Cosa succede se si lavora quando si è in malattia?
Se il lavoratore non è reperibile senza motivo e per più giorni, rischia che l’INPS non gli paghi la malattia e che tu gli faccia un provvedimento disciplinare.
Se succede ripetutamente, potresti avere solide ragioni per licenziare il dipendente.
Cosa succede se il lavoratore non mi comunica di essere malato?...Leggi di più
Quanti giorni di malattia per essere pagati al 100%?
I primi tre giorni di malattia non sono coperti da indennità, ad eccezione fatta che nel contratto collettivo di riferimento non venga previsto chiaramente che il datore di lavoro sia tenuto a coprire la retribuzione durante il cosiddetto periodo di carenza.
Dal 4° al 20° giorno di assenza l’indennità è...Leggi di più
Quali sono gli obblighi del lavoratore in caso di malattia?
OBBLIGO DI AVVISARE IL PROPRIO DATORE DI LAVORO: il lavoratore deve avvisare della sua assenza immediatamente, anche se si tratta di un solo giorno di malattia.
OBBLIGO DI CERTIFICARE LO STATO DI MALATTIA: il lavoratore, per il tramite del proprio medico curante, deve farsi rilasciare apposito certificato telematico di malattia....Leggi di più
Quanto tempo ho per comunicare la malattia al datore di lavoro?
Il lavoratore che si assente per malattia deve recarsi al più presto dal proprio medico di base o all’ospedale farsi visitare e assicurarsi che il medico abbia trasmesso telematicamente all’INPS il certificato medico attestante l’assenza del lavoratore.
Quanto tempo si ha per inviare il certificato di malattia?
La risposta è...Leggi di più
Quali sono i rischi se si lavora durante la malattia?
Andare a lavorare in questo periodo può rappresentare una violazione degli obblighi contrattuali e rischiare di compromettere la copertura INPS per il periodo di malattia.
La decisione di lavorare nonostante una certificazione medica di malattia può comportare sanzioni disciplinari.
Se il lavoratore non si trova in casa in queste fasce,...Leggi di più
Come funziona se un dipendente si mette in malattia?
In caso di malattia, il lavoratore dovrà: dare tempestiva comunicazione al datore di lavoro.
Altrimenti, è un’assenza ingiustificata.
Il lavoratore dovrà ottenere un certificato medico e fornire il numero di protocollo del certificato al datore di lavoro.
Il lavoratore dovrà assicurarsi che il domicilio comunicato al datore di lavoro sia...Leggi di più
Quanto si perde di stipendio per i giorni di malattia?
Dal 4° al 20° giorno di malattia l’INPS paga il 50% della retribuzione media riconosciuta al dipendente.
Dal 21° giorno in poi l’INPS paga il 66,6% della retribuzione media riconosciuta al dipendente.
Nella maggior parte dei CCNL, è previsto che i primi 3 giorni di malattia vengano pagati al 100%...Leggi di più
Perché i primi tre giorni di malattia non vengono pagati?
Il dipendente ha già fatto almeno 6 eventi di malattia compreso questo per cui i primi 3 giorni non gli vengono più retribuiti.
I non pagamenti valgono solo per i primi tre giorni dell'evento, i restanti vengono pagati.
Questo conteggio vale fino a fine anno dopodiché con l'anno nuovo si...Leggi di più
Quali sono le regole per chi è in malattia?
Un lavoratore può uscire di casa fuori dagli orari di reperibilità previsti per le visite fiscali.
Durante queste fasce orarie, però, qualsiasi uscita deve essere adeguatamente giustificata.
È obbligatorio comunicare al datore di lavoro e all’INPS il motivo dell’assenza e presentare documentazione idonea.
Il lavoratore in malattia può uscire di...Leggi di più
Quali sono i motivi per licenziare un dipendente per malattia?
La legge prevede numerose scappatoie per il dipendente infedele che intenda abusare dei propri diritti.
Esistono particolari casistiche che legittimano il licenziamento durante la malattia, come le ristrutturazioni aziendali, ovvero il licenziamento per giustificato motivo oggettivo.
Il lavoratore può ricorrere a diverse strategie per coprire una falsa malattia e assentarsi...Leggi di più
Chi ha diritto alla pensione di cittadinanza?
Tale soglia è aumentata a 7.560 euro ai fini dell’accesso alla Pensione di cittadinanza.
Se il nucleo familiare risiede in un’abitazione in affitto, la soglia è elevata a 9.360 euro.
Il richiedente deve essere cittadino maggiorenne in una delle seguenti condizioni:
italiano o dell’Unione Europea;
cittadino di Paesi terzi in...Leggi di più
Cosa ha sostituito la pensione di cittadinanza?
Il Reddito di Cittadinanza (RdC e PdC) viene abrogato dal 1° gennaio 2024 e sostituito da due nuovi strumenti: il Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL), richiedibile dal 1° settembre 2023, e l'Assegno di Inclusione (ADI), operativo dal 1° gennaio 2024.
L’addio al Reddito di Cittadinanza prevede un...Leggi di più
Qual è l'importo della pensione di cittadinanza nel 2025?
L’importo complessivo, sommate le due componenti, non può comunque superare i 9.360 euro annui
Il beneficio economico si compone di due parti:una integra il reddito familiare fino alla soglia di 6.000 euro moltiplicati per la scala di equivalenza
La scala di equivalenza è pari ad 1 per il primo componente...Leggi di più
Chi ha diritto alla pensione di cittadinanza minima di 780 euro?
Il beneficio economico si compone di due parti:una integra il reddito familiare fino alla soglia di 6.000 euro moltiplicati per la scala di equivalenza.
L’importo complessivo, sommate le due componenti, non può comunque superare i 9.360 euro annui, moltiplicati per la scala di equivalenza e ridotti per il valore del...Leggi di più
La pensione di cittadinanza esiste ancora?
La legge di Bilancio 2023 ha stabilito che dal 1° gennaio 2024 il Reddito di cittadinanza sarà superato dalle nuove misure di inclusione sociale e lavorativa.
Il nucleo familiare con componenti con invalidità tra il 45% e il 66% in carico ai Centri per l’Impiego ha diritto alla valutazione da...Leggi di più