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Quando si apre la successione?

Caligola Gentile
Caligola Gentile
2025-06-30 16:05:40
Numero di risposte : 8
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La dichiarazione di successione deve essere presentata entro dodici mesi dalla data di apertura della successione, che coincide con il momento della morte, nel luogo dell’ultimo domicilio del defunto. La decorrenza dei dodici mesi non ha però un termine iniziale sempre fisso. Vi sono infatti dei casi particolari, previsti dalla legge, che contemplano l’ipotesi di eventi verificatisi in un momento successivo alla data del decesso e che il legislatore ha deciso di tenere in considerazione per poi consentire una sorta di spostamento in avanti del termine ordinario. Nell’ipotesi di una rinuncia all’eredità da parte di uno o più chiamati il termine di dodici mesi per la presentazione della dichiarazione di successione decorra non più dalla data dell’apertura della successione, ma dalla data della rinuncia all’eredità o dalla diversa data in cui l’obbligato alla presentazione dimostri di averne avuto notizia. Per lo stesso motivo, in caso di più rinunce all’eredità effettuate da più soggetti con atti diversi e in momenti diversi, dovrà ritenersi che il termine iniziale di decorrenza dei dodici mesi debba essere considerato coincidente con quello relativo alla data dell’ultima rinuncia.
Nicola Damico
Nicola Damico
2025-06-17 09:00:25
Numero di risposte : 14
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La successione si apre con la morte del de cuius. Dalla morte del de cuius, si ha a disposizione un anno per inviare all’Agenzia delle Entrate la dichiarazione di successione. La dichiarazione di successione è il documento che descrive i beni ereditari su cui poi gli eredi verseranno le tasse. La successione avviene il trasferimento del patrimonio ereditario dal defunto ai suoi eredi, che non comprende solo i beni e i crediti ma anche i debiti dello stesso. Esistono due tipi di successione: testamentaria, quando è disciplinata da un testamento, e legittima, se, in mancanza di un testamento, è regolata dalla legge. Al momento dell’apertura della successione, bisognerà contattare il commercialista del de cuius. Si consiglia anche di effettuare dei controlli presso il Catasto e la Camera di Commercio per scoprire se il defunto fosse titolare di proprietà immobiliari o partecipazioni societarie. Allo stesso modo sarebbe utile informarsi presso gli istituti bancari per verificare se fosse titolare di conti correnti, polizze e altri strumenti finanziari. La prima cosa da fare è verificare se vi sia un testamento olografo, ovvero scritto dal defunto a mano. Se si pensa che il de cuius possa aver depositato il testamento presso un notaio o un avvocato, è possibile interpellare questo professionista. Se non si conosce il nominativo, si può chiedere all’Ordine degli Avvocati o al Consiglio Notarile del circondario o consultare il “Registro Generale dei Testamenti”.
Lina Monti
Lina Monti
2025-06-17 07:28:12
Numero di risposte : 14
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Un erede diventa in modo ufficiale proprietario di un immobile ereditato quando viene presentata la dichiarazione di successione all’Agenzia delle Entrate entro 12 mesi dal decesso del defunto. La prima cosa da fare è accettare l’eredità entro 10 anni dalla morte del de cuius. Dopo aver accettato di ereditare l’immobile, si può passare alla dichiarazione di successione da concludere entro 12 mesi dal decesso del de cuius. Presentata la dichiarazione di successione, entro 30 giorni bisogna provvedere alla voltura catastale, una pratica che serve a notificare al Catasto l’identità del nuovo proprietario dell’immobile. Di conseguenza, dopo aver ereditato una casa, presentato la dichiarazione di successione e accettato l’eredità, la proprietà dei beni ereditati diventa piena e se in tale patrimonio rientrano immobili, sarà possibile venderli.