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Convivenza: quando si configura legalmente?

Gabriella Silvestri
Gabriella Silvestri
2025-04-30 18:13:43
Numero di risposte: 8
In Italia, non esiste un numero di anni minimo affinché due conviventi vengano riconosciuti come coppia di fatto. Il riconoscimento legale dipende dalla dichiarazione anagrafica e dal rispetto dei requisiti previsti dalla legge. Secondo la normativa vigente, una coppia di fatto si costituisce non in base alla durata della convivenza, ma attraverso una dichiarazione all’Anagrafe del Comune di residenza. Ciò significa che non basta convivere per anni per ottenere tutele legali: è necessario registrare formalmente la convivenza.
Gino Pagano
Gino Pagano
2025-04-30 16:21:12
Numero di risposte: 5
La legge Cirinnà (n. 76 /2016) definisce come convivenza quella condizione di "due persone maggiorenni unite stabilmente da legami affettivi di coppia e di reciproca assistenza morale e materiale non vincolate da rapporti di parentela, affinità o adozione, da matrimonio o da unione civile". Non una qualsiasi convivenza é rilevante ai fini della Cirinnà, ma solo quella che si fonda su stabili legami affettivi di coppia e di reciproca assistenza morale e materiale. Solo quando si è in presenza di questi elementi, i conviventi possono richiedere al Comune dove risiedono di "registrare" la loro convivenza, con la conseguenza che verrà rilasciato un certificato di stato di famiglia come le coppie sposate. I conviventi che vogliono godere quindi delle garanzie, dei diritti previsti dalla disciplina della convivenza di fatto devono quindi ufficializzare la loro convivenza attraverso una dichiarazione anagrafica e la successiva registrazione nei registri anagrafici del Comune di residenza.
Ninfa Ricci
Ninfa Ricci
2025-04-30 16:13:02
Numero di risposte: 3
La convivenza di fatto a differenza del matrimonio e dell’unione civile si formalizza senza alcuna cerimonia, è infatti necessaria unicamente una dichiarazione all’anagrafe civile del Comune di residenza con la quale i conviventi dichiarano di dimorare nello stesso Comune e di coabitare nella stessa casa. I requisiti che devono sussistere in capo alle parti sono uguali a quelli del matrimonio e dell’unione civile: maggiore età dei componenti, sussistenza di un legame affettivo e di reciproca assistenza morale e materiale, libertà di stato, assenza di rapporti di parentela, affinità o adozione. Inoltre, è necessaria la coabitazione e dimora nello stesso Comune, che deve risultare dal certificato di stato di famiglia.
Jari Bellini
Jari Bellini
2025-04-30 14:31:05
Numero di risposte: 3
Una coppia non sposata può essere tutelata giuridicamente solamente se presenta le seguenti caratteristiche: I soggetti devono essere maggiorenni Ci deve essere coabitazione: i partner devono vivere assieme nella stessa casa, è il requisito base per le convivenza, come suggerisce il termine stesso. Tale fatto deve essere dichiarato con l’iscrizione all’anagrafe. Deve esistere un vincolo affettivo stabile, senza distinzione di sesso: le persone che vivono assieme devono avere una relazione sentimentale, devono cioè essere una coppia, anche omosessuale. Non ci devono essere legami di parentela: i soggetti che vivono nella stessa casa non devono essere parenti, come nel caso in cui la zia viva con il nipote, o il fratello viva con la sorella. La convivenza non scatta in automatico se due decidono di vivere insieme. E’ necessario fare fronte ad alcune formalità per essere considerati una coppia di fatto. Il primo passo da intraprendere per ufficializzare l’unione è la dichiarazione di coabitazione. Si tratta di una procedura molto semplice che può essere fatta di persona davanti all’ufficiale dell’anagrafe, oppure in via telematica. In altre parole bisogna essere nello stesso stato di famiglia. La richiesta va fatta compilando il “Modulo di dichiarazione anagrafica di costituzione convivenza di fatto”, che deve essere sottoscritta da entrambi.