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Quanto paga di INPS un cococo?

L'Istituto ha altresì reso noto che il massimale di reddito entro il quale deve essere applicata la contribuzione per tutti i lavoratori in oggetto e per tutti i redditi conseguiti da ciascuno di essi è pari, per l’anno 2025, ad euro 120.607,00. Riportiamo di seguito le aliquote complessive della Gestione... Leggi di più

Quanto si guadagna con un contratto di collaborazione?

Solitamente lo stipendio del collaboratore corrisponde al trattamento minimo previsto per i lavoratori dipendenti nel settore corrispondente. Per il calcolo dello stipendio, il lavoratore Co.Co.Co. dovrà prendere a riferimento: l’imponibile, pari al compenso lordo al netto dei contributi previdenziali e assistenziali, ricordando che nelle collaborazioni coordinate e continuative il contributo... Leggi di più

Quante ore può lavorare un cococo?

Un lavoratore con contratto co.co.co. può lavorare fino a 18 ore settimanali. La presunzione legale per i rapporti di collaborazione coordinata e continuativa è basata sul limite delle 18 ore settimanali nello svolgimento della prestazione. Il correttivo ha cancellato la possibilità del lavoro occasionale. L'abrogazione del comma 4 dell'articolo 25... Leggi di più

Qual è la paga oraria per un contratto cococo?

Non è previsto un fisso mensile, ma dipende dalla prestazione effettuata. Il contributo è per 2/3 a carico del committente e per 1/3 a carico del collaboratore. Nella RAL dei Co.Co.Co non sono previste 13esime ed eventuali 14sime mensilità. Il lordo meno IRPEF netta e le addizionali. Ai collaboratori sono... Leggi di più

Come vengono tassati i contratti di collaborazione in Italia?

I contratti di collaborazione in Italia sono tassati attraverso la ritenuta d'acconto, che è una trattenuta sul compenso che il cliente deve versare allo stato, per conto del collaboratore, come anticipo per le tasse. La ritenuta d'acconto si calcola applicando il 20% sul compenso. Se i tuoi incassi sono inferiori... Leggi di più

Che diritti ho con il contratto a chiamata?

Se ho lavorato per qualche mese a chiamata, ma poi il contratto scade e non viene rinnovato, posso richiedere la NASpI. La risposta è: dipende! Diciamo subito che, in generale, anche i lavoratori che hanno un contratto intermittente (e cioè a chiamata) possono accedere a questo beneficio. Per riceverlo, però,... Leggi di più

Quali sono le regole per le assunzioni a chiamata?

Il contratto a chiamata è un contratto a tempo determinato o indeterminato con cui il lavoratore si mette a disposizione del datore di lavoro, che può chiamarlo al bisogno nell’arco della settimana, del mese o dell’anno, per motivi individuati dalla Legge. È riservato ai lavoratori minori di 24 e maggiori... Leggi di più

Quali sono i limiti per il lavoro a chiamata?

I datori di lavoro possono ricorrere al lavoro a chiamata solo in determinate ipotesi soggettive. I datori di lavoro possono ricorrere al lavoro a chiamata solo in determinate ipotesi oggettive. Il lavoratore intermittente non deve ricevere, per i periodi lavorati, un trattamento economico e normativo complessivamente meno favorevole rispetto al... Leggi di più

Cosa copre il diritto di chiamata?

Il diritto di chiamata consiste nel corrispettivo che si deve pagare ad un tecnico per il semplice fatto che si sia recato presso il domicilio del cliente, in caso di guasti e malfunzionamenti del prodotto, a prescindere dal fatto che abbia eseguito o meno operazioni di riparazione sul bene oggetto... Leggi di più

Quali sono i vincoli di un contratto a chiamata?

Il contratto di lavoro intermittente è ammesso per un periodo complessivamente non superiore alle 400 giornate di effettivo lavoro nell'arco di tre anni solari. Tale contingentamento non si applica ai settori del turismo, dei pubblici esercizi e dello spettacolo. Il contratto di lavoro intermittente può essere concluso esclusivamente con soggetti... Leggi di più

Cosa succede se non mi presento al lavoro contratto a chiamata?

Nel caso in cui la comunicazione già inviata non venga modificata o annullata, la prestazione lavorativa è da ritenersi effettuata. La comunicazione preventiva di chiamata del lavoratore può essere modificata o annullata attraverso l’invio di una comunicazione prima dell’inizio della prestazione o se il lavoratore non si presenta, entro le... Leggi di più

Quante ore massimo con contratto a chiamata?

Il contratto intermittente è ammesso per ciascun lavoratore con lo stesso datore di lavoro, per un periodo complessivamente non superiore alle 400 giornate di effettivo lavoro nell’arco di 3 anni solari. Fanno eccezione i settori del turismo, dei pubblici esercizi e dello spettacolo, per i quali se il contratto a... Leggi di più

Come posso presentare ricorso per la pensione di invalidità?

Il ricorso amministrativo deve essere presentato esclusivamente in via telematica direttamente dall’interessato utilizzando le proprie credenziali (SPID, CIE, CNS) oppure tramite patronato o altro intermediario abilitato ai sensi delle vigenti disposizioni di legge. In caso di persona incapace il ricorso deve recare la firma del rappresentante legale. Il ricorso deve... Leggi di più

Quanto costa fare un ricorso all'INPS per invalidità?

È bene informarsi preventivamente con l’organizzazione o con l’avvocato a cui avete affidato il ricorso, delle spese a vostro carico in caso di vittoria o invece in caso di sconfitta. Alcuni enti di patronato fanno sostenere al ricorrente costi diversi in base all’ISEE Il cittadino si rivolge a un avvocato,... Leggi di più

Come fare ricorso immediato pensione di invalidità?

Per fare ricorso immediato per la pensione di invalidità si può procedere in due modi: ricorso giudiziario o ricorso amministrativo. Il ricorso giudiziario può essere avviato entro 6 mesi dalla notifica del verbale sanitario e può essere utilizzato per contestare il giudizio sanitario della commissione medica. Il ricorso amministrativo può... Leggi di più