Comunione Legale: Come Escludere un Bene?

Eufemia Villa
2025-05-15 22:26:24
Numero di risposte: 6
Per evitare che un bene entri in comunione legale, ci sono alcune strategie che i coniugi possono adottare.
È necessario dichiarare che il bene acquistato sarà escluso dalla comunione.
Questo significa che, se il bene acquistato è stato espressamente indicato come personale, non entrerà nella comunione, anche se il coniuge non acquirente ha dato il proprio consenso.
Puoi escludere un bene con una dichiarazione di esclusione in atto notarile, con il consenso del coniuge non acquirente e dimostrando la natura personale del bene.
Sono esclusi i beni ricevuti per donazione o eredità, i beni personali e il denaro derivante dalla vendita di beni personali.
Il metodo più sicuro è scegliere il regime di separazione dei beni prima del matrimonio o dichiarare l’esclusione dei beni in atto notarile.

Deborah Martini
2025-05-15 21:42:40
Numero di risposte: 8
Per escludere un bene dalla comunione legale, è necessario che il coniuge acquirente paghi il prezzo dell'acquisto con denaro personale. È possibile escludere un immobile dalla comunione legale quando tale esclusione risulti dall’atto di acquisto, il cosiddetto rogito notarile. A tal fine è necessario che l’altro coniuge sia informato di ciò: egli infatti deve partecipare all’atto d’acquisto e sottoscriverlo. Secondo la Suprema Corte, affinché si possa assegnare alla dichiarazione del coniuge non acquirente – verbalizzata nell’atto pubblico di compravendita – valore di confessione di un fatto storico e, come tale, revocabile solo per errore di fatto o violenza, è necessaria un’indicazione precisa della provenienza del denaro utilizzato per l’acquisto. Per escludere l’acquisto di un bene dal regime di comunione legale, non basta che il coniuge non acquirente esprima una sua generica volontà di non volere l’assoggettamento al regime di comunione né che tale coniuge effettui un generico riconoscimento della natura personale del denaro utilizzato, ma occorre che il denaro sia effettivamente di natura personale del coniuge acquirente. Il prezzo per l’acquisto dell’immobile deve essere pagato con denaro personale di uno solo dei coniugi, ad esempio denaro conseguito prima del matrimonio o per eredità o per donazione o a seguito della vendita di un bene personale. L’altro coniuge deve intervenire all’atto di compravendita notarile e dichiarare che il coniuge acquirente sta utilizzando, per il pagamento del prezzo, denaro suo personale.
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