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Accettazione con beneficio di inventario: quando scade il termine?

Il termine per la scadenza dell'accettazione con beneficio di inventario dipende dal tipo di bene ereditario. I beni mobili perdono la natura di beni ereditari dopo cinque anni dalla dichiarazione di accettazione dell’eredità con beneficio di inventario, sicchè l’autorizzazione del Tribunale non è necessaria dopo che sia trascorso tale periodo.... Leggi di più

Come si accetta un'eredità?

L’accettazione dell’eredità può avvenire anche mediante il possesso dei beni ereditari che un “chiamato” all’eredità abbia per un tempo superiore a tre mesi. La legge presume che il chiamato all’eredità, il quale rimanga per più di tre mesi nel materiale possesso dei beni dell’eredità, con tale atteggiamento espliciti inequivocabilmente la... Leggi di più

Eredità con beneficio d'inventario: cosa fare prima?

Per accettare l’eredità con beneficio d’inventario è necessario effettuare una dichiarazione ricevuta da un notaio o dal cancelliere del tribunale. La dichiarazione deve essere preceduta o seguita dalla redazione dell’inventario ossia dell’elenco completo dei beni e dei diritti ereditari. Il termine per effettuare l’accettazione con beneficio è di tre mesi... Leggi di più

Azione di rivendicazione ereditaria: di cosa si tratta?

L’azione di petizione ereditaria è un’azione con la quale l’erede può domandare il riconoscimento della sua qualità ereditaria, contro chiunque possieda tutti o parte dei beni ereditari, a titolo di erede o senza titolo alcuno, allo scopo di ottenere la restituzione dei beni medesimi. L’azione di petizione ereditaria è volta... Leggi di più

Azione di rivendicazione: di cosa si tratta?

L’azione di rivendicazione è un’azione reale che tutela il diritto di proprietà nei confronti di chiunque detenga o possegga la cosa. Il proprietario può rivendicare la cosa da chiunque la possiede o detiene e può proseguire l’esercizio dell’azione anche se costui, dopo la domanda, ha cessato, per fatto proprio, di... Leggi di più

Eredità: come fare per rivendicarla?

Per rivendicare le quote ereditarie o comunque i beni del lascito, gli eredi possono esercitare l’azione di petizione ereditaria. La petizione ereditaria è un’azione disciplinata dall’articolo 533 del Codice civile per adempiere a due funzioni: Il riconoscimento del titolo di erede. La condanna per il recupero dei beni. La petizione... Leggi di più

Azione petitoria ereditaria: cos'è?

È disciplinata all’articolo 533 del Codice Civile ed è l’azione con cui l’erede può far valere la sua qualità e chiedere la restituzione di beni ereditari a chi li possegga. Può essere esercitata sia contro altri eredi, sia contro chi possegga beni ereditari senza averne titolo. Può essere esercitata senza... Leggi di più

Azione di rivendicazione o petizione ereditaria: qual è la differenza?

La petizione ereditaria è un’azione con la quale l’erede può domandare il riconoscimento della sua qualità ereditaria, contro chiunque possieda tutti o parte dei beni ereditari, a titolo di erede o senza titolo alcuno, allo scopo di ottenere la restituzione dei beni medesimi. Sebbene per certi versi l’azione di petizione... Leggi di più

Azione di rivendicazione: senza limiti di tempo?

L'azione è imprescrittibile perché è ugualmente imprescrittibile il diritto di proprietà, ma il proprietario potrebbe comunque non riuscire a raggiungere il suo scopo per effetto dell'usucapione che ha fatto acquistare il diritto ad altri. L'azione di rivendicazione è imprescrittibile. Il proprietario potrebbe comunque non riuscire a raggiungere il suo scopo... Leggi di più

Azione di rivendicazione: quali presupposti occorrono?

Occorre ricordare che il presupposto dell’azione di rivendicazione è la titolarità del bene da parte di chi propone l’azione. E’ dunque l’attore che propone l’azione di rivendicazione a dover dimostrare con qualsiasi mezzo di avere la titolarità a titolo originario del bene. Infatti altro presupposto è che l’acquisto del bene... Leggi di più

Erede non vende: cosa fare?

Nessuno dei coeredi può obbligare l’altro a vendere. L’unica soluzione è la divisione giudiziale: l’art. 713, comma 1 c.c. precisa che ciascun erede può rivolgersi al giudice, chiedendo la divisione dell’eredità. In questo caso, il giudice deve obbligatoriamente verificare se sia possibile una mediazione tra i coeredi. Se la mediazione... Leggi di più

Che differenza c'è tra l'azione di rivendicazione e l'azione di reintegrazione?

L’azione di rivendicazione si distingue nettamente dalle azioni possessorie di cui agli artt. 1168 e 1170 c.c., per il fatto che l’azione di reintegrazione o di spoglio tende al ripristino del factum possessionis, indipendentemente dalla verifica dell’esistenza del diritto, dello ius possidendi. L’azione di rivendicazione tende a alla riparazione dello... Leggi di più

Cosa vuol dire azione petitoria?

Le azioni petitorie sono azioni che spettano al proprietario per difendere il suo diritto contro turbative altrui. Sono azioni reali in quanto volte a difendere un diritto reale. Si distinguono dalle azioni possessorie che, invece hanno come presupposto il possesso. Tali azioni vengono enumerate per ragioni storiche ovvero in quanto... Leggi di più

Qual è la prova che deve essere fornita per esperire l'azione di rivendicazione?

Di contro, l’azione petitoria si basa sull’affermazione dello ius possidendi e domanda la dimostrazione del diritto di proprietà, dello ius possidendi. Lo scopo delle azioni possessorie è evidentemente quello di far rientrare il possessore nella disponibilità del bene mediante la dimostrazione della preesitente situazione di fatto, mentre l’azione di rivendicazione... Leggi di più

Qual è la differenza tra azione di rivendicazione e azione negatoria?

L'azione "negatoria servitutis" e quella di rivendica si differenziano in quanto l'attore, con la prima, si propone quale proprietario e possessore del fondo, chiedendone il riconoscimento della libertà contro qualsiasi pretesa di terzi. Con la seconda, si afferma proprietario della cosa di cui non ha il possesso, agendo contro chi... Leggi di più