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Come si crea una comunione?

Valentina Pagano
Valentina Pagano
2025-06-05 18:18:41
Numero di risposte: 5
La comunione ereditaria non è soggetta a imposizione fiscale, ma i singoli eredi devono dichiarare al fisco il patrimonio che a fine anno risultava a loro disposizione unitamente agli utili generati dalle sostanze ereditate dalla data del decesso – in proporzione. Tale importo corrisponde al patrimonio netto del disponente, moltiplicato per la rispettiva quota ereditaria. Dapprima però la comunione ereditaria deve inviare alle autorità fiscali un inventario fiscale e la dichiarazione d’imposta della persona defunta, contenenti redditi e sostanze risultati al giorno del decesso.
Emilio Moretti
Emilio Moretti
2025-05-30 01:59:49
Numero di risposte: 10
La comunione è definita come la situazione in cui la proprietà o altro diritto reale su immobile appartengono congiuntamente a più soggetti. Le ipotesi di comunione più frequenti sono: la comunione volontaria, che nasce dalla volontà espressa di due o più persone, che decidono, ad esempio, di acquistare in comunione lo stesso bene immobile; la comunione ereditaria, che sorge quando la proprietà del bene immobile si trasmette a più eredi, i quali, quindi, ne diventano comproprietari a seguito dell’accettazione dell’eredità. Nella comunione la proprietà su un determinato bene spetta congiuntamente a più soggetti, ciascuno dei quali è titolare, sia pure pro quota, di un diritto esclusivo sull’intero. In altre parole, il diritto di ogni comunista si realizza nell’utilizzo del bene immobile nella sua interezza in qualsiasi momento, con l’unico divieto di non modificarne la destinazione senza il consenso degli altri comproprietari e di non impedire agli altri di fare lo stesso utilizzo.
Enrica De Angelis
Enrica De Angelis
2025-05-24 05:52:03
Numero di risposte: 3
La comunione si usa per indicare il fenomeno della contitolarità da parte di più soggetti di un diritto su di uno stesso bene. E' possibile distinguere i diversi tipi di comunione in base alla fonte da cui essa trae origine: - volontaria: sorge per effetto di un accordo tra i partecipanti; - legale o forzosa: è la legge che ne prevede il titolo; - incidentale: nasce in conseguenza al verificarsi di circostanze che prescindono dalla volontà dei contitolari del diritto. Il codice civile italiano del 1942 ha aderito al modello romanistico, prevedendo i principi di disponibilità della quota e quello di scioglimento della comunione su richiesta di uno dei comunisti. In dottrina si distinguono la communio iuris romani, che si contraddistingue per la sua struttura a quote e costituisce un modello di comunione di tipo individualistico, e la communio iuris germanici, in cui mancano le quote e si ha piuttosto un modello di tipo collettivistico.
Penelope Fiore
Penelope Fiore
2025-05-11 03:34:29
Numero di risposte: 4
Si ha comunione ereditaria quando al defunto succedono più eredi, i quali diventano comproprietari dei beni e contitolari dei diritti e dei debiti che fanno parte dell’eredità. Dunque, se vi sono più eredi, ciascuno dei coeredi diventa contitolare di una quota dei beni e dei rapporti appartenenti al defunto. Le quote possono essere diverse stabilite dal defunto nel testamento, in mancanza di testamento deve farsi riferimento alle regole della successione legittima di cui agli artt. 565 e seguenti del Codice Civile. Ad esempio se il defunto lascia un coniuge e due figli, in assenza di testamento le quote ereditarie saranno di 1/3 per il coniuge ed 1/3 per ciascuno dei figli. Ciò significa che, nel caso precedente di tre coeredi per pari quote di 1/3, ciascuno di essi sarà tenuto a rispondere nei limiti di 1/3 del debito. La comunione ereditaria si scioglie attraverso un procedimento di divisione, che consente al coerede di diventare unico proprietario dei beni che gli sono assegnati ed il cui valore corrisponde a quello della sua quota ereditaria.
Alberto Sorrentino
Alberto Sorrentino
2025-05-10 23:25:22
Numero di risposte: 1
La comunione può nascere per volontà delle parti, ad esempio nel caso di due coniugi che decidono di comprare insieme la casa coniugale, per un evento casuale, ad esempio nel caso in cui due o più persone ricevano in eredità un bene, o per legge, come nel caso del condominio degli edifici. Tale situazione di condivisione di diritti può aversi per volontà delle parti, ad esempio nel caso di due coniugi che decidono di comprare insieme la casa coniugale, per un evento casuale, ad esempio nel caso in cui due o più persone ricevano in eredità un bene, o per legge, come nel caso del condominio degli edifici. Ai contitolari di diritti della stessa natura sul bene comune sono attribuite delle quote. Quote ben definite e materialmente individuabili, tali da consentire a ciascun titolare di provvedere autonomamente alla gestione ed alle spese della quota di propria spettanza, o quote ideali, presunte uguali, ma non identificabili fisicamente.