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Come posso pagare meno tasse per una casa in affitto?

Dino Sorrentino
Dino Sorrentino
2025-08-25 03:23:54
Numero di risposte : 20
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La cedolare secca è un’imposta sostitutiva dell’Irpef. Si applica con un’aliquota fissa del 21%, che in certi casi scende al 10%, sui canoni di locazione percepiti dai proprietari, che in questo modo sfuggono alle più pesanti aliquote previste in base ai loro scaglioni di reddito. In altre parole, il canone di affitto non si cumula con gli altri redditi, ma viene tassato separatamente, con un’aliquota più favorevole rispetto a quelle ordinarie. La cedolare secca scende al 10% per i contratti di locazione a canone concordato, stipulati nei Comuni ad alta tensione abitativa con l’assistenza delle associazioni rappresentative dei proprietari e degli inquilini. La legge di Bilancio 2022 ha prorogato per tutto il 2023 le agevolazioni per gli inquilini con basso reddito. Possono accedere i cittadini che hanno la residenza nell’immobile preso in affitto e che hanno un Isee inferiore a 17.145 euro. I beneficiari dell’agevolazione devono aver stipulato un contratto di affitto registrato per un immobile adibito alla loro prima abitazione e nel quale hanno fissato la propria residenza anagrafica. La detrazione per l’affitto viene concessa in forma di credito d’imposta. Il bonus affitto spetta anche agli studenti universitari fuori sede che prendono in affitto una casa in un Comune diverso da quello di residenza e distante almeno 100 chilometri. L’agevolazione consiste in una detrazione Irpef pari al 19% dell’importo dei canoni pagati durante l’anno d’imposta considerato, fino a un limite massimo di 2.633 euro.
Kristel Gatti
Kristel Gatti
2025-08-25 02:11:43
Numero di risposte : 14
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Pagare meno tasse sul contratto di locazione è possibile. Ciò è possibile grazie ad un’attestazione in base alla quale il proprietario dell’appartamento paga un importo ridotto (pari al 10%) rispetto a quello ordinario (del 21%), meccanismo della cedolare secca. I canoni «concordati» sono stati istituiti con la legge 431/98 (la riforma delle locazioni). In pratica, consentono al proprietario di avere un beneficio fiscale e un contratto più breve e all'inquilino un affitto più basso. L’importo della nuova imposta “cedolare secca” che viene calcolato sui redditi relativi al canone di locazione annuo pattuito tra le parti si applicherà con aliquote differenziate e precisamente: del 21% per i contratti a canone libero di mercato; del 10% per i contratti di locazione a canone concordato. La cedolare secca sostituisce: l’Irpef (imposta sul reddito delle persone fisiche) e le relative addizionali; l’imposta di registro; l’imposta di bollo; l’imposta di registro sulle risoluzioni e proroghe del contratto di locazione; l’imposta di bollo, se dovuta, sulle risoluzioni e proroghe del contratto.
Riccardo Ferrari
Riccardo Ferrari
2025-08-25 01:04:46
Numero di risposte : 20
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È possibile pagare meno tasse sugli affitti, scegliendo la tipologia di contratto e il regime impositivo tra diverse soluzioni: Contratto a canone concordato; Cedolare secca; Locazioni immobili d’interesse storico artistico. Il contratto concordato istituito dalla Legge 431/98, consente, a fronte di un canone di locazione definito da accordi territoriali, tra le associazioni dei proprietari e degli inquilini, di beneficiare di particolari agevolazioni: Sconto 30% della base imponibile, se si sceglie la tassazione ordinaria nelle aree ad alta densità abitativa; Tassazione fissa del 10% con la cedolare secca; Sconto del 25% dell’IMU. La cedolare secca è un’imposta facoltativa che sostituisce la tassazione ordinaria IRPEF, si applica ai contratti a canone libero con un’aliquota fissa del 21% e ai contratti a canone concordato con l’aliquota del 10%. È infine prevista una riduzione delle tasse sugli affitti per i seguenti immobili: Sconto 35% del canone immobili di interesse storico artistico; Sconto 65% del canone per gli immobili situate nel centro storico di aree ad alta densità abitativa. Se si sceglie il contratto a canone concordato, con tassazione ordinaria, reddito 8.400 euro, base imponibile 95% 7.980 – 30% = 5.586 x 23%= 1.285 euro. Se si sceglie il contratto concordato in cedolare secca al 10%, reddito 8.400 euro, base imponibile 100%, 8.400 x 10% = 840 euro. Occorre aggiungere che optando per la cedolare secca si è esentati dal pagamento dell’imposta di registro e di bollo e il reddito da locazione non si cumula con altri gli altri redditi.