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Separazione Giudiziale: Chi Paga il Conto?

Tolomeo Mariani
Tolomeo Mariani
2025-05-15 23:41:14
Numero di risposte: 7
In linea generale le spese legali seguono la cosiddetta «soccombenza». Il giudice condanna chi perde la causa a rimborsare all’avversario tutte le spese affrontate per il giudizio: tasse, bolli, notifiche, periti, parcella dell’avvocato. Diversa è l’ipotesi in cui le parti non trovano un accordo e sono costrette a farsi causa. Qui ciascun coniuge è tenuto a pagare al proprio avvocato la parcella per come concordato. Resta però la possibilità, per il giudice, di disporre la condanna alle spese nel caso in cui abbia accolto totalmente o parzialmente la domanda di un coniuge, condannando l’altro. Dunque, solo nel caso di separazione (o divorzio) giudiziale è previsto l’istituto della condanna alle spese legali, non essendo invece possibile per la procedura consensuale. Il giudice può disporre la cosiddetta «compensazione delle spese legali» quando la questione trattata è nuova, vi sono contrasti giurisprudenziali, vi è stato un capovolgimento della giurisprudenza o per altre valide ragioni evidenziate, di volta in volta, dal giudice.