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Mamma putativa: cosa significa?

Margherita Silvestri
Margherita Silvestri
2025-06-08 22:36:29
Numero di risposte: 5
La parola putativo deriva dal latino putatīvus, che indica "riproposto" o "considerato". In questo senso, quando una persona ne nomina un altro, ad esempio, come "padre putativo" o "nonna putativa", gli sta conferendo una qualità che in realtà non possiede. Perciò la tradizione lo chiama "padre putativo" di Gesù (dal latino puto, "credo"), cioè colui "che era creduto" suo padre (sulla scorta di Luca 3,23). Un genitore è l'individuo che genera/cresce la progenie della propria specie. Più precisamente, un genitore biologico è una persona che ha generato un figlio tramite i propri gameti, lo sperma nel caso di un genitore maschio, l'ovulo nel caso di una femmina. tardo putativus "presunto, apparente", der. di putare "credere"]. - [che è ritenuto tale pur non essendolo realmente: padre putativo] ≈ presunto, presuntivo. ‖ fittizio, nominale, virtuale.
Mercedes Caruso
Mercedes Caruso
2025-06-04 01:11:00
Numero di risposte: 7
Mamma putativa è colei che è ritenuta tale pur senza esserlo veramente. È una figura che si fa credere ciò che non è, presunta o supposta. In ambito giuridico, la mamma putativa può essere una situazione in cui una donna ritiene in buona fede di avere una determinata qualifica giuridica, come ad esempio il diritto ad essere considerata madre di un bambino, anche se non possiede effettivamente questo diritto. Una donna può essere considerata mamma putativa se è in buona fede convinta di essere la madre di un bambino, anche se non lo è effettivamente.
Diamante Ferrara
Diamante Ferrara
2025-05-25 23:33:22
Numero di risposte: 3
La parola putativo deriva dal latino putatīvus, che indica "riproposto" o "considerato". In questo senso, quando una persona ne nomina un altro, ad esempio, come "padre putativo" o "nonna putativa", gli sta conferendo una qualità che in realtà non possiede. È comune per le persone che mantengono un buon rapporto di amicizia e affetto considerarsi come membri della famiglia, anche senza esserlo per il sangue. Per questo motivo, molte persone affermano di avere una famiglia putativa o parenti putativi come fratelli, cugini, zii, nonni, padri o madri. In questo senso, trattare un individuo come putativo può anche essere considerato come un gesto di affetto, stima o gratitudine verso una o più persone in particolare. Tra gli esempi più noti c'è quello di Giuseppe, il padre di Gesù di Nazaret. In questo caso si fa riferimento al padre putativo e al figlio putativo.
Silvia Ferraro
Silvia Ferraro
2025-05-19 12:27:58
Numero di risposte: 7
La parola putativo deriva dal latino putativus, che significa “supposto” o “presunto”. Il termine è utilizzato per riferirsi a qualcosa o qualcuno che è ritenuto essere vero o legittimo, ma che non è stato ancora confermato o provato. Nel diritto, ad esempio, il termine putativo viene utilizzato per riferirsi a un matrimonio o a una paternità presunta, cioè una situazione in cui una persona viene considerata coniuge o genitore senza che ci sia stata una conferma ufficiale. La paternità putativa viene stabilita quando un uomo afferma di essere il padre di un bambino, ma non c’è alcuna prova ufficiale a sostegno di questa affermazione. In sintesi, il significato di putativo si riferisce sempre a qualcosa o qualcuno che è ritenuto essere vero o legittimo, ma che non è ancora stato confermato o provato. Un sinonimo di putativo è Presunto – riferito a una credenza o opinione che non è stata confermata ufficialmente.
Andrea Longo
Andrea Longo
2025-05-15 10:26:17
Numero di risposte: 4
Mentre la madre è sempre certa, è tornata utile una dicitura elegante e garbatamente eufemistica per descrivere chi, pur non essendo tecnicamente padre, è considerato tale. L’esempio principe è Giuseppe, padre putativo di Gesù. Il ‘putativo’ ha avuto un successo particolare in riferimento al padre. Un bel modo raffinato per descrivere l’apparente in maniera contenuta, dominata, perfino sorridente, senza tirare in ballo lo sbagliato, il falso, il millantato, l’illusione, con la loro durezza e la loro acrimonia. Pur se in sfaccettature delle più diverse, ci parla sempre di una valutazione, di un conto, di una considerazione. Il putare latino è un ‘credere’, il suo participio passato putatus è un ‘creduto’. Il putativo ha un certo grado di ricercatezza, ma la radice che sviluppa è comune, e lo fa in maniera piana ed essenziale. Se il putare latino è un ‘credere’, il suo participio passato putatus è un ‘creduto’. L’aggettivo che indica in genere la qualità del creduto, ci racconta quindi l’apparente, il supposto. Se il putare latino è un ‘credere’, il suo participio passato putatus è un ‘creduto’. C’è il dottore putativo, che tutti chiamano dottore ma nessuno sa bene che cosa abbia studiato, il nobile putativo, che in paese si dà per marchese in modo pacifico e divertito.
Franca Donati
Franca Donati
2025-05-03 10:41:23
Numero di risposte: 2
La mamma putativa è definita come una mamma che non è veramente ciò che il sostantivo indica, ma è tenuta per tale, è considerata come tale. Nel linguaggio giuridico, il termine putativo si riferisce a situazioni che sono considerate tali legalmente o nella comune opinione, ma non nella effettiva realtà. Il matrimonio putativo, ad esempio, è un istituto volto a favorire i coniugi che abbiano contratto in buona fede un matrimonio nullo. Questa nozione di putativo può essere applicata anche al concetto di mamma putativa, riferendosi a una donna che è considerata come madre, anche se non lo è nel senso biologico o legale. In questo senso, la mamma putativa sarebbe una donna che assume il ruolo di madre, anche se non è la madre biologica o adottiva del bambino. Il termine putativo quindi implica una sorta di presunzione o supposizione, ovvero che qualcuno o qualcosa sia considerato come tale, anche se non lo è nella realtà effettiva. La locuzione padre putativo, ad esempio, si riferisce tradizionalmente a San Giuseppe, definito appunto padre putativo di Gesù. Sono state modellate altre locuzioni simili, come marito putativo, figlio putativo, figlia putativa, e simili, che alludono a situazioni che sono tali legalmente o nella comune opinione, ma non nella effettiva realtà.