Quando finisce la comunione dei beni?

Deborah Orlando
2025-05-12 06:41:55
Numero di risposte: 5
La comunione legale tra i coniugi si scioglie nel momento in cui il Presidente del Tribunale autorizza i coniugi a vivere separati, ovvero alla data di sottoscrizione del processo verbale di separazione consensuale dei coniugi dinanzi al Presidente, purché omologato.
È pacifico, dunque, che la comunione legale tra i coniugi si sciolga dal momento dell’udienza presidenziale.
La maggiore difficoltà interpretativa di questo caso è legata al fatto che nel corso del giudizio di separazione il rapporto coniugale continua, e non viene meno neanche con i provvedimenti provvisori ed urgenti assunti dal presidente del Tribunale ex art. 708 c.p.c.
Questi ultimi, infatti, non sancendo la cessazione del rapporto di coniugio, in virtù della loro natura transitoria, non possono determinare lo scioglimento della comunione legale tra i coniugi.
Tale ultima possibilità era preclusa prima della summenzionata innovazione normativa, dal momento che optando per lo scioglimento della comunione in concomitanza con il passaggio in giudicato della sentenza di separazione, era possibile, visti anche i tempi dilatati delle procedure, che trascorressero diversi anni prima che si potesse procedere alla divisione dei beni ricompresi nella comunione.
La comunione tra i coniugi si scioglie nel momento in cui il Presidente del Tribunale autorizza i coniugi a vivere separati, ovvero alla data di sottoscrizione del processo verbale di separazione consensuale dei coniugi dinanzi al Presidente, purché omologato.

Riccardo Fontana
2025-05-12 05:52:43
Numero di risposte: 2
Con la recente riforma del diritto di famiglia, lo scioglimento della comunione avviene già alla prima udienza di separazione.
Questo significa che in caso di separazione giudiziale, la comunione si scioglie quando il Presidente del Tribunale autorizza i coniugi a vivere separati.
In caso di separazione consensuale, la comunione si scioglie con la firma del verbale di separazione, purché venga omologato dal giudice.
Una volta sciolta la comunione, i beni non saranno più considerati di proprietà comune al 50% tra i coniugi.
Per l’opponibilità ai terzi degli effetti dello scioglimento della comunione legale derivante dalla separazione personale dei coniugi, relativamente all’acquisto di beni immobili o mobili registrati, avvenuto con dichiarazione del coniuge acquirente dello stato di separazione, deve considerarsi necessaria e sufficiente la sola trascrizione nei registri immobiliari recante la corrispondente indicazione.

Cosimo Costantini
2025-05-12 05:28:05
Numero di risposte: 6
La comunione si scioglie per la dichiarazione di assenza o di morte presunta di uno dei coniugi, per l’annullamento, per lo scioglimento o per la cessazione degli effetti civili del matrimonio, per la separazione personale, per la separazione giudiziale dei beni, per mutamento convenzionale del regime patrimoniale, per il fallimento di uno dei coniugi.
Nel caso di separazione personale, la comunione tra coniugi si scioglie nel momento in cui il Presidente del Tribunale autorizza i coniugi a vivere separati, ovvero alla data di sottoscrizione del processo verbale di separazione consensuale dei coniugi dinanzi al Presidente, purchè omologato.
Le principali cause di scioglimento sono: Delibazione di sentenza straniera di nullità del matrimonio; Fallimento di uno dei coniugi; Separazione giudiziale dei beni; Convenzione tra i coniugi.
Lo scioglimento della comunione si chiama divisione.
La legge sul divorzio breve ha quindi deciso di adottare la soluzione più veloce, consentendo una soluzione più veloce ai coniugi che decidono di separarsi per ottenere da subito anche lo scioglimento della comunione dei beni.

Giordano Palumbo
2025-05-12 03:17:54
Numero di risposte: 4
La comunione si scioglie per la dichiarazione di assenza o di morte presunta di uno dei coniugi, per l’annullamento, per lo scioglimento o per la cessazione degli effetti civili del matrimonio, per la separazione personale, per la separazione giudiziale dei beni, per mutamento convenzionale del regime patrimoniale, per il fallimento di uno dei coniugi.
Le cause di scioglimento della comunione legale sono cause collegate ai rapporti personali tra i coniugi, quali la morte presunta, l’annullamento, lo scioglimento e la cessazione degli effetti civili del matrimonio, l’assenza e la separazione personale, e le cause che incidono solo sui rapporti patrimoniali, quali la separazione giudiziale dei beni, il mutamento del regime patrimoniale e il fallimento.
Nel caso di separazione personale, la comunione tra i coniugi si scioglie nel momento in cui il presidente del tribunale autorizza i coniugi a vivere separati, ovvero alla data di sottoscrizione del verbale di separazione consensuale dei coniugi dinanzi al presidente, purché omologato.
L’ordinanza con la quale i coniugi sono autorizzati a vivere separati è comunicata all’ufficiale di stato civile ai fini dell’annotazione dello scioglimento della comunione.

Sasha Caputo
2025-05-12 02:29:43
Numero di risposte: 5
La comunione legale dei beni tra coniugi si scioglie per le cause elencate nell’articolo 191 del Codice civile, e la separazione personale è quella più comune. Lo scioglimento avviene nel momento in cui il presidente del tribunale autorizza i coniugi a vivere separati a seguito di ricorso giudiziale o a seguito della sottoscrizione del processo verbale di separazione consensuale che poi venga omologato. In altre parole, presupposto per la fine del regime di comunione legale è il provvedimento presidenziale autorizzativo della separazione, e a tale data bisogna fare riferimento per determinare i beni da dividere. Nella realtà dei fatti, molto spesso non serve procedere con un formale scioglimento della comunione dopo la separazione, in quanto i beni comuni, da quel momento in avanti, vengono considerati in comproprietà al 50 per cento tra i coniugi separati.

Artemide Martino
2025-05-12 01:43:02
Numero di risposte: 5
La comunione legale dei beni non si scioglie, ai sensi dell’art. 190 c.c., esclusivamente per l’espresso mutamento del regime patrimoniale.
Tra le altre cause, il legislatore ha previsto:
la dichiarazione di assenza o morte presunta di uno dei coniugi;
l’annullamento del vincolo matrimoniale o il divorzio;
la separazione personale dei coniugi;
la separazione giudiziale dei beni od il fallimento di uno dei coniugi.
La separazione personale dei coniugi determina lo scioglimento della comunione legale.
In caso di separazione giudiziale, la comunione si scioglie con l’autorizzazione per i coniugi a vivere separati, resa dal Presidente del Tribunale all’esito della prima udienza.
In caso di separazione consensuale, invece, lo scioglimento della comunione avviene con l’omologazione da parte del Presidente del Tribunale del verbale di separazione redatto congiuntamente dai coniugi in sede di prima udienza.

Fabiano Battaglia
2025-05-12 01:02:59
Numero di risposte: 6
La comunione legale si scioglie, tra le altre cause, anche per separazione personale dei coniugi, nel momento in cui il Presidente del Tribunale autorizza i coniugi a vivere separatamente, ovvero alla data di sottoscrizione del verbale di separazione consensuale omologato dal Tribunale. In altre parole, il regime patrimoniale legale tra i coniugi si scioglie dal momento dell’udienza presidenziale, il che non significa che la divisione dei beni compresi in tale regime avvenga automaticamente. La domanda di scioglimento può essere proposta anche nel corso del giudizio di separazione giudiziale o in quello di divorzio, ma con procedimento separato. Resta il principio generale secondo il quale se non c’è accordo dei coniugi sulle modalità di divisione o se solo uno dei due vuole ottenere la divisione, i coniugi possono chiedere la divisione giudiziale della comunione dei beni residui, applicando il principio comune a tutte le comunioni.