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Convivente: quali diritti senza matrimonio?

Edipo Testa
Edipo Testa
2025-04-30 13:43:10
Numero di risposte: 2
La legge Cirinnà indica quali sono i diritti e gli obblighi di coloro che convivono nonostante non siano sposati. In presenza di una convivenza di fatto nascono i seguenti diritti e doveri: la possibilità di far visita al proprio partner in carcere, il diritto reciproco di visita, di assistenza e di accesso alle informazioni personali, in caso di malattia o di ricovero del convivente di fatto. Il convivente di fatto può essere nominato tutore, curatore o amministrat
Shaira Mariani
Shaira Mariani
2025-04-30 09:43:00
Numero di risposte: 1
I conviventi di fatto hanno gli stessi diritti spettanti al coniuge nei casi previsti dall'ordinamento penitenziario. In caso di malattia o di ricovero, i conviventi di fatto hanno diritto reciproco di visita, di assistenza nonché di accesso alle informazioni personali, secondo le regole previste per i coniugi e i familiari. Salvo quanto previsto dall'articolo 337‐sexies del codice civile, in caso di morte del proprietario della casa di comune residenza il convivente di fatto superstite ha diritto di continuare ad abitarvi per 2 anni o per un periodo pari alla convivenza e comunque non oltre i 5 anni. Nei casi di morte del conduttore o di suo recesso dalla locazione della casa di comune residenza, il convivente di fatto ha facoltà di succedergli nel contratto. Nel caso in cui l'appartenenza ad un nucleo familiare costituisca titolo o causa di preferenza nelle graduatorie per l'assegnazione di alloggi di edilizia popolare, di tale titolo o causa di preferenza possono godere, a parità di condizioni, i conviventi di fatto. Al convivente di fatto che presti stabilmente la propria opera all'interno dell'impresa dell'altro convivente spetta una partecipazione agli utili dell'impresa familiare ed ai beni acquistati con essi nonché agli incrementi dell'azienda, anche in ordine all'avviamento, commisurata al lavoro prestato. In caso di decesso del convivente di fatto, derivante da fatto illecito di un terzo nell'individuazione del danno risarcibile alla parte superstite si applicano i medesimi criteri individuati per il risarcimento del danno al coniuge superstite.
Emilio Moretti
Emilio Moretti
2025-04-30 09:30:41
Numero di risposte: 10
Diritto di visita, accesso ed assistenza in caso di ricovero ospedaliero nonché a ricevere informazioni circa lo stato di salute del compagno/a. Facoltà di essere designato dal partner come legale rappresentante per il caso di incapacità di intendere e volere o per il caso di donazione degli organi post mortem. In caso di morte del partner, diritto a vivere nella casa di cui era proprietario il deceduto per un periodo di due anni (innalzabile a certe condizioni a 5 anni). Possibilità di subentrare nel contratto di locazione del partner deceduto. Diritto al risarcimento del danno per morte del partner per fatto illecito altrui. Al contrario, per espressa scelta del legislatore, i conviventi di fatto non hanno diritto all'assegno di mantenimento a favore del partner “debole”, essendo tal istituto prerogativa dei coniugi in caso di separazione personale. Non possono costituire un fondo patrimoniale, istituto riservato esclusivamente a soggetti uniti in matrimonio, ferma in ogni caso la possibilità di ricorrere a strumenti analoghi quali il trust e/o il patrimonio destinato. Non possono essere qualificati come eredi legittimi, posto che l’unione di fatto non è in grado di creare un legame di parentela tra conviventi e non possono percepire la pensione di reversibilità del partner.