Il significato di danno patrimoniale nella giurisprudenza si basa sul fatto che il danno deve essere quantificabile e misurabile, ovvero ci devono essere prove effettive di perdite economiche.
Si parla di danno patrimoniale quindi, quando un soggetto, a causa di un illecito, è vittima di una perdita di guadagni o...Leggi di più
Quali elementi si tiene conto per il calcolo del danno non patrimoniale?
Il valore del punto non patrimoniale si ottiene sommando il 'punto danno biologico' all'incremento per 'sofferenza', ove riconosciuto.
Il danno risarcibile si ottiene moltiplicando il 'punto non patrimoniale' per l'invalidita' riconosciuta e applicando il demoltiplicatore per eta'.
Il risultato è arrotondando all'euro superiore o inferiore.
Il metodo di calcolo basato...Leggi di più
Chi deve dimostrare il danno?
Il danneggiato che abbia riportato un danno, patrimoniale o non patrimoniale, per ottenere il relativo risarcimento ha l’onere: di descrivere dettagliatamente il fatto, indicando le modalità e le conseguenze sulla sua salute e sulla sua vita relazionale e lavorativa.
di allegare la relativa documentazione che comprovi il danno stesso ed...Leggi di più
Quali sono le cause di risoluzione del contratto di lavoro?
La risoluzione del contratto può avvenire per volontà delle parti, inadempimento, impossibilità sopravvenuta, eccessiva onerosità sopravvenuta. La causa di risoluzione si manifesta durante la vita del rapporto obbligatorio nei tre casi previsti dal Codice civile ossia nell'inadempimento della controparte, nell'impossibilità sopravvenuta di una prestazione e nell'eccessiva onerosità. La risoluzione del...Leggi di più
Come cessare un contratto di lavoro?
Il lavoratore potrà scegliere tra due opzioni: inviare il nuovo modulo autonomamente tramite il sito del Ministero del Lavoro a cui è possibile accedere tramite SPID o CIE. Si potrà così accedere al form online che permetterà di recuperare le informazioni relative al rapporto di lavoro da cui si intende...Leggi di più
Come funziona la risoluzione consensuale del contratto di lavoro?
La risoluzione consensuale ha luogo nell’ipotesi in cui datore e lavoratore concordano sulla volontà di risolvere il rapporto di lavoro. Con la risoluzione consensuale disciplinata dall’art. 1372 c.c., entrambe le parti dichiarano, d’intesa tra loro, di voler recedere dall’accordo stipulato a suo tempo, mediante una nuova dichiarazione. Il rapporto si...Leggi di più
Quando non si può chiedere la risoluzione del contratto?
La risoluzione del contratto non può più chiedersi l’adempimento quando è stata domandata la risoluzione.
Dalla data della domanda di risoluzione l’inadempiente non può più adempiere la propria obbligazione.
Non può chiedersi la risoluzione del contratto per eccessiva onerosità nei contratti aleatori.
Non si può chiedere la risoluzione del contratto...Leggi di più
Quali sono i casi in cui è possibile chiedere la rescissione del contratto?
L’azione di rescissione spetta infatti al contraente che abbia stipulato il contratto a condizioni svantaggiose, perché in stato di pericolo o perché in stato di bisogno.
Per esperire l’azione di rescissione per contratto concluso in stato di pericolo devono sussistere due condizioni: lo stato di pericolo in cui versava uno...Leggi di più
È possibile annullare un contratto di lavoro firmato?
La regola fondamentale da ricordare è: di norma, per un contratto validamente concluso, non esiste un diritto unilaterale (e gratuito) di recesso, a meno che non sia il contratto stesso a prevedere un tale diritto.
Ciò vale in modo particolare per gli acquisti effettuati in negozio: il venditore non è...Leggi di più
Cosa cambia tra dimissioni volontarie e risoluzione consensuale?
La nuova procedura è descritta nel Decreto Ministeriale del 15 dicembre 2015.
Restano fuori, dal campo di applicazione della presente norma, i rapporti di lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni, il lavoro domestico, le dimissioni e la risoluzione consensuale disposta nelle sedi conciliative indicate nell'art. 2113 c.c., 4° comma e...Leggi di più
Che differenza c'è tra dimissioni e risoluzione consensuale?
La risoluzione consensuale è quindi stabilita di comune accordo tra le parti. Il licenziamento invece è stabilito unilateralmente da parte del datore di lavoro, o da parte del dipendente di lavoro, in caso di dimissioni. Licenziamento e dimissioni valgono sempre, anche se una delle due parti non è d’accordo. Invece...Leggi di più
Come funziona la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro a tempo indeterminato?
A differenza delle dimissioni, che promanano da una decisione del lavoratore, la risoluzione consensuale è basata sull’incontro delle volontà delle parte, entrambe decise a porre fine al rapporto di lavoro in essere.
Con l’accordo di risoluzione le parti possono definire le reciproche posizioni, sia con riguardo al momento di cessazione...Leggi di più
Come funziona la successione in caso di morte?
In linea generale, ogni successione ereditaria è disciplinata dalla legge o dal testamento.
Pertanto, in presenza di un testamento l’eredità alla morte di un genitore sarà devoluta secondo la volontà espressa dal testatore.
In mancanza di testamento, invece, l’eredità sarà regolata interamente dalle norme della successione legittima e quindi secondo...Leggi di più
Quanto si paga di successione ereditaria?
E’ un’imposta che si paga per legge allo Stato e che parte da un minimo del 4% sino a un massimo dell’8% del patrimonio del defunto, in base al suo vincolo di parentela con gli eredi.
Per il coniuge e i figli, l’entità della tassa è del 4% e prevede...Leggi di più
Quanto tempo hanno gli eredi per fare la successione?
Per non incorrere in sanzioni la Dichiarazione di Successione deve essere presentata entro dodici mesi dal decesso. Considerato che mediamente per il completamento dell’iter occorre più di un mese, e che nel caso di problematiche seppur banali procedure e tempistiche si complicano, è raccomandato procedere ben prima dello scadere dei...Leggi di più