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Matrimonio di convenienza: è legale?

Annamaria Vitali
Annamaria Vitali
2025-05-02 17:23:00
Numero di risposte: 2
Il mariage di convenienza non è illegale in sé, ma può essere considerato tale se viene utilizzato per scopi diversi da quelli dell'istituto del matrimonio. Il TAR Abruzzo, sez. Pescara, con sentenza n. 1185/2001 ha stabilito che il venir meno della effettiva convivenza matrimoniale, in un lasso di tempo brevissimo, è ragione valida e sufficiente per l'adozione dell'atto di revoca del permesso di soggiorno. Diversamente il matrimonio verrebbe ingiustificatamente strumentalizzato per il raggiungimento di finalità diverse e/o ulteriori rispetto a quelle proprie dell'istituto. Lo straniero che scioglie in maniera repentina la convivenza matrimoniale con il cittadino italiano perde il diritto alla cittadinanza e dunque, allo scadere del permesso di soggiorno, deve essere espulso.
Ugo Sorrentino
Ugo Sorrentino
2025-05-02 15:20:54
Numero di risposte: 3
La legge che vieta il matrimonio a tutti coloro che sono sprovvisti di un documento attestante la regolarità del soggiorno nel territorio italiano è irrazionale in quanto impedisce senza alcuna reale necessità di ordine pubblico a una categoria indefinita di persone l’accesso a un istituto giuridico considerato dalla stessa costituzione come di diritto naturale e quindi essenziale per la manifestazione della personalità dell’essere umano. Il divieto a contrarre matrimonio, oltre che essere irrazionale, è poi palesemente anticostituzionale. Esso viola infatti l’articolo 2 della Costituzione “La repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo.” Tra i diritti inviolabili rientra certamente un diritto al matrimonio. Questo diritto è sancito dalla Convenzione europea sui diritti dell’uomo: “Articolo12- Diritto al matrimonio. Uomini e donne, in età matrimoniale, hanno il diritto di sposarsi”; e dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, che sancisce il diritto al rispetto della vita privata e familiare (art. 7) a sposarsi (art.9) a non essere discriminati (art.12); la nostra stessa costituzione all’art. 29 sancisce che “La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio”. Secondo la Corte Costituzionale il principio di uguaglianza sancito dall’art. 3 è un principio valevole anche per gli stranieri in materia di diritti fondamentali. È bene peraltro precisare che per la Corte Costituzionale la titolarità dei diritti fondamentali va riferita a tutti gli stranieri presenti in Italia, indipendentemente dal possesso di un regolare permesso di soggiorno o da una situazione, all’estremo opposto, di clandestinità. In sostanza si presume che il matrimonio tra straniero irregolare e italiano sia sempre simulato. Tale divieto perde poi ogni logica quando a sposarsi vogliono essere due cittadini stranieri che non hanno il permesso di soggiorno e che certamente non si sposano per ottenerlo. Quando una società giunge a vietare l’esplicazione delle libertà e dei diritti fondamentali senza neanche un valido motivo, allora quella società sta trasformando i valori su cui è fondata in semplici parole che possono essere cancellate con un tratto di penna. Ma i principi fondamentali non sono parole, sono la base stessa di una società democratica e, se violati, vanno difesi da tutti e rimessi al centro della vita pubblica del paese. Senza il rispetto di questi principi potrà anche continuare ad esistere uno Stato, ma non potrà più chiamarsi Stato di Diritto.
Cosetta D'angelo
Cosetta D'angelo
2025-05-02 14:19:45
Numero di risposte: 6
Il matrimonio fittizio, noto anche come matrimonio di convenienza, è un fenomeno in cui due persone si sposano senza l’intenzione di formare una vera unione coniugale. In Italia, come in molti altri paesi, questa pratica è considerata illegale e comporta severe conseguenze legali per i coinvolti. Il matrimonio fittizio è punito dalla legge italiana con l’annullamento del matrimonio e può portare a gravi conseguenze penali e amministrative. Gli individui scoperti a contrarre matrimoni di convenienza possono affrontare accuse di frode e falsificazione di documenti. Inoltre, il permesso di soggiorno ottenuto attraverso un matrimonio fittizio viene revocato, e lo straniero può essere espulso dal paese.
Luna Costa
Luna Costa
2025-05-02 13:28:35
Numero di risposte: 7
In tema di permesso di soggiorno per ricongiungimento familiare, all’autorità diplomatica è consentita la valutazione circa la sussistenza di un eventuale “matrimonio di comodo”. Nel caso deciso dalla Corte di Appello dell’Aquila, con sentenza 1599 del 2021, l’Ambasciata di Italia in Egitto aveva negato il visto di soggiorno per ricongiungimento familiare ad un cittadino egiziano sposato con una donna italiana rilevando diversi elementi che facevano presumere di trattasse di un matrimonio “fittizio”. Il finto coniuge commette il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.