Quante donne vengono licenziate per maternità?
Caligola Gentile
2025-10-24 07:55:07
Numero di risposte
: 30
Il 6% delle donne che lavoravano in gravidanza e' stata licenziata.
In alcuni casi il loro contratto oppure e' cessata l'attivita' del datore di lavoro.
Il 14% di chi lavora in gravidanza decide poi di abbandonare il lavoro per "gli orari inconciliabili con i nuovi impegni familiari o per potersi dedicare completamente alla famiglia".
Elsa Martini
2025-10-24 07:48:20
Numero di risposte
: 28
Dopo la nascita di un figlio quasi 1 donna su 5 non lavora più.
Motivazione prevalente la conciliazione tra lavoro e cura, seguita dal mancato rinnovo del contratto o licenziamento.
Il mancato rinnovo del contratto o licenziamento è la seconda motivazione per la quale le donne smettono di lavorare dopo la maternità, con una percentuale del 29%.
Nei nuclei familiari composti da un solo genitore sono più elevate le quote di uscita dall’occupazione dopo la maternità: 23% contro 18% tra le coppie.
La quota di quante non lavoravano né prima, né dopo la maternità è del 31,8%.
Giobbe Giordano
2025-10-24 05:11:26
Numero di risposte
: 20
Lavoro e maternità: una donna su cinque lascia il lavoro dopo il primo figlio. Sono 44.699 le madri che, nel 2022, hanno lasciato il lavoro. Il 96,8% delle donne sia rimasto senza occupazione a seguito di dimissioni volontarie. Rispetto al 2021, le madri lavoratrici che hanno scelto di licenziarsi sono state 7.037 in più. Il 79,1% delle convalide delle dimissioni riguarda donne tra i 29 e i 44 anni. Il 50% delle dimissioni interessa genitori con figli di 1 anno. Il 37,5% dei genitori ha dichiarato d'essersi licenziato per il passaggio a un'azienda, il 32,2% per la mancanza di Work Life Balance e per la difficoltà di conciliare figli e lavoro. Le donne si sono licenziate per l'assenza di servizi di supporto alla maternità o per problemi legati all'organizzazione del lavoro.
Rosolino Battaglia
2025-10-24 04:52:34
Numero di risposte
: 23
Il 77% dei neogenitori che hanno lasciato il lavoro nell’anno della pandemia sono donne.
Le segnalazioni di difficoltà di conciliazione per ragioni legate ai servizi di cura o ragioni legate all'organizzazione del lavoro, riguardano donne in una percentuale tra il 96% e il 98%.
Il dato arriva dall'Ispettorato nazionale del lavoro che segnala come le donne siano il 77% del totale delle persone che si sono dimesse.
La motivazione prevalente delle convalide riferite a uomini è invece il passaggio ad altra azienda.
Nel 2020 ci sono state 42 mila dimissioni di genitori di bambini da zero a tre anni.
Il 77,4% si riferisce a donne.
Il 92% delle dimissioni arriva da impiegati e operai.
La condizione di genitorialità ha strutturalmente un impatto diverso sulla partecipazione al mercato del lavoro di uomini e donne.
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