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PMA: Chi può accedervi?

Terzo Caputo
Terzo Caputo
2025-07-06 10:48:48
Numero di risposte : 11
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I casi in cui è possibile dunque accedere alla PMA sono quando sia stata accertata l’impossibilità di rimuovere le cause che impediscono la procreazione. Nei casi di infertilità o sterilità derivanti da causa accertata e certificata da atto medico. Nei casi in cui la coppia, pur essendo fertile, è portatrice di malattie genetiche trasmissibili per cui è necessario eseguire una diagnosi genetica dell’embrione. Nei casi in cui nella coppia fertile uno dei due partner è portatore di malattie virali sessualmente trasmissibili – ad esempio AIDS, epatite B o C. La Legge è stata oggetto di diverse modifiche introdotte da quattro sentenze della Corte Costituzionale che hanno stabilito che il ricorso alle tecniche di PMA è consentito alle sole coppie: maggiorenni, di sesso diverso, coniugate o conviventi, in età potenzialmente fertile e con i partner entrambi viventi. Rimane quindi non consentito l’accesso alle tecniche di inseminazione artificiale alle coppie dello stesso sesso o a single. La PMA è rivolta alle coppie che presentano infertilità idiopatica, cioè nei casi in cui il mancato concepimento abbia cause sconosciute. Il mancato concepimento dipenda da un fattore psicologico. L’uomo soffra di disfunzione erettile. L’uomo soffra di eiaculazione retrograda. La donna soffra di vaginismo. L’uomo soffra di impotenza. Fattore maschile lieve. Endometriosi lieve e moderata. Causa immunologica. Coppie sierodiscordanti, in cui è indicato un lavaggio del liquido seminale pre-trattamento. Volontà della paziente, in caso obiezioni etiche e religiose nei confronti della FIV. Donazione di gameti maschili per sterilità del partner maschile. Discrezione dello specialista in base al caso clinico specifico.
Sebastian Neri
Sebastian Neri
2025-06-29 19:06:53
Numero di risposte : 17
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La condizione necessaria per poter accedere alle tecniche di PMA con il servizio pubblico è che si sia riscontrata una condizione di infertilità nella coppia. L'infertilità è considerata dall'Organizzazione Mondiale della Sanità una vera e propria patologia, e come tale deve essere gestita. Per infertilità si intende l'assenza di concepimento dopo 12 mesi di rapporti mirati non protetti. L’accesso alle tecniche di PMA è consentito dalla legge solo alle coppie formate da maggiorenni eterosessuali, coniugate o conviventi, in cui entrambi siano viventi e in età potenzialmente fertile. L’accesso alla tecniche di PMA è consentito solo se l’infertilità non è risolvibile altrimenti. Il limite per poter accedere alle tecniche di PMA nel servizio pubblico è di 45 anni, dove le chance di successo si riducono ulteriormente.
Demis Rinaldi
Demis Rinaldi
2025-06-23 10:21:12
Numero di risposte : 14
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La PMA è consentita esclusivamente a: Coppie eterosessuali maggiorenni, sposate o conviventi, in età potenzialmente fertile. Coppie che presentano infertilità o sterilità certificate da un medico. Sono invece esclusi dall’accesso alla PMA: Single e coppie omosessuali. Soggetti con più di 50 anni. La fecondazione post-mortem (utilizzo di gameti del partner deceduto).
Flaviana Palumbo
Flaviana Palumbo
2025-06-14 13:48:25
Numero di risposte : 14
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Possono accedere alle tecniche di procreazione medicalmente assistita coppie di maggiorenni di sesso diverso, coniugate o conviventi, in età potenzialmente fertile, entrambi viventi. Non esiste, da questo punto di vista, alcun limite anagrafico per accedere a queste tecniche, in quanto la frase “potenzialmente fertile” fa riferimento ad una condizione soggettiva che prescinde dall’età. L’Italia a livello europeo detiene il primato di Paese con l’età più alta di pazienti che decidono di accedere per la prima volta a trattamenti di fecondazione assistita. Negli ultimi dieci anni, in particolare, si è registrato un boom degli over 40, che sono aumentati quasi del 15%. Secondo la relazione trasmessa dall’Istituto Superiore della Sanità al Parlamento in materia di fecondazione assistita, nel caso di tecniche di PMA di secondo e terzo livello l’età media dei pazienti si attesta a 35,6 anni nel caso di donazione di seme, 41,5 anni nelle ipotesi di donazione degli ovociti e 40,6 anni nelle ipotesi di embrioni conservati. Non è consentito, ad esempio, l’accesso alla fecondazione eterologa da parte delle coppie omosessuali o delle donne single. Così come, a differenza di moltissimi paesi come il Regno Unito, il Canada, la Danimarca, il Belgio e l’Australia, sussiste ancora il divieto alla maternità surrogata, ossia all’impianto dell’embrione ottenuto da una coppia nell’utero di un’altra donna. È possibile fare ricorso a queste tecniche qualora “non vi siano altri metodi terapeutici efficaci per rimuovere” le cause di sterilità o infertilità e sia stato accertato il carattere assoluto delle stesse, dovendo siffatte circostanze essere documentate da atto medico.
Moreno Colombo
Moreno Colombo
2025-06-14 11:55:46
Numero di risposte : 20
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Possono accedere alla PMA le sole coppie sterili o infertili con componenti maggiorenni, di sesso diverso e coniugati o conviventi in età potenzialmente fertile. In particolare, ricordiamo che lo stato di infertilità o sterilità della coppia deve essere certificato dal medico. A queste condizioni, si è aggiunta una sentenza della Corte Costituzionale del 2015, che ha consentito l’accesso alla Procreazione assistita per le coppie fertile con malattie genetiche trasmissibili. Le tecniche di PMA sono, ancora vietate ai single e alle coppie omosessuali, ed è tuttora illecita la fecondazione post mortem con spermatozoi di un marito o compagno deceduto. La sentenza della Corte Costituzionale ha quindi reso possibile l’accesso alla PMA anche a coppie fertile con malattie genetiche trasmissibili, che fino a quel momento potevano percorrere solo la strada dell’aborto terapeutico, possibilità prevista dalla legge 194/78. Il testo attuale della Legge 40 rende oggi possibile anche in Italia: l’accesso alle tecniche di PMA e procreazione assistita anche alle coppie fertili con malattie genetiche trasmissibili al bambino.