Quale contratto di affitto conviene per pagare meno tasse?
Donato Marini
2025-09-16 02:19:08
Numero di risposte
: 30
Il contratto concordato istituito dalla Legge 431/98, consente, a fronte di un canone di locazione definito da accordi territoriali, tra le associazioni dei proprietari e degli inquilini, di beneficiare di particolari agevolazioni: Sconto 30% della base imponibile, se si sceglie la tassazione ordinaria nelle aree ad alta densità abitativa; Tassazione fissa del 10% con la cedolare secca; Sconto del 25% dell’IMU.
La cedolare secca è un’imposta facoltativa che sostituisce la tassazione ordinaria IRPEF, si applica ai contratti a canone libero con un’aliquota fissa del 21% e ai contratti a canone concordato con l’aliquota del 10%.
È infine prevista una riduzione delle tasse sugli affitti per i seguenti immobili: Sconto 35% del canone immobili di interesse storico artistico; Sconto 65% del canone per gli immobili situate nel centro storico di aree ad alta densità abitativa.
Se si sceglie il contratto a canone concordato, con tassazione ordinaria, reddito 8.400 euro, base imponibile 95% 7.980 – 30% = 5.586 x 23%= 1.285 euro.
Se si sceglie il contratto concordato in cedolare secca al 10%, reddito 8.400 euro, base imponibile 100%, 8.400 x 10% = 840 euro.
Occorre aggiungere che optando per la cedolare secca si è esentati dal pagamento dell’imposta di registro e di bollo e il reddito da locazione non si cumula con altri gli altri redditi; per contro la cedolare non consente di portare in detrazione, sul reddito da locazione, eventuali spese.
Lamberto Fabbri
2025-09-14 04:20:56
Numero di risposte
: 18
La cedolare secca è un’opzione fiscale che permette di pagare meno tasse e ottenere maggiori tutele contrattuali.
La cedolare secca è stata introdotta per incentivare il mercato delle locazioni residenziali, garantendo un’imposizione fiscale agevolata per i proprietari che affittano immobili a uso abitativo.
Chi sceglie questa opzione paga una imposta sostitutiva fissa: aliquota del 21% sui contratti a canone libero e aliquota del 10% sui contratti a canone concordato.
La cedolare secca può essere applicata solo da persone fisiche che affittano immobili destinati ad uso abitativo, appartenenti alle categorie catastali del gruppo A.
Scegliere la cedolare secca offre diversi vantaggi concreti: risparmio fiscale significativo, semplificazione amministrativa e canoni concordati con ulteriore riduzione dell’aliquota al 10%.
Optare per la cedolare secca conviene in particolare quando il reddito da locazione, sommato agli altri redditi del proprietario, andrebbe a essere tassato secondo aliquote IRPEF superiori al 21%.
Jole Villa
2025-09-08 01:54:43
Numero di risposte
: 26
La soluzione del contratto di locazione a canone concordato, invece, può essere considerata più vantaggiosa a livello fiscale per il locatore. Nei contratti con durata di 3+2 anni è prevista una riduzione della base imponibile Irpef fino al 30%. Inoltre, se si sceglie il regime di cedolare secca l’aliquota viene ridotta al 10% anziché al 21%. Se l’inquilino invece della durata ha più interesse a risparmiare sul canone d’affitto, forse sarà meglio concludere un contratto a canone concordato, dalla durata di 3+2 anni e con un canone di locazione inferiore al prezzo di mercato.
Alessandra Mazza
2025-08-25 03:08:15
Numero di risposte
: 23
Il contratto di locazione convenzionato o a canone concordato è quello che permette di pagare meno tasse.
L’importo del canone, di solito è più basso di quello di mercato, permettendo di beneficiare di incentivi fiscali quali:
abbattimento del 30% del canone su cui si paga l’Irpef
detrazione forfettaria del 5% in dichiarazione si inserirà soltanto il 49,5% del canone annuale
sconto del 30% sull’imposta di registro.
La cedolare secca è un'unica tassa con tassazione pari a:
21% del canone annuo qualora il contratto di affitto sia a canone libero
15% se è a canone concordato.
Per il reddito inferiore la differenza è ridotta, per quello superiore la cedolare dimezza quasi l’imposta.
Amos Pagano
2025-08-24 22:10:39
Numero di risposte
: 26
Puoi scegliere la cedolare secca se sei una persona fisica, se affitti un immobile residenziale, e hai uno dei seguenti contratti: Libero 4+4 → aliquota 21%. Concordato 3+2 → aliquota 10%. Transitorio o studenti → 10%.
La cedolare secca al 10% è imbattibile se puoi applicare il canone concordato in un Comune ad alta tensione abitativa.
La cedolare secca è la scelta migliore quando hai un’aliquota IRPEF alta, vuoi semplificare la fiscalità, affitti in zone ad alta tensione abitativa, applichi un canone concordato o vuoi evitare sorprese da adeguamento ISTAT.
Il reddito soggetto a cedolare non fa cumulo ai fini IRPEF, vantaggio extra per chi ha più fonti di reddito.
Con la Risposta n. 146 del 29 maggio 2025, l’Agenzia delle Entrate chiarisce un punto molto atteso: inserire una clausola penale non comporta l’applicazione dell’imposta di registro. Una conferma importante per i locatori: anche con clausole aggiuntive, il regime della cedolare secca resta fiscalmente vantaggioso e semplificato.
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