Comunione legale: cos'è e come funziona?

Stefano Marini
2025-05-14 03:00:46
Numero di risposte: 7
La comunione dei beni è il risultato di un accordo tra due o più individui che mettono a disposizione i propri beni costituendo un patrimonio comune, godendone equamente dei frutti e partecipando solidarmente alle spese.
Nel diritto privato italiano con l'espressione comunione dei beni si intende il regime patrimoniale legale della famiglia, vale a dire il regime patrimoniale che si applica automaticamente in mancanza di diverse pattuizioni da parte dei coniugi.
La scelta per la comunione dei beni è stata operata dal legislatore con la riforma del diritto di famiglia del 1975, che per tutti i matrimoni contratti dopo il 20 settembre 1975 ha mantenuto l'applicabilità, in mancanza di contraria pattuizione, del regime della comunione dei beni.
La comunione dei beni non è, a dispetto del nome, una comunione di tutti i beni.
Occorre quindi distinguere ciò che rientra nella comunione e ciò che invece non vi rientra e appartiene dunque esclusivamente a un coniuge o all'altro.
Sono beni comuni gli acquisti compiuti dai coniugi insieme o separatamente in costanza di matrimonio, eccezione fatta per i beni propri.
Il codice civile italiano distingue gli atti di ordinaria amministrazione dagli atti di straordinaria amministrazione.
I primi possono essere compiuti disgiuntamente da ciascuno dei coniugi.
I secondi devono essere compiuti congiuntamente dai due coniugi.
L'art. 191 del codice civile stabilisce lo scioglimento della comunione dei beni nei casi in cui sia stata dichiarata l'assenza o la morte presunta di uno dei coniugi.
Sia stato annullato il matrimonio o eccepita la sua nullità
Vi sia stato lo scioglimento del matrimonio per morte di uno dei coniugi o per divorzio, ovvero in caso di separazione personale, giudiziale o consensuale.