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Zio senza figli: a chi va l'eredità?

Diamante Milani
Diamante Milani
2025-06-19 01:33:02
Numero di risposte: 8
Chi eredita il patrimonio dello zio che è morto senza lasciare figli e senza fare testamento, la risposta è semplice: i parenti più prossimi, secondo la “piramide” dei successibili. Se lo zio senza figli era sposato, tutta l’eredità si devolve automaticamente al coniuge superstite. Se alla morte aveva anche i genitori o solo uno di essi, al coniuge vanno i 2/3 dell’eredità mentre agli ascendenti il restante 1/3. Se invece gli sopravvivono il coniuge e i fratelli, ai fratelli spetta 1/3 mentre la restante parte al coniuge superstite. Se lo zio senza prole era celibe, allora l’eredità viene devoluta ai parenti più prossimi che, nel caso di specie, sono gli ascendenti se ancora in vita oppure i fratelli e le sorelle. Nel dettaglio, se lo zio lascia solo i genitori o solo uno di essi, a loro andrà l’intera eredità. Se invece gli ascendenti concorrono con i fratelli o le sorelle, l’eredità si divide tra tutti in parti uguali, ma ai genitori spetta una quota non inferiore alla metà dell’eredità. Ai fratelli e alle sorelle spetta tutta l’eredità da dividere in parti uguali se il defunto, oltre che essere celibe e senza figli, non ha nemmeno i genitori. Se i fratelli o sorelle sono morti prima del defunto della cui successione si tratta, la quota di eredità loro spettante passa ai loro discendenti e, dunque, ai nipoti del defunto, i quali subentrano per rappresentazione. Secondo l’articolo 467 del codice civile, i discendenti subentrano all’ascendente che è premorto, acquisendo lo stesso diritto a percepire l’eredità, nella medesima quota. Pertanto, se i fratelli e/o sorelle sono morte prima del defunto, la quota di eredità loro spettante passa ai discendenti e, quindi, ai nipoti del defunto.
Silvia Valentini
Silvia Valentini
2025-06-19 00:19:17
Numero di risposte: 8
Quando muore uno zio che non ha lasciato testamento o discendenti diretti la legge interviene per farsi garante dell’equa distribuzione del patrimonio tra i nipoti del defunto. La logica seguita è quella della prossimità parentale. In questo modo il sistema legale intende assicurare una certa equità nel distribuire l’eredità, così da scongiurare l’insorgere di possibili conflitti tra i membri superstiti della famiglia allargata senza disperdere il patrimonio all’esterno del nucleo familiare. In altri termini si tratta di privilegiare i discendenti dei fratelli e delle sorelle dello zio scomparso. Il diritto tende a proteggere l’integrità economica della famiglia nucleare imponendosi sulle volontà espresse dal defunto quando queste rischiano di compromettere il benessere economico dei parenti più prossimi.