Perché non riesco più ad agire?

Marianna De Angelis
2025-07-17 20:42:23
Numero di risposte
: 10
La mancanza di capacità d’agire di un soggetto determina i casi di incapacità legale.
La capacità legale si declina in capacità sostanziale, intesa come capacità di alienare, disporre, obbligarsi, etc. ed in capacità processuale, che è l’idoneità del soggetto ad esercitare le azioni e ad essere convenuto in giudizio.
La perdita della capacità di agire avviene con la morte del soggetto, con la sentenza di interdizione giudiziale che accerta l’infermità mentale del soggetto, nei casi di interdizione legale, che costituisce una sanzione accessoria prevista dall’art. 32 c.p. e comminata con l’ergastolo o con la condanna per un delitto non colposo punito con pena non inferiore a 5 anni.
La sentenza di interdizione giudiziale accerta l’infermità mentale del soggetto, e quindi la sua inidoneità a provvedere ai propri interessi.
L’interdetto è equiparato alla condizione del minore d’età.
L’inabilitazione è disposta con sentenza, quando viene accertata un’infermità che non elimina del tutto, ma riduce comunque grandemente l’idoneità del soggetto a provvedere ai propri interessi.
La condizione giuridica dell’inabilitato è equiparata a quella del minore emancipato.
La capacità di agire può diminuire o essere totalmente perduta durante il corso della vita, nei casi di incapacità parziale o totale d’agire.

Veronica Milani
2025-07-08 07:08:11
Numero di risposte
: 12
La capacità di agire è l'attitudine del soggetto a compiere atti giuridici attraverso i quali acquista diritti ed assume doveri, il tutto dopo il compimento del diciottesimo anno di età.
La capacità di agire si fonda su tre presupposti:
la capacità di intendere: capacità di comprendere il valore e le conseguenze delle proprie azioni;
la capacità di volere: possibilità di fare le proprie scelte in modo consapevole e responsabile;
l'età: si intende la maggiore età, quindi il compimento dei 18 anni.
Alcune persone si trovano in uno stato di incapacità più o meno grave per il quale non sono in grado di compiere nessun atto giuridico valido o possono provvedere solo parzialmente ai propri interessi.
La perdita della capacità di agire avviene con la morte del soggetto o con la sentenza di interdizione giudiziale che accerta l'infermità mentale del soggetto.
Accanto alla perdita totale della capacità di agire ci sono situazioni nelle quali essa viene limitata e sono i casi di inabilitazione e di amministrazione di sostegno.

Barbara Marini
2025-06-29 10:11:57
Numero di risposte
: 12
La capacità di agire viene definita come attitudine a compiere manifestazioni di volontà che siano idonee a modificare la propria situazione giuridica.
La capacità di agire si basa su tre presupposti:
la capacità di intendere: capacità di comprendere il valore e le conseguenze delle proprie azioni
la capacità di volere: possibilità di fare le proprie scelte in maniera consapevole e responsabile
l’età: si intende la maggiore età, cioè il compimento del diciottesimo anno.
Alcuni soggetti si trovano in uno stato di incapacità più o meno grave per il quale non sono in grado di compiere nessun atto giuridico valido, oppure possono provvedere solo in parte ai propri interessi compiendo soltanto alcuni atti.
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