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Quali sono le tutele per una lavoratrice in gravidanza?

Tosca Ferri
Tosca Ferri
2025-10-19 07:03:02
Numero di risposte : 15
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Sicurezza e salute della madre lavoratrice: nel momento in cui una lavoratrice informa il proprio datore di lavoro di essere in stato di gravidanza, il datore di lavoro ha l’obbligo di garantire la sicurezza della lavoratrice e del nascituro. Le tutele si applicano in particolare in caso di lavori pericolosi, faticosi e insalubri, ma anche per orari di lavoro notturni. L’attuazione delle tutele avviene tramite la modifica temporanea delle condizioni di lavoro o dell’orario di lavoro. Se questo non è possibile il datore di lavoro deve spostare temporaneamente la lavoratrice ad altre mansioni mantenendo lo stesso trattamento economico. L’inosservanza di queste tutele da parte del datore è punibile con l’arresto fino a 6 mesi. Le lavoratrici non possono essere licenziate dall’inizio del periodo di gravidanza fino al compimento del 1° anno di età del bambino, salvo casi eccezionali.
Oretta Pellegrino
Oretta Pellegrino
2025-10-19 03:03:46
Numero di risposte : 40
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Il datore di lavoro ha il compito di informare la lavoratrice delle problematiche di rischio nell'assunzione e individuare mansioni alternative che non pregiudichino il benessere della lavoratrice e del bambino in caso di gravidanza. Il datore di lavoro deve concedere il congedo di maternità immediato se la lavoratrice si trova a sostenere una gravidanza a rischio, dopo che la stessa invia il certificato ginecologico alla Direzione Provinciale del Lavoro. Il datore di lavoro deve riorganizzare le mansioni della lavoratrice per renderle idonee con lo stato di gravidanza, avvalendosi di consulenze sanitarie. Se non è possibile ridisegnare i compiti della donna in attesa, può trasferirla in un altro reparto dove svolgere altre occupazioni non dannose per la sua salute e quella del bambino, sempre sentendo il parere medico. Quando non riesce a trovare una soluzione all’interno del reparto, può provare a ricollocare la lavoratrice all’interno della sua azienda in una posizione differente, in linea con la sua condizione. Nel momento in cui nemmeno questa alternativa fosse possibile, deve comunicare alla Direzione Provinciale del Lavoro che, a causa della mancanza di altre opzioni, l’impiegata può avvalersi del congedo di maternità anticipato.