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Separata, quali sono i miei diritti di moglie?

Elsa Rossi
Elsa Rossi
2025-05-18 18:22:54
Numero di risposte: 6
Separata, quali sono i miei diritti di moglie. Quando avviene una separazione i doveri coniugali si modificano, ma non si estinguono. Permangono i doveri di collaborazione e assistenza morale. Il dovere di Fedeltà va a configurarsi, con la separazione, in termini di rispetto. Viene meno la presunzione di concepimento da parte del marito del bambino nato oltre i 300 giorni dalla separazione. Il coniuge separato può procedere all’adozione senza che l’altro coniuge diventi genitore. I coniugi separati non possono chiedere l’adozione legittimante. Il giudice può vietare alla moglie l’uso del cognome del marito qualora egli possa subirne un grave pregiudizio. I presupposti per poter ricevere l’assegno di mantenimento sono significativa disparità economica tra le parti, stato di bisogno del coniuge richiedente e possibilità economica dell’altro coniuge di corrisponderlo. L’assegno di mantenimento viene rilasciato a patto che il coniuge richiedente non abbia mezzi economici adeguati. L’assegno di mantenimento ha funzione assistenziale e non sanzionatoria. Nel momento in cui il coniuge a cui è stata addebitata la separazione si trova in stato di bisogno, l’altro coniuge non potrà richiedere un assegno di mantenimento, ma al limite un assegno alimentare. La prova della condizione economica dei coniugi può essere costituita con ogni mezzo. Aumenta nel caso in cui il coniuge beneficiario si trovi in stato di bisogno o migliorino le condizioni dell’obbligato. Diminuisce al diminuire della necessità del beneficiario. Riconciliazione dei coniugi, scioglimento del matrimonio, impossibilità dell’obbligato a versare l’assegno di mantenimento, cessazione dello stato di bisogno del beneficiario e morte del coniuge sono i casi in cui si smette di ricevere o versare l’assegno di mantenimento. Per il coniuge separato senza addebito i diritti successori restano i medesimi del matrimonio. Ne segue che alla morte di uno dei due coniugi il superstite gli succede esattamente come se fossero ancora sposati. Al coniuge separato con addebito spetta al massimo un assegno di vitalizio, nel caso in cui all’apertura della successione sia in stato di bisogno.
Alighieri Longo
Alighieri Longo
2025-05-18 14:40:28
Numero di risposte: 4
In presenza di figli, minori o maggiorenni non economicamente sufficienti senza colpa, il coniuge con il quale convivono potrà chiedere un assegno per il loro mantenimento, che permetta alla prole di continuare a vivere senza ulteriori modifiche delle proprie abitudini. In una separazione con figli il coniuge presso il quale sarà collocata la prole può richiedere anche di rimanere nella casa coniugale con i figli, se ciò risponde all’interesse di questi. In una separazione coniugale, in presenza o meno di figli, il coniuge ha, inoltre, diritto di chiedere un assegno per il proprio mantenimento, che sarà determinato tenuto conto del tenore di vita in costanza della convivenza matrimoniale. L'assegno può essere riconosciuto se si è in condizioni di inferiorità economica rispetto all’altro e impossibilitati a mantenersi in modo autonomo.