Sologamia: cos'è e di cosa si tratta?

Riccardo Ferrari
2025-05-03 08:45:14
Numero di risposte: 6
La sologamia è il matrimonio con sé stessi.
Stiamo parlando del matrimonio con sé stessi.
Sposare sé stessi non è una fuga, non è una rinuncia alla coppia, non è un gesto narcisistico.
Chi sceglie di affrontare questo passo scopre che si tratta di un percorso e di un rito di passaggio: implica la maturazione di una consapevolezza e dopo non si è più quelli di prima.
La sologamia è abbastanza diffusa nei territori anglosassoni.
Per me ha significato questo: acquisire maggiore consapevolezza delle mie parti, rendendomi più forte e arricchita.
È un percorso terapeutico profondo, ho maggiore rispetto per me stessa.
La nostra consapevolezza può crescere solo se va insieme all’amore, alla bellezza e alla verità diventando un tutt’uno.

Shaira Gentile
2025-05-03 07:39:20
Numero di risposte: 3
La Sologamia, ovvero l’atto di sposare se stessi, è un fenomeno che racconta un bisogno reale e serissimo, espressione di una filosofia intimista volta alla cura del sé e del proprio benessere interiore. La pratica esiste da decenni in Giappone: ci sono agenzie che propongono matrimoni “solo-wedding”, molto richiesti. La tendenza è in crescita soprattutto tra le donne che bramano il romanticismo della cerimonia ma non l’impegno di un matrimonio vero e proprio. La sologamia «è la presa di coscienza di sé e delle proprie capacità, forza e bellezza, al di là di diktat estetici, sociali e sessuali uniformanti. L’inclusione sociale parte prima di tutto da noi stessə». Imparare ad amare se stessi è necessario per poter amare in modo libero ogni altro essere umano. È l’affermazione della propria indipendenza affettiva, la presa di coscienza di sé e delle proprie capacità, forza e bellezza, al di là di diktat estetici, sociali e sessuali uniformanti. Sologamia non significa necessariamente rifiuto dell’altro e ripiegamento su se stessi.

Vera Ruggiero
2025-05-03 04:55:13
Numero di risposte: 4
Il significato della parola Matrimonio Sologamico deriva da “Sologamy” una parola inglese che indica l’atto di sposare se stessi.
Sebbene non abbia alcun valore legale, e venga deriso dai più, quest’atto ha un profondo valore spirituale perché è un impegno permanente che si fa con se stessi a dare priorità all’amore e alla cura di sé, cercando prima di tutto in se stessi le motivazioni per vivere una vita felice, profonda e autentica.
Nel mondo occidentale sempre più privo di rituali e spiritualità, l’atto di sposare se stessi può essere considerato un rito di passaggio fondamentale per la crescita, l’identità e lo sviluppo delle persone.
Il matrimonio con se stessi offre infatti l’opportunità di riconoscere ufficialmente il proprio valore, la propria autenticità, e può essere celebrato come l’inizio o la fine di un percorso che porta a scoprire, conoscere, amare e prendersi cura di se stessi per essere il cambiamento che si desidera vivere nel mondo.
Un mondo pieno d’amore inizia con un mondo pieno d’amore per se stessi.
Il matrimonio con se stessi può essere organizzato come un vero e proprio matrimonio, quindi con una cerimonia personalizzata, l’abito, gli invitati, il ricevimento o può essere un momento intimo e privato con se stessi in un luogo e con dei rituali che hanno un significato speciale.
Non ci sono regole, se non quelle del proprio cuore.

Ariel Santoro
2025-05-03 03:24:52
Numero di risposte: 4
La sologamia è un nuovo fenomeno sociale che si basa sull’inclusività, anche se il nome potrebbe far pensare all’esatto contrario.
Sologamia: cos’è il trend di sposare sé stessi?
Si tratta però di un fenomeno che nel mondo esiste da tempo e raccoglie sempre più adesioni.
Cos’è la sologamia?
Il rito, puramente simbolico, di sposare sé stessi.
Viene descritto come un fenomeno inclusivo perché chi compie questo passo è pronto ad accettare sé stesso in tutte le sue sfumature e particolarità.
La sologamia nasce e viene praticata principalmente in Giappone, ma è molto diffusa anche nel mondo anglosassone.
Per sposarsi con sé stessi non es
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