Cosa dice l'articolo 30 della Costituzione?

Luisa Coppola
2025-06-04 00:36:01
Numero di risposte: 3
La carta costituzionale, al fine di favorire il pieno sviluppo della persona umana, tende a garantire i principali diritti e rapporti etico-sociali, tra cui si annoverano i rapporti familiari.
Tali rapporti e le formazioni sociali di cui si compongono rappresentano un fondamentale raccordo tra lo Stato ed il singolo cittadino, rappresentando un elemento imprescindibile della vita democratica del Paese.
La normativa recente, anzi, nell'ottica anche di garantire la parità tra i coniugi, garantisce ai figli il diritto alla bigenitorialità, ciò che si persegue soprattutto con lo strumento dell'affido condiviso.
L'ultima parte del comma introduce il principio di uguaglianza tra i figli, in base al quale questi non devono essere discriminati dalla società perchè nati fuori dal matrimonio.
L'ultimo comma fa invece riferimento solo alla ricerca della paternità, atteso che la ricerca della maternità è molto più facile perchè si risolve nell'accertare che chi avanza l'istanza coincide con chi fu partorito dalla donna.
Per la paternità, invece, il codice detta una serie di norme che indicano gli elemento necessari per la ricerca: genetiche, ematologiche ecc.
L'intera materia, comunque, è stata riformata dalla l. 10 dicembre 2012, n. 219 e dal d.lgs. 28 dicembre 2013, n. 154.

Pasquale Mazza
2025-06-03 23:21:34
Numero di risposte: 5
L’articolo 30 della costituzione italiana sancisce uno dei principi più preziosi e importanti per il nostro ordinamento giuridico.
Esso, infatti, si fonda sul valore sociale della famiglia, e l’articolo 30 consolida i diritti e i doveri che i genitori devono osservare nei confronti della prole.
Nello specifico, l’articolo 30 della Costituzione italiana afferma che «è dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori del matrimonio».
L’istruzione, l’educazione e il mantemineto dei figli è dunque un diritto dei genitori, ma prima ancora è un loro preciso dovere.
Qualora venga accertata l’incapacità dei genitori, le loro mansioni sono affidate a enti terzi, incaricati dalla legge di svolgere i compiti normalmente ad essi demandati.
La legge assicura ai figli nati fuori del matrimonio ogni tutela giuridica e sociale, compatibile con i diritti dei membri della famiglia legittima.

Gilda Gallo
2025-06-03 21:38:03
Numero di risposte: 7
È dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori dal matrimonio.
Nei casi di incapacità dei genitori, la legge provvede a che siano assolti i loro compiti.
La legge assicura ai figli nati fuori dal matrimonio every tutela giuridica e sociale, compatibile con i diritti dei membri della famiglia legittima.
La legge detta le norme e i limiti per la ricerca della paternità.
L’articolo parifica i diritti dei figli nati all’interno e all’esterno del matrimonio.
La riforma del diritto di famiglia del 1975 ha poi assimilato del tutto la posizione dei “figli naturali” a quella dei “figli legittimi” e ha circoscritto l’impossibilità per i genitori di effettuare il riconoscimento alla sola ipotesi di figli incestuosi.
La Corte costituzionale ha svolto un ruolo di fondamentale importanza per rendere applicabile il secondo comma dell’articolo, che attribuisce allo Stato il compito di sostituirsi ai genitori nei casi in cui questi si dimostrino incapaci di svolgere le loro funzioni.
La Corte, infatti, si è fatta promotrice della pratica dell’adozione, intesa come strumento di tutela dei minori volto a garantire ai bambini il diritto alla famiglia “a prescindere dalla loro nazionalità”.
Questo articolo parifica i diritti dei figli nati all’esterno del matrimonio a quelli nati all’interno: nascere al di fuori del matrimonio non può essere assimilato a una “colpa” che riduce i diritti.
Con questa norma la Costituzione intende quindi tutelare in modo uguale figli naturali e figli legittimi, rispetto allo Stato ma anche rispetto ai loro genitori.
Questi ultimi sono infatti titolari di un diritto/dovere di mantenere, educare e istruire i figli, come che essi siano nati.

Clara Moretti
2025-06-03 20:43:43
Numero di risposte: 6
E` dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori del matrimonio.
Nei casi di incapacità dei genitori, la legge provvede a che siano assolti i loro compiti.
La legge assicura ai figli nati fuori del matrimonio ogni tutela giuridica e sociale, compatibile con i diritti dei membri della famiglia legittima.
La legge detta le norme e i limiti per la ricerca della paternità.
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