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Cosa succede se non pago i lavori straordinari condominiali?

Nel caso in cui non ricorrano queste fattispecie e, quindi, ci sia l'obbligo di pagare, se ciò non viene fatto il condominio potrà richiedere al giudice un decreto ingiuntivo. Ciò è possibile anche nel caso in cui nell'abitazione vivano minori, portatori di handicap e anziani. Chi non era presente può... Leggi di più

Chi acquista un appartamento deve pagare i lavori già deliberati?

Se la compravendita dell’unità immobiliare è successiva a tale deliberazione, i lavori, o meglio, il pagamento dei lavori, spetta a chi era proprietario al momento della decisione condominiale. Pertanto, a seguito della summenzionata sentenza della Cassazione, il costo dei lavori, grava su chi detiene la proprietà al momentodell’approvazione della delibera.... Leggi di più

Quanto spetta all'amministratore di condominio per i lavori straordinari?

Il compenso dell'amministratore segue le stesse regole. In questo caso è il 4,4% del costo dei lavori, una percentuale alta (in genere va dall'1% al 3%), anche rispetto al fatto che l'importo dei lavori è molto elevato, quindi la quota dovrebbe scendere. Naturalmente, trattandosi di compenso straordinario, va deliberato a... Leggi di più

Quali sono le spese straordinarie a carico del proprietario di una casa?

Spese straordinarie: riguardano interventi più importanti come il rifacimento del tetto, della facciata, o lavori di adeguamento degli impianti. La legge stabilisce che, se i lavori sono stati deliberati prima della vendita dell’immobile, la responsabilità del pagamento rimane del vecchio proprietario, anche se i lavori saranno eseguiti successivamente al rogito.... Leggi di più

La malattia interrompe il licenziamento?

Di regola il lavoratore dipendente è tutelato quando si trova in stato di malattia e tranne in casi particolari non può essere licenziato. Il lavoratore durante la malattia ha diritto alla conservazione del posto per un periodo fissato dalla legge o dal contratto collettivo, generalmente non inferiore a 180 giorni.... Leggi di più

Quanti giorni di malattia devi fare per essere licenziato?

Il lavoratore durante la malattia ha diritto alla conservazione del posto per un periodo fissato dalla legge o dal contratto collettivo, generalmente non inferiore a 180 giorni. Alla scadenza di questo periodo, definito periodo di comporto, il datore di lavoro può interrompere il rapporto di lavoro. Esistono però delle ipotesi... Leggi di più

Chi paga la malattia in caso di licenziamento?

Lo stipendio è pagato sempre dall’azienda, ma l’INPS ne rimborsa una parte. La percentuale rimborsata dall’INPS varia durante la malattia. Nei primi tre giorni paghi tu, il datore di lavoro Il lavoratore non riceve sempre il 100% dello stipendio Lo stipendio è anticipato dall’azienda, e poi l’INPS ne rimborsa una... Leggi di più

Quando un lavoratore non può essere licenziato?

Un lavoratore non può essere licenziato se il licenziamento non è motivato da una giusta causa o un giustificato motivo. Le motivazioni futili e non gravi non sono di per sé sufficienti a giustificare un licenziamento, né in termini di giusta causa né di giustificato motivo. La giusta causa è... Leggi di più

Come funziona il licenziamento per malattia?

Si può licenziare un dipendente che è sempre in malattia se, e solo se, supera il periodo massimo di giorni stabilito dal CCNL. Puoi (ma non sei obbligato a) licenziare un dipendente che è stato malato per un tempo superiore al “periodo di comporto”, ovvero al limite dei giorni annuali... Leggi di più

Chi ha un contratto a tempo indeterminato può essere licenziato?

La cessazione del rapporto di lavoro a tempo indeterminato può avvenire in tre casi: per risoluzione consensuale tra le parti per decisione unilaterale del datore di lavoro (licenziamento) per decisione unilaterale del lavoratore (dimissioni). In caso di licenziamento nel rapporto di lavoro tempo indeterminato, il datore di lavoro potrà rescindere... Leggi di più

Quando l'INPS rimborsa la malattia al datore di lavoro?

Lo stipendio è pagato sempre dall’azienda, ma l’INPS ne rimborsa una parte. La percentuale rimborsata dall’INPS varia durante la malattia. Il rimborso avviene come riduzione dei contributi futuri. L’azienda anticipa sempre tutto lo stipendio, anche la parte a carico dell’INPS, e poi detrae quel costo dall’F24. Se la malattia supera... Leggi di più

Quando spetta la buonuscita per licenziamento?

Hanno diritto all'Indennità di Buonuscita i dipendenti civili e militari dello Stato assunti con contratto a tempo indeterminato entro il 31 dicembre 2000 e, indipendentemente dalla data di assunzione, i dipendenti rimasti in regime di diritto pubblico, ai sensi dell’articolo 3, decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, che hanno... Leggi di più

A chi vanno i figli in caso di divorzio?

I due ex coniugi possono tentare di raggiungere un mutuo accordo a tale riguardo. Le normative nazionali determinano: chi otterrà l'affidamento se si tratterà di affidamento esclusivo o congiunto Il tribunale definirà i diritti di affidamento del minore e le modalità di visita e stabilirà il suo luogo di residenza.... Leggi di più

Cosa perde il marito con il divorzio?

Il coniuge divorziato perde la qualità di legittimario riconosciuta dal codice civile. A seguito della morte di uno di essi, non gli spetta alcun diritto sulla successione dell’ex coniuge, a meno che esista un’espressa volontà testamentaria. Il diritto a tale assegno si estingue se il coniuge superstite ha contratto nuove... Leggi di più

Cosa tocca alla donna in caso di divorzio?

In presenza di figli, minori o maggiorenni non economicamente sufficienti senza colpa, il coniuge con il quale convivono potrà chiedere un assegno per il loro mantenimento, che permetta alla prole di continuare a vivere senza ulteriori modifiche delle proprie abitudini. In una separazione con figli il coniuge presso il quale... Leggi di più