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Cosa devo confessare al prete?

Marianna Marchetti
Marianna Marchetti
2025-05-13 23:32:57
Numero di risposte: 5
Nella confessione non ci sono parole o argomenti “tabu”, ma è bene non dimenticare mai lo scopo di questo sacramento e viverlo al meglio. Una regola ferrea ve la consegno subito: nel sacramento della Riconciliazione non si deve mai parlare degli altri. Ricordiamoci che siamo creature davanti al Creatore, figli prodighi davanti al Padre buono e misericordioso. Non è il luogo in cui metterci a giudicare il Padreterno o a dettargli regole su come dovrebbero cambiare il Vangelo e i Sacramenti. In confessionale si entra “col capo chino”, con atteggiamento di profonda umiltà, ricordando che il pentimento è il primo degli atti necessari richiesti al fedele perché la confessione sia valida e porti frutto. Un’altra cosa da non dire in confessione sono i dettagli dei peccati riguardanti l’intimità sessuale, per evitare di mettere a disagio penitente e confessore, oltrepassando il necessario pudore. Per “confessione” noi intendiamo sempre e solo la “lista della spesa” delle nostre mancanze, ma il vocabolo latino confessio ha molteplici sfaccettature: “ammissione”, “riconoscimento”, “dimostrazione”, “professione di fede”… Il Cardinal Martini, diversi anni fa, suggeriva di vivere la Riconciliazione applicando il metodo del colloquio penitenziale, cioè un dialogo col sacerdote seguendo un triplice movimento: confessio laudis, confessio vitae, confessio fidei. La confessione di lode risponde alla domanda: «dall’ultima confessione, quali sono le cose per cui sento di dover maggiormente ringraziare Dio? La confessione della vita è il momento dell’ammissione dei propri peccati. La confessione (o professione) della fede, infine, è la preparazione immediata a ricevere il Suo perdono. È proclamare davanti a Dio: «Signore, io conosco la mia debolezza, ma so che Tu sei più forte. Credo nella Tua potenza sulla mia vita, nella Tua capacità a salvarmi così come sono adesso. Affido la mia peccaminosità a Te, rischiando tutto, la metto nelle Tue mani e non ne ho più paura».