge. Nel primo caso il testatore deve specificare nel testamento i motivi alla base della diseredazione. I presupposti per diseredare un erede legittimario dalla quota di legittima, sono ostici, non bastano dei semplici contrasti, occorre che l’erede abbia compiuto atti gravi nei confronti del testatore o dei congiunti o che abbia violato obblighi familiari fondamentali. Per legge si può escludere un parente dall’eredità in quanto indegno, art. 463 codice civile, quando il soggetto ha: Ucciso o tentato di uccidere volontariamente il de cuius, o un suo stretto congiunto (coniuge, ascendente o discendente); Commesso un reato penale, in danno dei soggetti al punto 1, al quale la legge dichiara applicabili le disposizioni sull’omicidio; Prodotto una denuncia calunniosa o una falsa testimonianza nei confronti dei soggetti al punto 1, accusati di reati punibili con l’ergastolo o comunque con la reclusione superiore a tre anni; Perso la patria potestà del de cuius e non è stato reintegrato prima dell’apertura della successione; Indotto con dolo o violenza il testatore, a fare, revocare o mutare il testamento, o l’ha impedito; Soppresso, celato o alterato il testamento dal quale la successione sarebbe stata regolata; Formato un testamento falso o ne ha fatto scientemente uso.
Soriana Serra
Soriana Serra
2025-06-20 00:50:21
Numero di risposte : 4
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Fratelli e sorelle non hanno diritto alla legittima. Questo significa che possono essere esclusi lecitamente dall’eredità mediante un testamento con cui, ad esempio, il de cuius potrà lasciare tutti i suoi beni al coniuge. La quota spettante a ciascuno di essi sarà dunque pari a un terzo diviso il numero di fratelli o sorelle. Se una persona non ha fatto testamento, alla sua morte si aprirà quella che tecnicamente viene definita la successione legittima. In sostanza è la legge a stabilire chi deve ereditare e lo fa dando priorità ai parenti più prossimi escludendo i più remoti. Va per 2/3 all’altro coniuge e per 1/3 ai fratelli e le sorelle, se presenti. I figli del fratello o della sorella dei coniugi senza figli, possono subentrare nell’eredità normalmente devoluta a favore dei propri genitori premorti.