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Convivenza e successione: quali tutele per il partner?

Noah Barone
Noah Barone
2025-04-30 08:32:01
Numero di risposte: 2
Lo scenario cambia per i conviventi di fatto e le coppie di fatto: per loro il diritto nella successione del patrimonio e dei beni appartenuti al coniuge defunto continua a essere negato. Il compagno che sopravviva all’altro può ereditare esclusivamente la quota disponibile e solo se questa gli viene devoluta nel testamento: in sostanza, la legge esclude il convivente di fatto dall’ereditarietà automatica. La legge Cirinnà, nell’articolo 1, comma 42, chiarisce che nel caso di morte del proprietario della dimora in cui la coppia conviveva vi è il diritto per il superstite di continuare a vivervi per altri due anni, o per un periodo equivalente agli anni della convivenza, ma comunque sempre minore di cinque anni. Se vi sono figli minori o disabili che vivono nell’abitazione, il periodo di permanenza concessa al superstite diventa di tre anni. Attenzione però che questo diritto verrà meno del tutto qualora il compagno superstite decida di contrarre matrimonio o unione civile, oppure di iniziare una nuova convivenza di fatto.