Proprietà indivisa: come funziona?

Renzo Ricci
2025-05-11 16:48:08
Numero di risposte: 4
Quando si dice «proprietà indivisa» ci si riferisce, in termini giuridici, a un bene la cui titolarità spetta a due o più persone. Ciascuna di queste però non ha la proprietà su una parte specifica del bene, ma solo una quota sull’interezza. Si crea allora una comunione sul bene dove i singoli comproprietari si chiamano comunisti.
Si pensi al caso di una persona che, morendo, lasci ai suoi tre figli una villa in campagna. Ciascuno dei tre eredita il 33% del bene, ma questa quota non viene identificata con una porzione specifica dell’immobile, come ad esempio, il primo piano, il secondo o la cantina, ma va applicata sul complesso.
Così, ognuno degli eredi avrà il 33% del primo piano, il 33% del secondo piano, il 33% della cantina, il 33% del giardino.
Non potendosi identificare una sezione del bene spettante a ciascuno dei comunisti, questi potranno utilizzare il bene nel suo complesso, vivervi, abitarlo, ma rispettando il pari diritto degli altri e quindi consentendo agli altri fratelli di fare altrettanto.
Questa situazione rimane fino a quando non viene effettuata la divisione del bene.
Così si passa da «proprietà indivisa» a tante proprietà individuali “piene” per quanti erano i comunisti.
Anche se l’esempio dell’immobile ereditato è quello più ricorrente, la proprietà indivisa può riguardare qualsiasi altro tipo di bene.
Le regole sono sempre le stesse.

Siro Serra
2025-05-11 14:44:48
Numero di risposte: 5
La cooperativa a proprietà indivisa assegna ai propri soci gli alloggi non in proprietà ma esclusivamente in godimento, cioè in uso, senza che i soci stessi ne diventino proprietari.
La proprietà, infatti, resta in capo alla cooperativa stessa.
Si tratta insomma di una sorta di affitto a tempo indeterminato, dove è la cooperativa che riscuote il canone di locazione.
Le cooperative a proprietà indivisa possono inoltre beneficiare di una deduzione dall’imponibile IRES.
Possono infine anche avvalersi delle disposizioni e agevolazioni di legge a favore dell’edilizia abitativa, come il cosiddetto Superbonus.

Ortensia Parisi
2025-05-11 11:29:02
Numero di risposte: 7
Si ha una proprietà indivisa quando due o più persone entrano in possesso di un determinato immobile. Ciascuno ha un quota della parte intera del bene, di norma ciò accade a seguito di eredità. Le suddette quote possono essere di percentuali diverse: ad esempio un conuige eredita il 50% e ai figli spetta l’altro 50% suddiviso. La comproprietà è regolata dall’articolo 1102 del Codice Civile che stabilisce che ogni possessore della quota di proprietà non possa né modificare la destinazione d’uso dell’immobile, né impederne l’utilizzo da parte degli altri titolari delle quote di proprietà, né danneggiare l’immobile. Inoltre nessuno può suddividerlo a proprio piacimento. Per poter vendere una proprietà indivisibile in toto è necessario che tutti i comproprietari siano d’accordo. Diversemente si può ricorrere ad una divisione giudiziale, che si ottiene citando in tribunale tutti gli altri comproprietari, a questo punto, se intercorrono le condizioni di possibilità rilevate dal giudice, sarà quest’ultimo ad autorizzare la vendita o messa all’asta dell’immobile. L’articolo 1102 del Codice Civile dà la possibilità ad ogni singolo proprietario di poter vendere la propria quota.
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