Cosa succede se un dipendente non firma la lettera di licenziamento?
E se il lavoratore rifiuta la lettera di licenziamento?
Non esistono disposizioni specifiche per questa evenienza, pertanto occorre affidarsi alle decisioni dei giudici.
La giurisprudenza ha chiarito che in tema di consegna dell’atto di licenziamento nell’ambito del luogo di lavoro, il rifiuto del destinatario di riceverlo non esclude che la...Leggi di più
Come si contesta un licenziamento?
Per contestare ed impugnare il licenziamento il tempismo è fondamentale: non appena si riceve la lettera di licenziamento è opportuno rivolgersi all’Ufficio Vertenze e Legale della Cgil e, in ogni caso, non oltre i 60 giorni.
Prima di tutto il licenziamento deve essere comunicato in forma scritta, con una lettera...Leggi di più
Come viene notificato il licenziamento?
Il licenziamento va comunicato per iscritto, a pena di nullità.
E poiché spetta al datore di lavoro dimostrare di aver rispettato tale forma, è necessaria anche la prova del ricevamento della comunicazione.
La legge, tuttavia, non specifica cosa debba intendersi con “forma scritta”.
Di certo, la forma tradizionale è la...Leggi di più
Che differenza c'è tra pensione di anzianità e quella di vecchiaia?
La pensione di vecchiaia è una prestazione economica erogata, a domanda, a favore delle lavoratrici e dei lavoratori in possesso dei requisiti di età e di contribuzione e in presenza delle condizioni previste dalla legge. Requisiti anagrafici e contributivi: il requisito anagrafico è, fino al 31 dicembre 2024, di 67...Leggi di più
Quanti anni bisogna lavorare per avere la pensione di anzianità?
I lavoratori e le lavoratrici che possono vantare contribuzione al 31 dicembre 1995 e che, quindi, rientrano nel regime retributivo con liquidazione della pensione con il sistema misto, possono accedere alla pensione di vecchiaia in presenza del requisito anagrafico di 67 anni, da adeguare dal 2027 agli incrementi della speranza...Leggi di più
Quanto è la pensione di anzianità?
A quanto ammonta la pensione di vecchiaia 67 anni.
Non è previsto nel 2025 l’adeguamento alla speranza di vita dell’età pensionabile di 67 anni e per quest’anno il minimo pensionistico è fissato a 598,61 euro.
Invece, potranno esserci degli aumenti agli assegni pensionistici per adeguarli al caro vita di questo...Leggi di più
Quando si va in pensione con l'anzianità?
La pensione di anzianità in regime di totalizzazione decorre a partire dal 2014, trascorsi 21 mesi dal perfezionamento del requisito contributivo.
Per i soggetti che presentano la domanda oltre i 21 mesi dalla data di maturazione del requisito prescritto la pensione decorre dal primo giorno del mese successivo alla data...Leggi di più
Quando si prende la pensione di anzianità senza contributi?
Non si prende la pensione di anzianità senza contributi.
L’assegno sociale, introdotto il 1° gennaio 1996 in sostituzione della “pensione sociale”, è un supporto economico a chi non ha accumulato contributi sufficienti per la pensione di vecchiaia o non ha mai avuto un’occupazione retribuita legalmente.
Il sostegno offre fino a...Leggi di più
Quanto si prende di pensione con 20 anni di contributi a 67 anni?
Per l’anno 2025, quindi, si può accedere alla pensione di vecchiaia con 67 anni di età, 20 anni di contributi.
I “nuovi iscritti” che sono, invece, coloro che hanno il primo contributo accreditato/versato dal 1° gennaio 1996, possono accedere alla pensione attraverso due distinte diverse modalità di accesso.
La prima...Leggi di più
Quando si prende di pensione a 67 anni con 20 anni di contributi?
Per conseguire la pensione di vecchiaia è necessaria la cessazione del rapporto di lavoro dipendente. Per la pensione di vecchiaia, per tutti i lavoratori autonomi e dipendenti sia del settore privato che pubblico, occorre aver versato almeno 20 anni di contribuzione e aver cessato l’attività lavorativa dipendente in Italia e...Leggi di più
Chi va in pensione con 42 anni e 10 mesi quanto prende?
La reazione nasce dal fatto che, con la pensione anticipata “Quota 100”, per il periodo di anticipo rispetto alla pensione di vecchiaia, i redditi derivanti dallo svolgimento di qualsiasi attività lavorativa svolta, anche all’estero, successivamente alla decorrenza della pensione e fino alla data di decorrenza della pensione di vecchiaia, comportano...Leggi di più
Qual è la responsabilità extracontrattuale?
È la responsabilità civile che sorge in conseguenza del compimento di un fatto illecito, doloso o colposo, che cagioni ad altri un ingiusto danno. L'art. 1173 del c.c. indica fra le diverse fonti dell'obbligazione anche il fatto illecito, che viola il principio generale del neminem laedere. Il concetto di danno...Leggi di più
Come si prova la responsabilità extracontrattuale?
Nella categoria della responsabilità civile esistono due tipologie: quella contrattuale e quella extracontrattuale. La distinzione di cui si tratta non ha un valore meramente teorico: la disciplina cui é assoggettata ciascuna sua forma presenta connotati differenti, anche se esistono norme comuni. La prima diversità consiste nellonere della prova. Mentre nella...Leggi di più
Che cos'è la responsabilità oggettiva extracontrattuale?
La responsabilità è oggettiva quando prescinde dall’elemento soggettivo.
La responsabilità oggettiva si verifica ad esempio, per l’esercizio di attività pericolose, per il danno cagionato da animali, da rovina di edificio, da cose in custodia.
Il campo della responsabilità oggettiva si estende sempre più, sia per la difficoltà della prova di...Leggi di più
Cosa riguarda l'articolo 2050 del codice civile?
Secondo l'art. 2050 del codice civile chiunque provoca danni ad altri a causa dello svolgimento di attività pericolose è tenuto al risarcimento. Un particolare caso di responsabilità oggettiva è quello previsto dall'art. 2050 cod.civ., che individua la responsabilità per l'esercizio di attività pericolose. In base a tale norma, chiunque cagiona...Leggi di più